Secondo voi , approccio corretto?

Salve dottori, in particolare i Dtt. ri Ruggiero e Pacini con cui ho già interagito in passato con voi, vorrei sapere cosa ne pensate.

Veniamo al dunque che io sappia ho una diagnosi di disturbo d'ansia con somatizzazioni, però al CSM nell' ultima visita mi avevano aggiunto pure depressione
Ho assunto per 2, 5 anni vanlafaxina a vari dosaggi da 37 a 225
Interrotto, messo sotto Escitalopram fino a 15mg con scarsi risultati.

Cambiando psichiatra per essere seguito meglio, attualmente prendo cymbalta 30mg, levopraid e frontal 0, 5.

A prossima visita il Dr. vuole provare a darmi la paroxetina sostenendo che sono un po' ossessionato dal voler controllare tutto.

Arrivato qui vi chiedo.
Secondo voi alcuni sintomi come la depersonalizzazione e la derealizzazione derivano dalla depressione/ansia o sono un disturbo a se?

PS: non so perché ma la sera mi trasformo, divento molto più calmo, ho voglia di fare cose, progetto, penso al futuro, sto molto meglio.
Poi la mattina dell' indomani inizia il calvario, voglio solo dormire, mi sento ansioso, senza speranze e non voglio fare niente; ma é la depressione?
Poi vabbhé dopo che mi era stato levato levopraid di botta dopo 3 mesi continuati, al secondo giorno senza mi sarei fatto fuori...
Sono sempre in contatto con il mio psichiatra, ho anche il cellulare per tutte le emergenze, però volevo sapere un vostro parere, cosa ne pensate?.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
I cambi di trattamento sono giustificabili e logicamente possibili se i risultati sono parziali o non soddisfacenti.

Oltre alla variazione sono possibili aggiunte che consentano di trattare i singoli sintomi residui.


Dr. F. S. Ruggiero


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