Prozac e non solo

Salve,
sto continuando i controlli per il mio problema (che si può leggere nelle precendeti richieste).
Proprio oggi ho fatto la prima visita con il Dottor Sanna presso il Centro otologico di Roma e spero di riuscire ad avere una spiegazione esaustiva e definitiva rispetto alle orecchie. Nel frattempo ho preso contatti anche con una ginecologa che si è mostrata molto disponibile nell'esaminare i miei disturbi insieme ad una sua collega endocrinolga visto che il senso di "vertigine" che accuso peggiora durante i giorni del ciclo e che mi era stata precsritta yasminelle con conseguenze tutt'altro che positive.
Per venire al punto, la ginecologa e l'endocrinologa sua collega hanno detto che a loro avviso si tratta di vera sindrome premestruale, non nel senso generico del termine come si è abituati ad intenderla solitamente.
Il punto è che mi ha prescritto il Prozac, una pasticca di 20 mg al giorno. Considerato che tra i miei mille sintomi non c'è assolutamente una componente emotiva che influisca sulla mia quotidianeità e che anche lei ha parlato più che altro di una sorta di ritenzione idrica (che cmq non mi spiego visto quanto bevo e quanto urino) mi domando perchè abbia ribadito più volte che per curare questa sindrome la cura è questa punto e basta.
Sono molto spaventata e poco propensa ad assumere il farmaco anche per la mia giovane età.
Vorrei chiedere informazioni qui a riguardo, un'opinione quantomeno, aggiungendo una domanda: che differenze c'è tra il Prozac, le benzodiazepine e i serotoninergici? Il prozac è da considerarsi il farmaco più forte tra queste categorie?
Grazie per le eventuali risposte
[#1]
Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 172 5 1
Gentile Utente,

il Prozac è un farmaco serotoninergico, appartenente alla classe degli SSRI che si è dimostrato utile nel trattamento dei sintomi della sindrome premestruale.

Le benzodiazepine sono farmaci diversi, utilizzati per contenere i sintomi ansiosi.

Vista la prescrizione, penso che sia utile anche la valutazione di uno specialista in psichiatria.


Cordiali Saluti,

Dr. Giovanni Lo Turco

http://www.giovanniloturco.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentillissimo Dottore,
la ringrazio per la sua risposta così veloce.
Ho compreso la sua spiegazione.
Posso chiedere in che modo il Prozac interviene sulla sindrome premestruale, non sugli sbalzi d'umore ma proprio a livello dei sintomi fisiologici che la caratterizzano, ad esempio per quel che riguarda me su questo fattore "vertiginoso" che influenza può avere?
Il prozac interviene anche per ciò che concerne i sintomi dell'ansia?
Valuterò l'idea di sentire il parere di uno psichiatra, anche se non essendomi stato prescritto per sbalzi d'umore ma per qualcosa di più fisiologico non so che parere possa esprimere rispetto al giovamento che dovrei tranre. Sono poco convinta onestamente, preferirei passare per altre strade invece di provare un farmaco così forte senza avere la certezza che si tratti davvero di sindrome premestruale e testare la cosa su me stessa, come è stato con Yasminelle, solo sulla base dell'ennesima ipotesi medica, l'idea mi spaventa non poco.
Grazie per l'attenzione e per le eventuali risposte
Cordiali Saluti
[#3]
Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 172 5 1
Gentile Utente,

sembra che la serotonina sia implicata nella genesi della sindrome premestruale che comprende vari sintomi, oltre l'instabilità dell'umore, tra i quali anche vertigini.

Gli SSRI sono farmaci indicati anche nel trattamento dei disturbi d'ansia.

Cordialmente,
[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non deve vedere il prozac come un farmaco psichico, ma neurologico o neuro-endocrino, il messaggio corretto è appunto che è efficace nella sindrome premestruale, anche se parte dei sintomi sono di tipo somatico e non c'è nessun collegamento con situazioni stressanti o ansia del momento. Più o meno tutti i farmaci a doppia azione con azione importante sul sistema serotoninergico sono utili in questa sindrome.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili Dottori,
vi ringrazio per le risposte ricevute.
In effetti sono consapevole di vedere la cosa dla punto di vista sbagliato e di adre magari al farmaco una connotazione psichica che mi spaventa, soprattutto rispetto all'idea di ciò che potrebbe succedere quando dovrò smettere di usarlo.
Sono comprensibilmente spaventata anche considerato l'iter di cure inadeguate con cui ho fatto i conti sinora.
Cercherò di vedere il tutto dal giusto punto di vista, grazie ancora per le informazioni ricevute, Cordiali Saluti
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Chiedo scusa ma vorrei aggiungere una domanda, il Prozac come serotoninergico è da considerarsi più forte e invasivo rispetto a qualsiasi altro farmaco della sua stessa categoria come ad esempio il Dropaxin? Tempo fa per la storia delle vertigini mi era stato precsritto il Dropaxin appunto ma poi il mio medico mi consigliò di aspettare ad assumerlo (non mi dilungo riguardo a ciò).
Una pasticca da 20mg come inizio è una dosa bassa? A quante gocce corrisponderebbe? Dopo posso condurre una vita normale e ad esempio guidare? Ho paura anche della sonnolenza ad esempio ...
Chiedo scusa per le domande, forse elementari, ma non so magari per pregiudizio o per sentito dire sociale, il Prozac mi speventa non poco ma allo stesso tempo così non posso più stare, devo riprendere anche a lavorare.
Grazie ancora e Cordiali Saluti
[#7]
Dr. Giovanni Lo Turco Psichiatra, Psicoterapeuta 172 5 1
Gentile Utente,

la fluoxetina (prozac) è paragonabile agli altri farmaci della stessa categoria ed è efficace così come lo è la paroxetina(dropaxin).

20 mg al giorno è un dosaggio efficace.

Potrà condurre la sua vita normalmente e guidare.

Potrebbe essere utile, come le dicevo, una valutazione psichiatrica anche allo scopo di tamponare gli eventuali effetti collaterali (di tipo ansioso) che potrebbero verificarsi nelle primissime fasi di terapia.

Cordiali Saluti,
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
Non si ponga troppe domande soprattutto tecniche. Ci sono dosi standard, sono farmaci compatibili in generale con le normali funzioni della vita. Dopo di che l'unico modo per capirne vantaggi e limiti sulla persona è mentre li si assume.
[#9]
dopo
Attivo dal 2008 al 2012
Ex utente
Gentili Dottori,
grazie mille per le vostre risposte.
Buon Lavoro.
Cordiali Saluti
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