Doc, depressione e derealizzazione

Gentili dottori,
Non è la prima che mi rivolgo a voi, ma questa volta con una nuova diagnosi in mano, venuta fuori a fatica, vale a dire disturbo ossessivo-compulsivo. Non è un doc da manuale, cioè sono sempre stata molto precisa e pignola, qualche comportamento anomalo l’ho sempre avuto, ma è da due anni che sono così concentrata a scandagliare le mie facoltà mentali che CREDO di essermi autoindotta la derealizzazione, al tempo stesso ciò mi provoca intorpidimento e mi fa sentire stupida, da lì il crollo delle mie certezze e la depressione.
Dopo vari SSRI e SNRI (citalopram, escitalopram, paroxetina, duloxetina) si sta tentando la strada della sertralina. La cura l’ho iniziata da una settimana (50 mg), quindi ancora non ho ottenuto risultati, ma per la natura stessa del mio disturbo vorrei sapere se dovrò arrivare ai 100/150 mg, previsti per un DOC. Vi spiego, non è che mi voglia fasciare la testa prima di rompermela, solo che per un periodo ero stata bene con 20 mg di paroxetina, ma avevo più ansia che altro, quando poi sono subentrati i pensieri ossessivi ha smesso di funzionare. A mio modestissimo parere non provare ad aumentare la paroxetina a 40 mg è stata una terapia mancata, non mi voglio sostituire al medico ma se nel foglio illustrativo c’è scritto che la dose curativa è 40 mg e in effetti 20 mg risultano insufficienti, cosa dovrei pensare?
La mia psichiatra non è d’accordo, sostiene che, in base alla sua esperienza, se un farmaco deve funzionare lo fa anche al dosaggio minimo o comunque standard. Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo su questo punto?
Io vorrei evitare di andare incontro all’ennesima delusione, magari provo la sertralina, a 50 mg non mi elimina i pensieri ossessivi e io mi convinco che è il farmaco sbagliato, quando invece è solo un problema di dosaggio.
Aspetto vostre, grazie mille della collaborazione
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
"per la natura stessa del mio disturbo vorrei sapere se dovrò arrivare ai 100/150 mg, previsti per un DOC."

Appunto, quindi mica possiamo dare una risposta come fosse una domanda.

" a 50 mg non mi elimina i pensieri ossessivi e io mi convinco che è il farmaco sbagliato, "

No, se mai sviluppa questo dubbio, e quindi il medico gliela aumenterà, anzi non è che aspetterà eventuali suoi dubbi per decidere di aumentarla.

Poi, se mi sta dicendo che il medico ha già deciso dall'inizio che la dose rimarrà questa e non di più, ma non credo, allora è un'altra questione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Esatto dottore, il punto è esattamente questo. Il medico ha deciso a priori che la dose rimarrà questa perché “se un farmaco deve funzionare funziona già alla dose standard”. Capisce?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
A parte che non è vero, perché le dosi variano nell'ambito di un intervallo di dosi efficaci, per c'è chi non risponde a quelle basse ma risponde a quelle alte. E ci sono diagnosi che rispondono a diverse fasce di dosaggio, tipicamente il doc alle fasce alte.
Ma quella standard comunque non è certo questa, questa è inferiore alla dose standard.
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Utente
Utente
Grazie dottore, le faccio un’ultima domanda: ci sono probabilità di tornare a stare bene? So che il doc è più difficile da debellare rispetto ad altre patologie, e questo un po’ mi scoraggia
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Porsi queste domande e discuterle alimenta un meccanismo che alimenta, alla fine, lo scoraggiamento, al di là delle risposte. Potrebbe passare ore a essere "rassicurato" o incoraggiato, ne ricaverebbe giorni di riflessione sul fatto che comunque potrebbe andar male etc.

Se la preoccupazione è che una cura dia il massimo, in termini di riuscita e di grado di risoluzione dei sintomi, è importante che alcuni parametri, come il dosaggio, non siano lasciati al caso.
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Utente
Utente
La penso anch’io così, dunque lo farò presente al medico.
Le faccio ancora una domanda dato che siamo ad agosto e non posso rintracciare il medico: il farmaco mi sta causando irrequietezza, crede sia normale? È la prima volta che un SSRI mi causa irrequietezza (anche all’inizio della terapia), quindi ho paura che sarà impossibile aumentarne le dosi. O forse devo solo aspettare?
Ho il terrore dell’ennesimo buco dell’acqua, sono passati due anni e non ce la faccio più, vedo la mia vita scorrermi davanti
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non saprei giudicarlo questo, irrequietezza e ansia si confondono così ad una prima presentazione.
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Utente
Utente
Infatti neanch’io so discernere bene. Mi sento il cuore in gola, un po’ di tachicardia, fame d’aria, respiro affannoso, nausea. La notte dormo ma non è un sonno ristoratore.
Ripeto, sono stranita perché nessuno dei farmaci provati in precedenza mi ha dato questi effetti, nemmeno la prima settimana (sereupin, elopram, cipralex, trittico). Forse questo farmaco mi attiva troppo?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Sta però ragionando su un fenomeno di per sé noto e previsto, mettendoci insieme un giudizio complessivo sul medicinale che invece è prematuro
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Utente
Utente
Ha ragione dottore, aspetterò pazientemente. Lei mi consiglia di aumentare l’ansiolitico o di “stringere i denti”?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Non le consiglio assolutamente niente, poiché qui indicazioni sui farmaci da utilizzare non si possono dare.
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