Il metilfenidato potrebbe dare problemi in questa situazione?

Salve, sono diversi anni che sono in cura farmacologica con uno psichiatra e un neurologo per un disturbo ossessivo-compulsivo e ansia generalizzata.
Tuttavia, da quando mi sto facendo seguire anche da un’altra psichiatra, sembra che io abbia anche un disturbo dell'umore.
Attualmente, prendo Paroxetina da molti anni e adesso sono sotto Effexor, ma ciò che mi crea problemi è il disturbo dell'umore che ho (ciclotimico), il quale, unito all'ansia generalizzata, causa non pochi problemi.
Inoltre, sembra che io possa avere anche un ADHD non diagnosticato.
Infatti, oggi ho fatto un EEG che sembra fornire dati a favore di questa possibilità (anche se i risultati più precisi arriveranno martedì).
Ora mi chiedo, nel caso in cui l'EEG riscontri qualche anomalia e i medici del policlinico di Napoli confermino la diagnosi di ADHD, quale farmaco mi consigliereste considerando la terapia attuale e le altre patologie di cui sono stato diagnosticato?
La mia attuale terapia farmacologica è la seguente:

Mattina:
150 mg di Effexor RP
1 mg di Xanax a rilascio prolungato
50 mg di Lamictal (ma credo che tra non molto aumenterò)

Sera:
5 mg di Melatonina
1 mg di Haldol
25 mg di Lamictal (può essere aumentato)
30 mg di Felison

Come potete notare, si tratta di una terapia farmacologica modulata e polifunzionale.
La mia preoccupazione è che il metilfenidato possa avere interazioni serie con questi farmaci, oltre a potenziare il disturbo dell'umore e l'ansia che per il momento sto tenendo sotto controllo.
Pertanto, sto valutando se il Wellbutrin XR o l'Atomoxetina potrebbero essere scelte migliori.


Se foste i miei medici, cosa mi consigliereste?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
La diagnosi di ADHD non si fa con l'EEG.

Se fossimo i suoi medici, non gradiremmo che Lei proponga terapie o sviluppi delle ipotesi diagnostiche da solo in maniera chiaramente non congrua.

Nessuno le ha fatto la diagnosi di adhd né proposto un farmaco piuttosto che un altro, e i criteri li conoscono i medici, non è che deve deciderlo Lei, né contribuire alla decisione tecnica.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini