Rapporto instabile e pensieri distorti
Scusate, sono assillante ultimamente, lo so.
Ma credo sia davvero il periodo più brutto della mia vita, come se quello che sta accadendo mi stesse rivelando cose di me con tutta la sua "violenza".
Ed io mi sento sopraffatta e bloccata nell' agire.
Comunque in questi giorni mi sono capitati pensieri negativi che mi erano capitati anche in passato, ma non con questa intensità.
In maniera astratta potrei dire che non mi sono sentita voluta ed ho avuta la percezione di essere usata, poi ho pensato che se ci faranno uscire di casa dopo questa emergenza, nessuno mi aspetterà fuori.
Mi sono sentita sola, poi ciliegina nella torta spesso penso che se un amico non risponde subito forse è arrabbiato con me, ce l'ha con me, ho fatto magari qualcosa che non andava.
Due giorni fa una ragazza leggendo un mio post mi ha detto che si riceveva nella mia situazione, quando proseguendo il discorso mi ha detto di essere della mia stessa città.
Ho avuto paura, che potesse esserci dietro qualcuno che voleva "smascherare" che ero io l'autrice del post, per mettermi con le spalle al muro!
Ho pensato al mio ex a colleghe, finti amici, non so ma questa "coincidenza" della città mi ha fatto paura.
Che cosa sono questi pensieri?
Che c'entrano con me se io sono solo borderline?
C'è un legame?
Come li tolgo?
L'altra cosa è che mi sto rendendo conto che non riesco ad avere rapporti stabili con i dottori o psicologi.
Premetto che pur essendo donna, non vado da dottoresse o psicologhe donne mai.
Non so perché, forse è un mio limite.
Ma mi pare che con gli uomini posso parlare meglio.
E mi pare che le donne siano addormentate e che mi facciano sempre le stesse domande e mi mettono in soggezione.
Invece con gli uomini mi vergogno di meno e riesco a spiegarmi meglio.
Anche se anche loro talvolta mi sembrano strani.
Magari inizio un nuovo percorso ed ho una bellissima idea del mio psicologo o psichiatra, ne parlo con entusiasmo con tutti, come se fosse il migliore.
Poi ad un certo punto arriva un un'atteggiamento che mi fa screditare tutto il mio pensiero e inizio a pensare che sono egoisti, interessati solo ai soldi etc.
In tutto questo ci sto anche male, perché all'inizio io se mi trovo bene mi affeziono quasi subito a loro.
E non lo dico per dire, ma se mi ispirano, davvero posso provare attaccamento e affetto fin dalla prima impressione se è positiva.
Come mi devo comportare con queste figure?
Non mi devo affezionare?
Meglio parlarci il meno possibile?
Come faccio se mi deludono?
Glielo dico arrabbiata o mi prendo tempo e cambio e poi torno sui miei passi?
Ma credo sia davvero il periodo più brutto della mia vita, come se quello che sta accadendo mi stesse rivelando cose di me con tutta la sua "violenza".
Ed io mi sento sopraffatta e bloccata nell' agire.
Comunque in questi giorni mi sono capitati pensieri negativi che mi erano capitati anche in passato, ma non con questa intensità.
In maniera astratta potrei dire che non mi sono sentita voluta ed ho avuta la percezione di essere usata, poi ho pensato che se ci faranno uscire di casa dopo questa emergenza, nessuno mi aspetterà fuori.
Mi sono sentita sola, poi ciliegina nella torta spesso penso che se un amico non risponde subito forse è arrabbiato con me, ce l'ha con me, ho fatto magari qualcosa che non andava.
Due giorni fa una ragazza leggendo un mio post mi ha detto che si riceveva nella mia situazione, quando proseguendo il discorso mi ha detto di essere della mia stessa città.
Ho avuto paura, che potesse esserci dietro qualcuno che voleva "smascherare" che ero io l'autrice del post, per mettermi con le spalle al muro!
Ho pensato al mio ex a colleghe, finti amici, non so ma questa "coincidenza" della città mi ha fatto paura.
Che cosa sono questi pensieri?
Che c'entrano con me se io sono solo borderline?
C'è un legame?
Come li tolgo?
L'altra cosa è che mi sto rendendo conto che non riesco ad avere rapporti stabili con i dottori o psicologi.
Premetto che pur essendo donna, non vado da dottoresse o psicologhe donne mai.
Non so perché, forse è un mio limite.
Ma mi pare che con gli uomini posso parlare meglio.
E mi pare che le donne siano addormentate e che mi facciano sempre le stesse domande e mi mettono in soggezione.
Invece con gli uomini mi vergogno di meno e riesco a spiegarmi meglio.
Anche se anche loro talvolta mi sembrano strani.
Magari inizio un nuovo percorso ed ho una bellissima idea del mio psicologo o psichiatra, ne parlo con entusiasmo con tutti, come se fosse il migliore.
Poi ad un certo punto arriva un un'atteggiamento che mi fa screditare tutto il mio pensiero e inizio a pensare che sono egoisti, interessati solo ai soldi etc.
In tutto questo ci sto anche male, perché all'inizio io se mi trovo bene mi affeziono quasi subito a loro.
E non lo dico per dire, ma se mi ispirano, davvero posso provare attaccamento e affetto fin dalla prima impressione se è positiva.
Come mi devo comportare con queste figure?
Non mi devo affezionare?
Meglio parlarci il meno possibile?
Come faccio se mi deludono?
Glielo dico arrabbiata o mi prendo tempo e cambio e poi torno sui miei passi?
[#1]
Lei non riesce a comprendere che tutti questi comportamenti scaturiscono dal suo disturbo di base che ha deciso di non curare dopo la visita psichiatrica che ha effettuato, come dal suo post precedente.
Continua a fare questi ragionamenti, che vengono a volte anche alimentati, per cui si sente autorizzata ad averne in modo indefinito senza pensare che la soluzione la aveva a disposizione.
Preferisce farsi vincere dal disturbo piuttosto che curarsi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Continua a fare questi ragionamenti, che vengono a volte anche alimentati, per cui si sente autorizzata ad averne in modo indefinito senza pensare che la soluzione la aveva a disposizione.
Preferisce farsi vincere dal disturbo piuttosto che curarsi.
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Utente
Io non so come fare, ho paura. Forse lei ha ragione, ma io sono bloccata dalla mia paura e dalla speranza che mi vada via, non so come muovermi, perché non riesco a muovermi, non so nemmeno io a chi chiedere più aiuto. Poi il fatto di iniziare in questo momento mi mette ancora più paura, perché in una condizione normale mi sarei sentita libera di andare dal mio medico curante o alla guardia medica, non dico tutti i giorni, ma di andarci anche spesso, così penso che se starò male nex potrà farmi nulla. Non so se comprende le mie paure?
[#4]
Io ho cercato di fornirle una risposta onesta e tecnica allo stesso tempo.
Lei ha altre preferenze di comportamento ed è evidente da ciò che scrive.
Purtroppo nel suo caso si deve essere decisi altrimenti si giunge a ciò che è la situazione attuale.
Lei ha altre preferenze di comportamento ed è evidente da ciò che scrive.
Purtroppo nel suo caso si deve essere decisi altrimenti si giunge a ciò che è la situazione attuale.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 866 visite dal 13/04/2020.
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