Sincope vaso vagale

Buongiorno, sono una donna di 51 anni. Ho richiesto un consulto già anni fa per lo stesso problema. Assumo cipralex ormai da 10 anni per episodio di depressione maggiore è da circa 2-3 anni il dosaggio e' minimo (7 gocce al giorno). Poiché stavo bene da 2 mesi avevo ridotto il dosaggio a 5 gocce, ma, come e' già successo con altri tentativi di diminuzione di dosaggio, ieri ho avuto una sincope con breve perdita di coscienza nonostante mi fossi sdraiata perché ho avvertito nausea e capogiri prima; sdraiata sul mio letto ho avvertito altri due momenti di lieve perdita di coscienza. Non c'è stato un apparente evento scatenante emozionale, stavo facendo il cambio degli armadi, forse la postura di sollevare le braccia per togliere e riporre i vestiti. Ieri ero al primo giorno di ciclo mestruale e avevo dolore addominale. Sono in premenopausa e ho i cicli ravvicinati. Un anno fa avevo 10,8 di emoglobina che ho curato con ferrograd e a settembre i valori erano nella norma. Forse mi e' tornata un po' di anemia. Negli altri episodi passati avevo fatto tutti gli esami necessari, con esito negativo e diagnosi di sincope vaso vagale. Assumo giornalmente esomeprazolo per reflusso gastroesofageo (ho fatto gastroscopia un anno fa). Naturalmente dopo questo nuovo episodio mi sono agitata. Ringrazio anticipatamente chi mi vorrà rispondere.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Perdita di coscienza non è lieve, o c'è o non c'è. Se mai breve come durata.
Le condizioni da seduta o sdraiata non sono tipiche, mentre il dolore addominale sì come coincidenza.

Per capirci di più ovviamente sarebbe necessario seguire un minimo di accertamenti.

Capisco il discorso della distinzione tra fenomeni legati al disturbo psichiatrico, ma a questo proposito i disturbi vengono anche durante periodi di benessere, o solo quando abbassa la cura o prima di iniziarla ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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[#2]
dopo
Utente
Utente
Si gli episodi di sincope che ho avuto in questi 10 anni hanno sempre coinciso con la modifica/riduzione del dosaggio di cipralex, oltre un certo limite (quello massimo a cui sono arrivata e' stato 4 gocce). Ho letto però, che la riduzione del cipralex necessita di un tempo molto più lungo soprattutto se si è' assunto per tanti anni. Anche prima di assumerlo i sintomi erano stati di sincopi vaso-vagali dovute a sintomi depressivi-ansiosi. Sicuramente farò analisi del sangue per valutare se c'è anemia L'ultimo Ecg l'ho fatto un anno e mezzo fa. Anche l'holter pressorio e cardiaco risale ad anni fa e anche l 'eco cardiogramma. Me li farò prescrivere dal mio medico di base. Faccio attività fisica quasi tutte le mattine, ma sotto sforzo non mi è' per ora successo nulla. Intanto il mio psichiatra mi ha consigliato di ritornare alla dose di mantenimento di cipralex (7 gocce). Grazie della celere risposta
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Questo farebbe pensare che c'entrino con il meccanismo del disturbo cerebrale per cui si cura, anche perché di per sé il cipralex non ha attività anti-vagale.
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore. Allora se il cipralex non ha effetti anti-vagali, le cause dello svenimento possono essere un problema "chimico" del cervello per la riduzione del farmaco in modo troppo veloce, data la prolungata assunzione. Condivide che la riduzione debba avvenire in tempi più lunghi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 988 248
Gentile utente,

Non per la riduzione del farmaco, dico che può esser parte del disturbo di partenza, visto che torna fuori quando toglie la terapia o la riduce.
La riduzione è un problema che c'è ma quando il disturbo è in equilibrio non presenta particolari problemi, e li presenta più spesso quando le riduzioni sono fatte dopo periodi brevi di cura.
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