Depressione mal curata e confusione medico di base e specialisti

Buongiorno. Cerco un consulto perché da tempo la situazione è degenerata. Una mia parente molto stretta fa uso di psicofarmaci da anni e il suo medico di base giustamente glieli prescriveva, solo che voleva scalarglieli senza l'opinione dello specialista dotto il quale era la mia parente. Lei ci ha provato, ma ha fallito, a questo punto la mia parente ha detto al medico curante che erano anni che li prendeva e il medico ha acconsentito a continuare a darglieli. Questa è la prima parte. La mia parente cambia specialista (psichiatra) che le diagnostica un "Drug Abuse" (lei prende Xanax 1 mg; Zypexa 5 mg, Selg, isoflavoni per menopausa). Una volta capito tutto questo la mia parente prova a toglierli, ma fallisce ancora. La mia parente torna ancora dallo specialista che le consiglia un altro modo di togliersi i farmaci (usando Xanax a gocce), ma accompagnando il tutto dall'antidepressivo Lyrica. Altro fallimento. questo punto lei torna ancora dallo specialista che le consiglia un ricovero o in struttura psichiatrica o al Sert per disintossicarsi. La mia parente di arrabbia moltissimo e non vuole più essere seguita dallo specialista e decide di farsi abbassare i farmaci dal medico di base. Finalmente ci riesce, ma solo per il Lyrica. Il Drug Abuse che aveva diagnosticato lo specialista era in particolare per lo Xanax. Situazione attuale: la mia parente non è più sotto nessuno specialista e il medico curante le prescrive psicofarmaci con nonchalance. Addirittura la mia parente arbitrariamente prende una pillola in più di Xanax e il medico curante glielo lascia fare senza accertarsi se sia sotto uno specialista o meno! La cosa peggiore è che la mia parente sostiene di non andare di corpo quando invece ci va e deve spingere, in casa fa pochissimo e affatica la sottoscritta e suo marito. Dopo le dieci di mattina smette di fare i pochi lavori di casa e non fa niente fino a sera (non legge, non disegna), ma compra borse sui 200 € e invece che aiutarci guarda in modo passivo polizieschi con spari, sangue e violenza alla TV. Si comporta in modo geloso nei miei confronti (non usa la macchina e sono costretta a prenderne un'altra con l'Assicurazione che mi pela) e beve, associato agli psicofarmaci Campari Soda e un Punch al giorno. Non vede gente e non sta con nessuno. Invia messaggi in cui minaccia il suicidio perchè si sente e sola e invece che incoraggiare il marito con problemi alla prostata, continua a dire che presto rimarremo solo lei e io e lui non arriverà a Natale. Il marito già che è stanco e oberato dal lavoro si scoraggia e in casa nessuno parla. Solo io cerco di essere positiva, ma ricevo solo rispose in malo modo da entrambi. Se la mia parente venisse ricoverata (così sarebbe controllata) sarebbe la soluzione migliore, ma abbiamo tutti paura della sua reazione. Cosa possiamo fare? Il medico di base per aver permesso di prendere pillole di Xanax in più senza aver consultato uno specialista (sapendo che lei non ci andava più) rischia qualcosa?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Non specifica il grado di parentela con la persona in questione e l'eventuale facoltà di postare per terzi una problematica che evidentemente la persona interessata non vuole risolvere.


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