Night eating syndrome

Buongiorno,
Chiedo un consiglio a proposito della mia "fame" notturna.

Ne soffro da sempre.
Seguita nel tempo da vari dietologi, ho affrontato gli aumenti di peso con diete ipocaloriche, con più o meno successo a seconda dei casi.
Parliamo di un sovrappeso di 10kg circa, donna, 55 anni.

Ora sono seguita da una nutritional coach e grazie a lei ho raggiunto molta continuità nell'attività fisica, che è un discreto aiuto nella gestione del peso.
Parallelamente, con una nutrizionista abbiamo messo a punto una dieta.
Ho un'alimentazione diurna bilanciata e continuo però a fare spuntini notturni.

Volevo chiedervi se, seguita ovviamente da uno specialista (psichiatra?) potremmo
magari valutare insieme una terapia farmacologica e, nel caso, quale risulta essere il farmaco più efficace disponibile in questo momento.


Vi ringrazio.


(Preciso che la mia non è una richiesta per uno sconsiderato 'fai da te'.
Mi sto documentando, in quanto molti vostri colleghi considerano 10kg di sovrappeso poca cosa, affrontabile con un po' di forza di volontà.
Non ho mai preso psicofarmaci se non Prozac brevemente molti anni fa.
)

Sarò molto grata a chi andrà oltre la risposta 'si consulti col suo medico'.
Grazie ancora.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
La conclusione della sua richiesta è incommentabile.

Non respingo il suo consulto così può restare visibile a chiunque.

Detto questo come preambolo, ovviamente uno psichiatra può stabilire se è opportuno introdurre una terapia farmacologica che riduca la possibilità di assumere cibo durante la notte.

La scelta terapeutica dipende da chi la visita direttamente valutando anche la possibilità di utilizzare prodotti che possano non incidere sul peso con l'assunzione.


Dr. F. S. Ruggiero

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[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottore,
grazie del riscontro.

Vedo che ha risposto alla prima domanda sul "se" ricorrere ad un farmaco, ed evidentemente mi sono espressa male se non si è capito che ovviamente questo aspetto sarebbe stato valutato da uno specialista, ma non alla seconda su "quale" sia il farmaco per questa patologia.

Sempre che questa non sia una domanda inopportuna, come invece mi sembra di capire dal tono della sua risposta.

Se così fosse, ignori pure la richiesta, mai mi permetterei mai di entrare in polemica con chi è qui per aiutare.

Grazie ancora e un cordiale saluto.
[#3]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Come da condizioni di servizio non è consentito ai consulenti fornire risposte che possono essere oggetto di prescrizione, seppur da suggerire ad un eventuale prescrittore, in quanto, allo stato attuale, la visita diretta è quella che consente l'atto prescrittivo che è sempre modulato sulla persona che si sta visitando.

Esistono in commercio alcuni prodotti diversi che possono agire sul suo sintomo, però essi vanno valutati singolarmente per capire quale sia quello adatto alla sua situazione.
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