Come aiutare una madre con probabile disturbo mentale?

Gentilissimi Dottori,
scrivo un secondo consulto sempre per mia madre. La prima volta che ho scritto qui ho trovato professionisti che hanno saputo darmi buoni consigli che hanno dato i loro frutti. Purtroppo, però, da qualche giorno le cose sono peggiorate di nuovo.
Sono esattamente tre giorni che mia madre ha iniziato ad avere violenti attacchi d'ira, deliri, paranoie, manie di persecuzione. E' convinta che noi in famiglia la controlliamo e le nascondiamo le cose, che siamo omertosi nei suoi confronti, che lei non serve più a niente e, in più, si è permessa di offenderci gratuitamente così: "Voi non siete capaci a fare niente, siete delle m***e. Tanto starete male un giorno e spero sia presto. Non vedo l'ora che arrivi quel giorno in cui starete male, parecchio male, e io uscirò a festeggiare. Queste cose le dico perché le penso! Voi siete lo sbaglio più grosso della mia vita, se tornassi indietro non vi rifarei, ogni minuto che passa me ne convinco sempre di più!".
Inutile dire che queste parole mi hanno profondamente ferita, anche se, mi rendo conto, non uscivano da una mente lucida.
Ulteriori dettagli:
-Cambia idea continuamente (es. dovevamo uscire, ha finto di stare male, noi siamo usciti e lei è rimasta a casa, dopo pochissimo ha chiamato dicendo di tornare indietro, perché voleva uscire lei)
-Ha comportamenti strani (es. ha buttato un alimento nel cestino, poi l'ha ripreso e mangiato)
-Sbatte oggetti e sportelli
-Si mette a letto e si lamenta (gemiti) senza motivo (quando mi avvicino smette, mi allontano e ricomincia)
-Vorrebbe ritornare ad anno scorso (quando ha avuto grossi problemi di salute per i quali è stata ricoverata un mese, ora tutto risolto)
-Si arrabbia se studio perché si sente trascurata (solo in questi giorni però)
-Mi riferiscono i miei familiari che sua madre (che non ho mai conosciuto) aveva comportamenti simili
-Suo fratello ha diagnosi di disturbo bipolare e sospettano anche sindrome di Munchhausen

Attualmente, dopo 2 giorni di urla e offese gratuite, si è chiusa in un mutismo assordante. Non parla, sta fissa a guardare il telefono (ma non risponde alle chiamate), SE risponde lo fa a bassissima voce e tramite monosillabi. Manca completamente il contatto oculare e il viso è inespressivo.

Non è la prima volta che succede, anche se così grave non è mai accaduto. Avevo pensato di chiamare il Centro Salute Mentale della mia città, ma non so se è una buona idea. Vorrei avere un parere da Voi esperti, perché purtroppo lei non è consapevole del suo problema (sia io che mio padre abbiamo cercato invano di farle acquisire consapevolezza) e crede di non aver bisogno di aiuto, perché... il problema siamo noi che ce l'abbiamo con lei.

Credo di aver riferito tutto, per ulteriori domande sono a completa disposizione.

Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Gentile utente,

Direi che ha senso farla visitare, da chi decidetelo voi in prima battuta. Questo tipo di fasi, così a prima impressione, potrebbero corrispondere anche ad un episodio "umorale", però ci sono aspetti non chiari, ad esempio se esprima punti di vista estremi e provocatori o abbia vere e proprie convinzioni non realistiche, oppure non è chiaro se l'immobilità crescente sia un rallentamento psicomotorio oppure una condizione di riposo intermittente a momenti di furia o attivazione motoria.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
In realtà, non sono chiari nemmeno a me questi aspetti che Lei ha messo in luce. Da una parte sembra che lei voglia solamente provocare, dall'altra appare proprio convinta di ciò che dice (ad esempio che noi ce l'abbiamo con lei).
Per quando riguarda l'immobilità, personalmente la mia impressione è che lei si sia sfogata troppo e adesso si trovi in una condizione di riposo intermittente a momenti di furia.
E' solo un parere personale chiaramente.
Cercherò di contattare il CSM per concordare una visita. Quello che mi frena, però, è il fatto che lei, essendo convinta di non avere nessun problema, non accetterà mai questa visita. C'è un modo per convincerla o costringerla? Esistono, altrimenti, visite domiciliari su segnalazione? Noi familiari siamo molto preoccupati e abbiamo paura dei suoi comportamenti. Alla luce di ciò a cui abbiamo assistito, crediamo che lasciarla in casa da sola o uscire con la macchina da sola sia pericoloso.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
C'è modo di interessare il csm che può richiedere, se il paziente si rifiuta, una visita obbligatoria, ma il tutto non è immediato. Altrimenti, in urgenza (118) capita che le forze dell'ordine intervenute decidano di accompagnare la persona in ospedale.
Il medico curante può essere, se la persona ha più confidenza, un'alternativa alla visita specialistica.
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