Sospensione cipralex

Buongiorno,
Da circa tre mesi ho sospeso lo xanax che avevo preso X un paio d'anni, dopo aver scalato mooolto gradualmente per diversi mesi, e direi che a parte qualche giorno di malessere è andata meglio di quanto sperassi.

Così dopo due mesi senza xanax mi sentivo pronta per sospendere anche il cipralex, che assumevo da un anno circa, una dose pari a 10mg al gg, (una compressa la sera)... ho scalato a 5 per qualche giorno, poi ho tolto del tutto...mi sentivo pronta e motivata.
Ho avuto solo qualche giorno di malessere fisico...poi è arrivata l'irrequietezza e quel non sopportare altre forme di vita, poi l'insonnia che è durata una settimana e poi svanita, e ora da una settimana c'è una fame nervosa compulsiva che mi porta a mangiare senza controllo qualsiasi cosa mi capiti a tiro, ovviamente di nascosto.

Non è la prima volta che sospendo il cipralex, già in passato era successo quindi ero preparata un po' a tutto....ma onestamente questa cosa del mangiare compulsivamente mi destabilizza.
Nei momenti di "lucidità" mi dico di non cedere, di comportarmi bene, (anche xké sono già molto sovrappeso, per non dire obesa...e così non mi faccio del bene, anzi...mi "punisco", con conseguente isolamento sociale, voglia di non vedere nessuno, e tratto male tutti che giustamente non capiscono...)e queste cose non me le posso permettere, xké poi ripiombo nella depressione.

Io tengo duro, cercando di non svuotare il frigo ancora qualche giorno...e poi sentirò il mio psichiatra, (con cui però non ho un ottimo rapporto)...la mia domanda è....piuttosto che stare così, essere irascibile, insofferente all'ennesima potenza, mangiare e quindi aggravare una forma di obesità già importante...non è forse il caso di continuare ad assumere cipralex, magari anche solo 5mg al die?

Grazie in anticipo per l'attenzione, e per la risposta.

Elisa
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
Questa riduzione/sospensione è stata fatta senza sentire il parere dello specialista?


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Questa riduzione è stata fatta senza parere dello psichiatra...e spiego io perché.
In passato avevo fatto la sospensione seguita dallo psichiatra, dopo 8 mesi di terapia.
Tutto bene se non che dopo 3 mesi la depressione era tornata.
Così torno dallo psichiatra e parlandone decidiamo di riprendere la terapia.

Nel frattempo sono cambiate tante cose nella mia vita, prima di sospendere ero molto serena, senza attacchi di panico, nuove prospettive lavorative positive ed entusiasmanti all'orizzonte, un compagno che mi da stabilità e serenità, insomma un equilibrio positivo e bello.
Quindi dopo più di un anno di terapia (sapendo che almeno doveva durare 6 mesi) mi decido (xké il mio psicologo negli anni mi aveva insegnato a credere in me stessa e a "cavalcare l'onda" se sentivo di essere forte probabilmente lo ero...) quindi mi son fidata di me..e non son pentita... vorrei capire se passerà questa fame e questa irrequietezza e insofferenza generalizzata....e quando.


Domani pomeriggio chiamerò lo specialista per fissare un appuntamento. Oggi è fuori sede.

Ps- sono molto sensibile a questo tipo di farmaci, non c'è effetto collaterale che io non abbia avuto, e in passato avevo provato anche altri antidepressivi -seguita dallo psichiatra- ma avevano effetti collaterali su di me davvero insopportabili.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41k 1k 63
La storiella che credere in se consente di fare a meno delle terapie farmacologiche è molto in voga ma errata.

In realtà lei ha sbagliato interrompendo la terapia e poi chiede come reintrodurla.

Queste decisioni spettano sempre a chi la visiterà di persona.
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