Cipralex per ricaduta

Salve Dottori, sono un ragazzo di 24 anni con un passato normale ma con qualche problema legato alla mia relazione con mio padre e a vecchi episodi di bullismo, ero anche molto introverso e asociale. Fin da bambino, senza saperlo, ho patito a periodi problemi di disturbo ossessivo compulsivo, fobie ed ansia. Circa 5 anni fa ho avuto un grosso crollo che mi aveva portato ad avere idee suicide, mia madre mi portò allora da uno psichiatra che mi prese in cura con 10mg di cipralex al giorno, poi saliti a 15mg al giorno, sempre accompagnati da lexotan al mattino e alla sera e da una psicologa con la quale feci due anni di percorso, dopo iniziale scetticismo iniziai a vedere i primi risultati e nel giro di pochi mesi fui una nuova persona. Parlare di mio padre non mi provocava più tutta quella rabbia, certo non amore, ma direi quasi indifferenza, iniziai a circondarmi di tantissime persone e iniziai ad avere relazioni con ragazze senza più senso di inferiorità. Riuscì anche a conseguire la mia laurea tanto sudata senza grosse difficoltà ed anzi con entusiasmo raddoppiato. Finita l'università ho iniziato da subito a lavorare e ho trovato una fantastica ragazza con cui ho una relazione da quasi 3 anni, ho infine interrotto le cure con gli psicofarmaci a metà 2018 sotto controllo medico. Purtroppo però il mio tempo libero si è drasticamente ridotto e ho iniziato a perdere di vista quasi tutti gli amici e le attività di sfogo, l'unica che mi è rimasta è il giardinaggio, che mi rilassa ma mi porta ad isolarmi. La mia ragazza è iniziata a diventare insofferente facendomi temere la fine della relazione più di una volta. Infine da poco ho saputo che non mi verrà rinnovato il contratto e quindi a breve resterò a casa. Con questo bel mix di cose mi si è scatenata nuovamente l'ansia e il panico (seppure non ai livelli passati) con somatizzazioni a livello gastrointestinale. Ho iniziato ad assentarmi sempre più dal lavoro e accusare perdita di concentrazione, paura di uscire di casa per paura di star male. Ho allora contattato lo psichiatra che purtroppo essendo nel pubblico non aveva posto fino a dopo l'estate, sono andato allora dal medico di base che mi ha fatto riprendere la cura con 10mg di cipralex al giorno e lexotan. Ho anche intrapreso un nuovo percorso di psicoterapia. La mia domanda è però questa, essendo che rispetto il medico di base ma non è sicuramente specializzato come voi in psichiatria: lui ha dato per scontato che avendo il cipralex funzionato una volta, funzionerà nuovamente senza problemi, ma è veramente così o il mio fisico potrebbe ora esserne assuefatto avendolo preso per così tanti anni? Stessa domanda che mi pongo per il lexotan.. . . . inoltre faccio veramente fatica a trovare uno psichiatra privato nella mia zona, come faccio a sapere se la dose che prendo è corretta o se necessiterà di ritocchi/modifiche? Potrò sempre farlo tramite medico di base?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Se non può contattare uno psichiatra deve per forza fare riferimento al medico di base che valuterà di volta in volta l’andamento della terapia.


Dr. F. S. Ruggiero

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Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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