Paura che gli psicofarmaci rovinino il sesso

Buona sera, circa sette anni fa iniziai ad avere problemi con l 'ansia e attacchi di panico, il medico di famiglia mi prescrive frontal 20 gocce la sera, fatto sta che dopo circa due anni dopo tutto sparisce come per magia senza psicoterapia, nel 2017 tutto ricomincia con una ricaduta, con sintomi diversi Paura di viaggiare, paura di stare da solo al lavoro ecc.. . Inizio una psicoterapia ad oggi ho cambiato 5 psicoterapeuti, emdr, breve strategica, cognitivo comportamentale, il fatto è che sono migliorato sicuramente ma non ho ottenuto il risultato che volevo cioè la risoluzione totale del problema, anche se non evito niente, nel senso che il panico va a spot a periodi, il fatto che il problema dura da due anni e mezzo inizia a innervosirmi. Decido di farmi visitare da uno psichiatra che mi prescrive citolapram, il fatto sta che ho una paura terribile degli effetti collaterali specialmente quelli sulla sfera sessuale non vorrei che possa compromettere il rapporto con la mia compagna, sono combattuto da una parte potrei avere un valido aiuto dall 'altra forse il prezzo da pagare potrebbe essere alto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
"fatto sta che dopo circa due anni dopo tutto sparisce come per magia senza psicoterapia,"

Psicoterapia che in effetti non fa sparire gli attacchi, se mai un altro tipo di cura. Dopo due anni il disturbo si è placato quindi. Dopo di che recidiva in forma agorafobica, cosa abbastanza classica come decorso.

Mi scusi ma non capisco una cosa: se prova un farmaco questo compromette il resto della sua vita, non capisco secondo quale visione.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Buonasera dott Pacini, secondo una visione da classico ansioso, siccome leggo spesso di persone che lamentano di disturbi nella sfera sessuale in cura con trattamenti antidepressivi, la mia paura è quella di provare lo stesso effetto cioè calo del desiderio o problemi di erezione, problemi a raggiungere l 'orgasmo.
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Utente
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Ho paura del decorso del disturbo, non vorrei peggiorare col tempo non capisco se il farmaco è indispensabile oppure no, sono confuso e spaventato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
D'accordo, e fin qui è logico, è un effetto frequente e quindi potrebbe capitare anche a Lei. Ma detto questo, se capita la paura poi a cosa si riferisce ?
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La paura di dover rinunciare ad una vita sessuale, 2 paura del decorso del disturbo che possa peggiorare e sfociare in qualcosa come depressione, oppure arrivare al punto di crollare e avere difficoltà nella vita sociale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Capisco ma mi scusi, se un farmaco le dà un effetto collaterale cosa la vincola ad assumerlo ?
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Le sembrerà contorto come ragionamento ma è la paura stessa dell 'effetto collaterale, perché penso ( poi è tutta un ipotesi) ci guadagno da una parte ma ci perdo dall' altra, e si mi capita? Oddio penso mi sento in gabbia come se non ci fosse una soluzione. Esempio : la cura dura un anno due, vuol dire non fare niente per tutto questo arco di tempo e una volta smesso?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Scusi ma se Lei ha un effetto collaterale, presumo che lo faccia presente al medico.
Non credo che se non vuole più quell'effetto collaterale la polizia le bussi a casa imponendole di proseguire il trattamento.
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"Non credo che se non vuole più quell'effetto collaterale la polizia le bussi a casa imponendole di proseguire il trattamento." Ho 43 anni guardi non sono così tonto , la domanda era nel caso succedesse che esistono rimedi, senza rinunciare alla cura.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 993 248
Appunto, per questo chiedevo, perché non capivo altrimenti perché su un effetto di quel tipo ci fosse una titubanza come se una volta iniziato non potesse più fermarlo.
Dunque, di solito semplicemente se uno lo ha, e perdura, ammettiamo anche con una risposta buona sul piano dell'ansia e dell'umore, il paziente lo riferisce (o comunque il medico lo chiede) e si valuta un cambiamento di farmaco.
Ovvio che se la cosa è un limite, si smette il trattamento.
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Grazie dottore, buona giornata.