Quali opzioni con psichiatra privato per persona con disabilità intellettiva?

Salve, scrivo per mia sorella con disabilità intellettiva importante (malattia rara genetica) che presenta da 15 anni crescenti problemi psichiatrici.

Un anno fa, in uno degli accessi al pronto soccorso, uno psichiatra in sostituzione da un'altra zona ci ha salvato con il Risperidal, dopo molti anni infernali di crisi violentissime quotidiane causate da spiralizzazioni psicotiche persecutorie/complottistiche ed ideazioni assurde, con forte autolesionismo (effetti molto visibili) e costante rischio di fatalità.

La psichiatria ha sempre minimizzato il nostro racconto (anche per iscritto), negando le terapie necessarie e rifiutando di parlare separatamente con i famigliari.

Con il risperidone, fin dal giorno dopo, le crisi violente sono del tutto terminate, e con ciò sono diminuite ampiamente le ideazioni assurde e le manie di persecuzione/complottistiche, pur mantenendo molti altri disturbi comportamentali ed ossessioni/rituali, attività ricattatorie e manipolatorie.

Grazie all'acquisita "sopravvivenza" abbiamo potuto creare una grande rete di sostegno fatta di molteplici educatori a domicilio, psicologi e psicoterapeuti, associazioni, servizi sociali ed un medico di base molto presente.

Benché tutti concordino con ovvietà sulla necessità di un supporto psichiatrico e siano ben al corrente del disturbo nelle sue sfaccettature (anche scrivendo relazioni dettagliate), in psichiatria non otteniamo nulla.

Oggi ci è stato detto di non tornare più al CSM perché tutti questi "sintomi" sono causati dalla condizione di disabilità intellettiva, separando categoricamente ciò che è disabilità da tutto ciò che è psichiatrico, e ponendo particolare enfasi nell'invalidare la nostra esposizione dei fatti in quanto "non psichiatri", con poche spiegazioni sconnesse nella logica e mettendo per iscritto che il caso non verrà preso in carico.

Con queste risposte anomale e l'impossibilità di cambiare psichiatra (non ce ne sono altri), tutta la rete attorno a noi si è subito mobilitata per trovarci uno psichiatra privato degno, che nello specifico segua i casi di disabilità intellettiva associati ai disturbi psichiatrici.


Lo psichiatra si è anche rifiutato di prendere atto di qualsiasi effetto collaterale del Risperidal (presenti e problematici) che non sia strettamente psichiatrico, e anche questo è un problema da risolvere.
Inoltre, vorremmo curare problemi ormonali che però richiedono aiuto psichiatrico per effetti collaterali.

Non possiamo rimanere senza copertura medica e lo psichiatra è l'unico tassello assente, paradossalmente, considerando che la rete di sostegno e lo stile di vita sono costruiti proprio attorno al disturbo psichiatrico, non quello intellettivo.


Ora: ci è anche stato detto che lo psichiatra privato non serve a nulla se il CSM di zona rigetta poi le diagnosi/terapie proposte, dal quale dovremo sempre passare.
E' così?

In passato, dal CSM ci è anche stato detto che non possiamo affidarci ad altri CSM senza cambiare residenza.
E' la verità?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Il CSM applica in modo appropriato la presa in carico di sua sorella che dovrebbe essere caricata dai servizi di riabilitazione e non psichiatrici in quanto la patologia primaria non è psichiatrica.

Il trattamento farmacologico può dover essere sottoposto allo specialista del CSM oppure è possibile acquistare i farmaci prescritti privatamente senza la valutazione del CSM.

Potete scegliere lo specialista ma le norme sono chiare in merito alla presa in carico dei pazienti.

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