Cambio terapia

gentile medici
da tanti anni soffro di ansia generalizzata che ho sempre curato con visita dal medico psichiatra con entact 20 mg.

Dopo numerosi anni di alti e bassi esenza mai un equilibrio totale, ovvero ogni qualcosa c'è un cambiamento di vita o avvenimenti terzi l'ansia mi soprasale, sono ritornato dal mio psichiatra la quale mi ha aumentato entact da 10 mg che prendevo da 3 anni a 20 mg nuovamente.

nell'ultimo periodo nonostante questo incremento non ho avuto benefici, anzi mi sono capitati anche attacchi di panico e cardiopalmo.

cosi ho deciso di consulatre un neurologo che mi ha consigliato di elimianre entact e di assumere Elopram 7 gocce mattina e 7 sera unite a 8 gocce di xanax mattina e sera e 1 quarto di visken.

Da circa un mese ho effettuato la variazione ma date le circostanze anche sociali l'ansia è placata ma l'umore la voglia di fare è decisamente bassa.

Ora il neurologo mi ha consigliato di aumentare elopram 10 gocce mattina e 10 sera quindi se non erro la conversione è di 40 mg identica al 20 mg di entact.

ora in linea di massima mi chiedevo secondo voi se è più efficace a questo punto ritornare ad entact e fare un percorso psicoterapeutico o aumentare elopram a 40 mg dose pari ad escitalopram.

grazie mille della vs disponibilità e cordialità
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Come già le hanno risposto la terapia che assume ora è quasi identica a quella precedente. Un percorso psicoterapico cognitivo-comportamentale sarebbe utile per imparare a gestire l'ansia ed essere più attivo.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Attivo dal 2018 al 2023
Ex utente
Si ma nel pratico cosa cambia fondamentalrnte tra i due ? Cioè ne vale la pensa switchare entact con elopram stessa dose
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 197 21
Dato che sono quasi lo stesso farmaco è probabile che debba arrivare almeno al dosaggio equivalente per essere efficace. La psicoterapia non è un'alternativa alla terapia farmacologica, ma un'opportunità per imparare a reagire diversamente alle situazioni in modo che in futuro, forse, possa fare a meno del supporto farmacologico.

Franca Scapellato