Dubbi su olanzapina
premetto che 5 anni fa ho avuto una forte emetofobia che la neuropsichiatra mi ha curato inizialmente con l'entact e, a seguito della comparsa di difficoltà di erezione e diminuzione della libido, con laroxyl.
Dopo un annetto la situazione si risolse, non si ripresenti e non dovetti prendere più farmaci.
A seguito di abuso di cannabinoidi (che ormai non uso da mesi) ho sviluppato una forte sindrome amotivazionale (dovuta, secondo la mia neuropsichiatra, a un'alterazione del sistema dopaminergico) associata a DAG.
La dottoressa mi ha detto che però i farmaci per aumentare la dopamina si danno ai malati di Parkinson e sono abbastanza pesanti, pertanto mi ha prescritto norcapto (nortriptilina) che ho iniziato ad assumere due mesi fa al dosaggio minimo per aumentare di 10 mg alla settimana, assumo 50 mg precisamente da un mese e 60 mg da due settimane.
Negli ultimi giorni ho avuto umore variabile con giorni di forte depressione e giorni di umore più elevato, eccitazione con insonnia, ansia e agitazione.
Oggi ho sentito la dottoressa (che è sempre stata molto preparata e già, come ho detto prima, aveva saputo risolvere completamente il mio problema precedente), e mi ha detto che il comportamento degli ultimi giorni deriva dall'antidepressivo ed è necessario stabilizzare l'umore con l'aggiunta di olanzapina a basso dosaggio, in particolare vorrebbe risentirmi fra 3 giorni per vedere come va e decidere se eventualmente aggiungere o meno il suddetto farmaco.
La psichiatra mi prescrisse questo farmaco già la prima volta associato all'entact poiché nella sintomatologia era presente il disturbo ossessivo compulsivo (in questi ultimi giorni ho avuto ossessioni ma non compulsioni) al dosaggio di 2.5 mg, ma me lo fece assumere soltanto per 2-3 mesi poiché il doc si era attenuato di molto.
Ora, causa anche il mio comportamento ossessivo, cercando sul sito dell'Aifa ho letto che l'olanzapina agisce diminuendo la dopamina e che ciò può portare a mancanza di motivazione, apatia ed anedonia, sintomi di cui già soffro a causa del mio problema.
Io mi fido ciecamente della dottoressa poiché è sempre stata molto preparata e mi ha saputo tirare fuori da una situazione disastrosa 5 anni fa, oltre a darmi molta sicurezza, però su questa ultima prescrizione vorrei prendere un secondo parere.
Pertanto, cosa ne pensate dell'aggiunta di olanzapina alla cura?
Non vi sono altri stabilizzanti dell'umore che non agiscono diminuendo la dopamina?
Vi ringrazio in anticipo e una buona serata
La sua dottoressa ha già ragionato sul fatto, Lei si ragiona da solo facendo dei collegamenti secondo una sua linea di ragionamento, che si costruisce però in maniera non chiara, ed è prevedibile non essendo il linguaggio che conosce.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini&__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&ref

Sicuramente la dottoressa ha parlato di dopamina bassa per semplificarmi un discorso molto più complesso che io con le conoscenze che ho non sono in grado di capire. Però capisce che se prima la psichiatra parla di ciò e poi discute sulla prescrizione di un farmaco che ha l'effetto opposto (avrà sicuramente molti altri effetti che io non conosco e non mi deve interessare conoscere) io rimango un po' perplesso. Poi considerando il fatto che la prima volta che lo assunsi, nonostante non avessi questi sintomi e al dosaggio minimo, mi diede una leggera apatia e pigrizia, mi sembra logico che mi preoccupi. Mai intendo sostituirmi alla psichiatra e mai mi rifiuterei di assumere un farmaco prescrittomi solo con la mia testa (diverso è ricevere un parere opposto da un altro specialista). Per questo la mia domanda era una sola e semplice: è d'accordo con la prescrizione della sua collega? In fondo uno degli scopi principali dei consulti è questo, come dimostrato dal fatto che fra i motivi "standard" fra cui ho dovuto scegliere al momento della pubblicazione del consulto vi era la dicitura "dubbi su terapia". Grazie e buona giornata
Dopamina alta o bassa non saprei neanche come argomentarlo rispetto al caso specifico. Appunto, mi pare un po' una semplificazione ma per me non chiara.
Dr.Matteo Pacini
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La aggiorno sulla mia situazione e, se posso, le pongo un quesito. A seguito di quello che la mia psichiatra ha definito "lieve viraggio ipomaniacale causato dalla nortriptilina" per cui ho avuto anche forti ideazioni suicidarie. Pertanto da circa un mese la dottoressa ha dimezzato la dose di norcapto (ora assumo 30 mg) e ha aggiunto 7,5 mg olanzapina. Con l'olanzapina non mi trovo male, eccezione per il fatto che ho preso 8 kg in un mese, ciò mi ha fatto trovare il pieno peso forma (dato che ero leggermente sottopeso) ma ho paura che possa continuare ancora. La dottoressa mi ha detto che, valutando la situazione, in futuro mi sostituisce l'olanzapina con l'aripiprazolo che ha minori effetti collaterali metabolici. Purtroppo, da buon ipocondriaco molto curioso, sono andato a cercare i farmaci su internet e, fra le tante cose, ho letto che "gli antipsicotici causano il restringimento della massa cerebrale. Ora, le volevo chiedere, gentile dottore, in cosa consiste questo restringimento dal punto di vista sintomatico. Cioè io che sintomi potrei accusare? La ringrazio e le auguro una buona giornata.
Ovviamente non è possibile prende ipotesi allarmanti e poi sperare che si dica che non significano niente. Il discorso è diverso e più articolato.
Dr.Matteo Pacini
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La aggiorno sulla mia situazione. A seguito della cura con olanzapina 7,5 mg e nortriptilina 30 mg da gennaio è andata meglio sul fronte umore, ossessione e un poco anche sul fronte ansia (permane apatia e senso di vuoto), tantochè la psichiatra una ventina di giorni fa ha deciso di diminuire la dose di olanzapina a 5 mg. Da ieri sto soffrendo di forte agitazione e attacchi di panico con nausea e sbalzi della temperatura corporea (passo dal tremare dal freddo alla sudorazione). Pertanto la psichiatra da stasera intende reintrodurre la dose di 7.5 mg di olanzapina. La dottoressa mi ha detto che il farmaco ha tempi di azione differenti in base al sintomo che tratta. Pertanto le volevo chiedere quali fossero questi tempi d'azione e su quali sintomi. In particolare qual è il tempo d'azione sull'ansia e sull'agitazione? La ringrazio infinitamente per la sua continua gentilezza e le porgo cordiali saluti
Dr.Matteo Pacini
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