Tempo di azione della paroxetina nella cura degli attacchi di panico

Circa 14 giorni fa, ho iniziato una cura a base di daparox goccie (paroxetina)
per la cura del disturbo da attacchi di panico.
Il medico vista la mia sensibilità, mi ha fatto iniziare con una dose molto
bassa; in 14 giorni sono arrivato a 15 mg, ed entro 5 giorni dovrei arrivare a 20 mg.
In concomitanza all' antidepressivo assumo dell' alprazolam che mi diminuirà non appena
l' antidepressivo cominci a fare l' effetto desiderato.

Non ostante siamo passati 14 giorni (scusate se mi ripeto) non ho ancora notato un
miglioramento della mio stato ansioso; vi chiedo se è normale, ed è dovuto al fatto
che non ho ancora assunto la dose piena di 20 mg per un tempo sufficiente, o se il
farmaco può essere inefficace.

Grazie se mi risponderete.

[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Mi stupisce che non sia stato chiarito questo punto, che è essenziale perché chiunque si aspett adi star bene presto, e comunque almeno un po' meglio.

La cura con paroxetina si valuta a un mese, sempre che la dose sia quella minima efficace (20 mg). Quindi se si sale gradualmente ci vuole forse un po' di più.
Prima di questo termine si può stare meglio, uguali o anche peggio, non significa niente rispetto al risultato finale.

Dr.Matteo Pacini
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[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 992 63
tre-quattro settimane per una prima valutazione dal dosaggio pieno (20 mg)...

Poi si rivaluta la situazione e si decide sull'aumento della posologia.

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[#3]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente

Sono ormai circa 17 giorni che prendo 20 mg di paroxetina e altri 10 precedenti in modo incrementale (daparox gocce) al giorno associata all' alprazoalm 2 x 0,25 al giorno.
Non ho veri e propri attachi di panico, ma quasi tutte le mattine ho una serie di sintomi dovuti probabilmente a
problematiche ansiose, a volte tachicardia. gambe molli e malessere con nausea , quindi difficolta' a concentrarmi a fare le
cose spesso legati ad un ansia anticipatoria con una lieve forma di agorafobia,
Nelle prime ore del pomeriggio tende a risolversi, e proseguo il resto della giornata con normalita'
SOno un pò demoralizzato perchè speravo con l' antidepressivo di raggiungere un livello d' ansia accettabile, invece mi
ritrovo quasi tutti i giorni appena sveglio a fare i conti con l' ansia.
Settimana prossima dovrei andare al mare con degli amici, e non so nemmeno se andare perchè in queste condizioni rovinerei la vacanza
a me e agli altri.
Perchè la paroxetina non fa l' effetto desiderato? 4 anni fa con l' escitalopram sono stato bene in un mesetto, ho una
serie di dubbi, che la paroxetina non sia il farmaco giusto? Che sia diventato più insensibile al farmaco?
O forse è ancora presto?
Il problema è che mi sento un pò perso, perchè non sento miglioramenti, se non tanta voglia di fare passi avanti, ma appena li faccio,
subentra un attacco che mi me ne fa fare 2 indietro.
Chiedo qualche consiglio, se è il caso di chiedere al medico di rivedere i dosaggi o il farmaco o se è solo questione di aspettare con pazienza
Grazie
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Chiedo infine una cosa, non è che la paroxetina in gocce è meno assorbita di quella in compresse?
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 992 63
deve attendere
[#6]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Chiedo scusa per l ennesima richiesta.
Ho notato che i disturbi (tachicarida, nausea, vertigini)persistono tutte le mattine e tendono a risolversi nelle prime ore del pomeriggio e ho notato che al mattino sto bene appena sveglio e tendono a ,anifestarsi dopo colazione o meglio dopo l assunzione della paroxetina...
Puo essere una risposta all assunzione del farmaco?
[#7]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 40.9k 992 63
si
[#8]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Cosa occorre fare? Passeranno gradualmente o puo essere un itolleranza?
[#9]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

se le viene detto che l'attesa è di un mese, e che inizialmente può stare sia meglio che peggio, non significa che abbia senso ripetere gli stessi dubbi una settimana o due settimane dopo, né dire che si è demoralizzati facendo bilanci assurdi (del tipo: credevo che mi riducesse l'ansia e invece no). Se i bilanci non si fanno nei tempi e con le dosi di riferimento sono inutili e servono soltanto a viversi peggio le prime fasi di impatto con il farmaco di regola inevitabili. Il farmaco non agisce in maniera diretta, come un ansiolitico, quindi è errato attendersi un effetto da subito, anche se ci si aspetta almeno "un po' meno" ansia senza aver troppa fretta, tanto per sapere di essere sulla strada giusta. Non funziona così.
Gli stessi sintomi che si avevano prima dellinizio del trattamento dopo sono immancabilmente attribuiti dal paziente in primis al farmaco, come se il disturbo non fosse la prima causa logica. Purtroppo questo perché il panico predispone a cercare una causa da evitare per evitare l'ansia, ma anche in questo caso non funziona così.
Attenda indicazioni del suo medico ai tempi previsti.
[#10]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Mi scuso con il Dr. Paccini per la mia insistenza è che spesso quando si è in fase acuta è difficile controllarsi sopratutto se non si è seguiti da uno specialista, oltre al medico di base, e non si sa dove rivolgersi.
Ho trovato uno specialista su internet, probabilmente era una persona molto preparata, ma non mi ha dato fiducia per una serie di motivi:

- Insisteva sul fatto che la paroxetina nella forma del Daparox è meno buona e meno efficace (probabile causa dei miei attuali scarsi risultati terapeutici) del Sereupin piuttosto che l' Eutimil; se è vero me la faccio prescrivere subito, pero il principio attivo non è sempre lo stesso?

- Mi ha visto 3 minuti con delle descrizioni sommarie senza entrare nei dettagli.

- Mi alzato la paroxetina (ovviamente e rigorosamente il sereupin e non il daparox perchè meno efficace) a 30 mg quando non erano nemmeno 15 giorni che la assumevo, e mi ha aggiunto anche un triciclico.

Io non sono un medico magari era una cosa più che giusta, ma il medico di base mi ha sconsigliato di seguire una cura del genere solo dopo 15 giorni di utilizzo di Paroxetina (Dapatox gocce) e non capiva ik perchè associare un triciclico con xx effetti collaterali rispetto agli SSRI in una "comune forma di DAP" (parole testuali) senza aver aspettato la rispostaq del farmaco.

Di quanto scritto sopra chiedo se possibile un parere.
Io non sto ancora bene, al mattino ho ancora molti disturbi e mi chiedo se forse era meglio l entacact che diversi anni fa aveva funzionato, ma il vero problema è che sto navigando da solo, e non so a ki rivolgermi.
Per settembre spero di riuscire a fissare un appuntamento con Lei (visto ke sono di Milano); ho provato prima ma non e' stato possibile prima di settembre.
Grazie per la sua pazienza e disponibilita nel rispondere; ringrazio anke il Dr. Ruggero.
[#11]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

I primi farmaci a curare le comuni forme di DAP sono stati i triciclici, poi si sono aggiunti gli altri. Gli effetti collaterali sono diversi, e associare due farmaci diversi spesso significa minimizzare gli effetti collaterali potendo usare dosi minori di entrambi. Alcuni sintomi del DAP rispondono meglio ai triciclici, e in generale è vero che si tende a usare SSRI, ma non per tutti vanno bene o bastano.
Le varie formulazioni di paroxetina non sono diversamente efficaci, variano in altre caratteristiche ma sono sempre paroxetina orale.
[#12]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Mi scusi Dr. Paccini,
intende dire che forse la paroxetina, nella forma salificata (cloroidrato) è più indicata per il DAP rispetto all' altra?
E' passato un mese abbondante da quando ho cominciato l' assunzione a 20 mg di Daparox gocce, il medico di base me ne fa predenre 10 mg al mattino e 10 mg alla sera, ma proprio ieri mattina ho avuto in barca un attacco di panico molto, ma molto inteso, e anche stamattina, ancora ansia molto forte; ho notato un allegerimento dell' ansia dopo il frontal, ma allo stato attuale sembra che il Daparox non abbia l' effeto sperato.
4 anni fa l' Entact è stato molto efficace, mi chiedo se il medico di base si sia sbagliato ad interromperlo dopo pochi giorni di assunzione, perchè mi dava qualche effetto collaterale e passare al Daparox, o mi chiedo se è il caso di sostituirlo con il Sereupin...
Non so dove sbattere la testa, perchè purtroppo le cose non sembrano affatto migliorare
[#13]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36 2
Gentile utente,
credo che la soluzione non sia quella di rivolgersiin questa fase al medico di base ma ad uno specialista in psichiatria.
In tal senso sarà possibile valutare l'eventuale aumento posologico, l'eventuale correzione degli effetti collaterali, l'eventuale cambio della molecola, ma, ripeto, dopo che sia stata fatta una precisa valutazione specialistica (comprensiva di anamnesi, diagnosi e accordo terapeutico medico-paziente).
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

avendo scritto che sono tutte paroxetine orali, mi sembra di avere scritto il contrario, che sono equivalenti. Quindi se un prodotto viene magari assorbito meno dell'altro, la soluzinoe in quel caso sarebbe usare una dose per bocca aggiustata in base all'effetto clinico.
Non esiste una legge per cui la paroxetina o funziona a 20 mg oppure non funziona, non è alla dose massima.
Un mese è un tempo ragioenvole per modificar la cura se la risposta non c'è stata, ma non per "cassarla" senza appello. Si rivolga al suo medico ma secondo me è consigliabile che lei senta uno psichiatra.
[#15]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Nel frattempo di aspettare il giorno dell' appuntamento
con uno specialista che 'non conosco di persona',
il medico di base mi ha alzato il frontal da 0,25 x 2 a
0, 25 x 3 al giorno.
Ho cominciato a stare meglio, ma non capisco se e' Daparox che ha raggiunto il suo livello di efficacia o se e' l' ansiolitoco
Secondo il medico di base, essendo passato circa un mese e mezzo ritiene che sia il Daparox che cominci a fare effetto.
Lo stesso medico che mi ha fatto sembre assumere la paroxetina (daparox), 10 mg al mattino e 10 mg alla sera, mi ha consigliato di passare direttamente ad un unica assunzione da 20 mg al mattino.
Cosi' ho fatto da stamattina, ma ho delle sensazioni strane: nausea, sensazione di ovattamento e sbadigli.
Solo un paio di domande:

- Questi sintomi sono legati all' ansia o puo' essere una reazione del corpo, che non e' abbituato ad assumete 20 mg al mattino?

- TERAPEUTICAMENTE CAMBIA CONCRETAMENTE QUALCOSA FRA ASSUMERE 10 MG AL MATTINO E 10 ALLA SERA, ANZICHE' UNA MONODOSE AL MATTINO DA 20 MG?

Nel frattempo che aspetto il giorno della visita specialistica, qualcuno mi puo' risponderete in linea di massima?

Grazie e Saluti
[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Gentile utente,

non cambia granché. Il medico ha ragione nel supporre che l'effetto sia prevalentemente legato al daparox, ma se nel frattempo aumenta anche l'altro non si capisce un granché in effetti.
Non resta che attendere il parere specialistico, in realtà non è sull'ansiolitico che ci si basa, voglio dire che un aumento dell'ansiolitico è un tampone che aggiunge poco alla cura nell'attesa che sia migliorata.
[#17]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Mi permetta solo un ultima domanda.
A livello terapeutito cambia qualcosa fra assumere il daparox (paroxetina) 10 mg al mattino e 10 alla sera, rispetto ad un unica assunzione da 20 mg? Grazie
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Le ho risposto all'inizio della risposta precedente.
[#19]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Con molta probabilita' era l' effetto dovuto all' aumento dell' ansiolico, e' andata bene per 10 giorni circa,nel week-end qualche disturbo, ed oggi il peggio: fortunatamente non si e' trattato di una crisi forte, ma comunque di un malessere con nausea, senso di malessere generale e agitazione.
Domani mattina finalmente andro' dallo psichiatra, spero di poter trovare modo per uscirne.
Grazie e saluti
[#20]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.3k 984 248
Non deve trovare nessun modo di uscirne. Le cure hanno un funzionamento automatico. Nell'attesa se crede può anche preoccuparsi quotidianamente di vedere se sta meglio o peggio, ma è più utile che faccia bilanci su periodi più lunghi, e non nella fase iniziale, cioè prima del mese mese e mezzo.

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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