Comportamenti ripetuti che non riesco a interrompere
Gentili dottori,
cercherò di spiegare più chiaramente possibile il mio problema.
Da diverso tempo (almeno un anno) adotto dei comportamenti "rituali" in determinate situazioni e non riesco a smettere.
Chiarisco: per esempio, ogni volta che esco di casa controllo che tutte e tre le aperture della gabbietta del mio animale domestico siano chiuse, può apparire normale, ma mi ritrovo a farlo almeno una decina di volte prima di uscire per essere sicura, le controllo sempre nello stesso ordine e ripetendo le medesime parole.
Quando non lo faccio, per dimenticanza o perché provo ad impormelo, provo un'ansia fortissima e difficilmente gestibile.
Questo é un esempio, ma mi viene naturale adottare vari comportamenti di questo tipo e se smetto sono presa dall'ansia finché non constato che nulla di male é successo (anche chiedendo ad altri di controllare al mio posto).
Ho già avuto in passato problemi di ansia legati ad ipocondria, probabilmente aggravati dall'uso di un anticoncezionale (Nuvaring) e infatti migliorati dopo averlo interrotto.
Non sono mai stata in trattamento per questo.
In questo periodo ho anche un calo dell'umore che mi porta a tristezza, senso di impotenza, piangere spesso, ridurre le uscite di casa al minimo indispensabile.
Riconosco che la mia situazione non é preoccupante o grave, ma vorrei avere il parere di qualcuno di esperto, anche per capire se é il caso di approfondire rivolgendomi ad uno specialista.
Grazie per l'attenzione,
cordiali saluti
cercherò di spiegare più chiaramente possibile il mio problema.
Da diverso tempo (almeno un anno) adotto dei comportamenti "rituali" in determinate situazioni e non riesco a smettere.
Chiarisco: per esempio, ogni volta che esco di casa controllo che tutte e tre le aperture della gabbietta del mio animale domestico siano chiuse, può apparire normale, ma mi ritrovo a farlo almeno una decina di volte prima di uscire per essere sicura, le controllo sempre nello stesso ordine e ripetendo le medesime parole.
Quando non lo faccio, per dimenticanza o perché provo ad impormelo, provo un'ansia fortissima e difficilmente gestibile.
Questo é un esempio, ma mi viene naturale adottare vari comportamenti di questo tipo e se smetto sono presa dall'ansia finché non constato che nulla di male é successo (anche chiedendo ad altri di controllare al mio posto).
Ho già avuto in passato problemi di ansia legati ad ipocondria, probabilmente aggravati dall'uso di un anticoncezionale (Nuvaring) e infatti migliorati dopo averlo interrotto.
Non sono mai stata in trattamento per questo.
In questo periodo ho anche un calo dell'umore che mi porta a tristezza, senso di impotenza, piangere spesso, ridurre le uscite di casa al minimo indispensabile.
Riconosco che la mia situazione non é preoccupante o grave, ma vorrei avere il parere di qualcuno di esperto, anche per capire se é il caso di approfondire rivolgendomi ad uno specialista.
Grazie per l'attenzione,
cordiali saluti
La presenza di comportamenti ripetitivi richiede la valutazione diretta per l’inquadramento diagnostico appropriato che, se non trattato, può cronicizzare.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
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https://wa.me/390698234174
https://t.me/FSRuggiero_psichiatra
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Utente
La ringrazio per la rapida risposta.
Lo specialista di riferimento é quindi lo psichiatra?
O é preferibile uno psicoterapeuta o psicologo?
Lo specialista di riferimento é quindi lo psichiatra?
O é preferibile uno psicoterapeuta o psicologo?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.1k visite dal 05/01/2020.
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Approfondimento su Ansia
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