Benzodiazepine: abuso/dipendenza/astinenza

Gentili dottori,
so che sono stati chiesti tanti pareri a riguardo e ho avuto premura di leggerne abbastanza. Poi ogni caso ha le sue peculiarità, pertanto vi scrivo.
Sono seguita da uno psicoterapeuta, ma ho ripreso solamente adesso, in seguito al decesso di mio padre, in quanto mi ero trasferita per motivi lavorativi e francamente il colloquio telefonico non mi dava molte soddisfazioni, benché sporadicamente ciò sia avvenuto. Il motivo per cui ero già in cura era la gestione dell'ansia, che si manifestava in condizioni di elevato stress, qualsivoglia fosse la causa scatenante (lavoro, salute dei parenti, problemi di coppia...)
Sono poi rientrata per l'aggravarsi delle condizioni di salute di mio padre che volevo seguire da vicino. Mi sono adattata al rientro e ad un lavoro completamente diverso.

Faccio uso di Minias da anni: dopo un uso occasionale durato a lungo sono giunta ad un utilizzo continuativo e le dosi sono inevitabilmente aumentate. Purtroppo nel circolo vizioso entrai senza un consulto specifico, solo sotto consiglio del mio medico curante, per problemi nell'addormentamento e stati d'ansia.
Infine ho perso le staffe: l'assistenza h24 per mio padre e il decesso mi hanno mandata in tilt, sono arrivata a consumare 1 flacone a settimana, complice il fatto che il mio compagno raramente ne fa uso e senza troppe spiegazioni sono giunta al 4° flaconcino.
La storia è andata avanti per 6 mesi poi ho chiesto al mio psicoterapeuta di consigliarmi uno psichiatra perché da sola non potevo farcela, non era più come prima.
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La psichiatra in questione, con le informazioni sul dosaggio che vi ho scritto precedentemente e sulla scorta di un'assunzione ormai disordinata e fuori controllo, mi ha prescritto la seguente terapia, eliminando le gocce e passando a compresse:

- 2 cp minias 1mg distribuite 1 mattina e 1 pomeriggio;
- 2 cp di Xanax 0,25 mg la sera prima di coricarmi;
- 1 cp di cipralex 10mg al giorno (i primi 3 giorni metà cp)

Mi sono dilungata: ovviamente la paura è legata agli effetti collaterali. Non ho fatto equivalenze di alcun genere pertanto non so se la posologia indicatami rispecchi una sospensione graduale o massiccia, però ho dei sintomi da sospensione (epurati da quelli del Cipralex che sono stati intensi solo i primi 3-4 giorni di terapia). Poi non so perché sia stato introdotto lo Xanax né quanta differenza ci sia rispetto a quanto stessi assumendo da mesi né se il cipralex possa influire in qualche modo nello scalare le benzodiazepine.

Rivedrò prima delle festività la psichiatra, questi dubbi glieli espliciterò, frattanto speravo in una vostra opinione, perché oltre ad una immensa frattura emotiva per la perdita di mio padre, vorrei evitare malesseri fisici da astinenza.

Grazie se potrete rispondere.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La sospensione fatta con questo tipo di riduzione è possibile ed utilizzabile per un certo tempo.

Non è possibile sapere se possa avere o meno sintomi da sospensione in quanto la risposta è molto soggettiva.

Dr. F. S. Ruggiero

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dopo
Utente
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Grazie per la sua risposta.

L'unità di misura per me è sempre stata il numero di gocce, stimo di averne prese una media di 70/giorno: 7mg, 2 coperti dalle 2 cp di Minias e 2 dalle 2 cp di Xanax...è un calcolo grezzo che spero di non aver sbagliato e so di trascurare altre cose come il fattore emivita, ecc, ma in generale mi sembra una riduzione forte.

Chiedevo un consulto in tal senso...

Con 3mg meno al giorno (ma fossero anche 2) si può parlare ancora di soggettività ai sintomi da sospensione?

(trascurando momentaneamente anche le discussioni relative al passaggio da una dipendenza ad un'altra che ho letto già in molti consulti e che scalare significa solo ridurre la tolleranza al farmaco e non necessariamente risolvere la dipendenza.)