Disintossicazione da xanax 0,5 mg rp

Gentili dottori,

assumo Xanax 1 mg a rilascio prolungato da circa 12 anni, da un anno e mezzo scalati senza problemi a 0, 5 mp sempre rilascio prolungato, lo prendo ogni mattina.


Il mio obiettivo ora è togliere definitivamente il farmaco, dal momento che sono anni che ho associato una terapia psicologica che mi sembra mi stia aiutando molto.


Ho chiesto ad una psichiatra (che avendo visto solo una volta per altri motivi ha potuto, giustamente, darmi solo un consiglio) e mi ha consigliato di:

- Prendere lo Xanax 0, 5 mp rp a giorni alterni per qualche tempo e se non ci sono problemi di ansia sospenderlo.


Domande:

- Secondo voi è un consiglio accettabile?
O è da evitare un approccio del genere?


- Quanto è difficile una disintossicazione di questo tipo?
E' possibile passare da Xanax 0, 5 mp rp a zero, o pensate vada obbligatoriamente associato, almeno per un certo tempo, qualche altro farmaco che faccia da tampone?


- In caso di problemi di astinenza di tipo ansioso che non riesco a gestire in altro modo, ha più senso spezzare una mezza pastiglia di Xanax 0, 5 mp rp (che so che non bisognerebbe mai fare, spezzare un rilascio prolungato), o sarebbe meglio tamponare con il normale Xanax 0, 25 mg?



Si accetta inoltre qualunque consiglio possa rendere più facile la disintossicazione.




Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
"dal momento che sono anni che ho associato una terapia psicologica che mi sembra mi stia aiutando molto."

Questo non è un criterio.
A me non sembra che l'ansia sia per niente controllata: si pone il problema dello scalaggio di questo xanax 050 mg addirittura dopo aver ricevuto le relative indicazioni. Non capisco poi perché si focalizzi sul minore dei problemi, ammesso che lo sia un problema, cioè la disintossicazione - e non sul vero ragionamento da fare: sta scalando e togliendo una cura, ovvero verificando se serva ancora o meno.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
dopo
Utente
Utente
Come mai dice:

"A me non sembra che l'ansia sia per niente controllata" ?

Premesso che non ho mai detto che lo fosse, ma ho solo detto di aver seguito un percorso di terapia che mi ha aiutato, effettivamente non ho detto il motivo che in primis mi portò ad utilizzare (sicuramente anche sbagliando, perché non mi fu all'epoca consigliato da uno specialista) le benzodiazepine: gli attacchi di panico.

Avevo degli attacchi di panico anche forti, tanti anni fa. Non ne ho più da tantissimo tempo, motivo per il quale ho l'anno scorso scalato la dose e adesso vorrei eliminare le benzodiazepine, che non penso possano essere sane se prese per tanto tempo (ma qui mi rimetto a lei che sicuramente ne capisce più di me: magari ho capito male io come funziona e invece prendere benzodiazepine per tutta la vita è una cosa corretta da fare).
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Quindi, di conseguenza si fa visitare ed uno specialista decide se e come ridurre la terapia in funzione della condizione clinica attuale.

Se necessita di opzioni alternative alla riduzione della terapia attuale, oltre quelle che ha ricevuto già dalla sua psichiatra, deve fare nuovamente una visita.

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.6k 993 248
"Premesso che non ho mai detto che lo fosse": quindi quale sarebbe la logica di togliere una cura, per quanto forse non utilissima, mentre l'ansia non è di per sé sotto controllo ?

Sta affrontando l'eliminazione di xanax con una preoccupazione notevole, il tutto dopo aver già ricevuto istruzioni in merito. Parliamo di xanax 0,50 mg...

Per questo ne evinco che l'ansia non sia sotto controllo.

Dr.Matteo Pacini
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[#5]
dopo
Utente
Utente
Ok ho capito ora mi scusi: sto esagerando con le preoccupazioni, dal momento che il dosaggio è molto basso e avendo già ricevuto istruzioni su come fare.

Giustissimo, però risottolineo che stiamo parlando di un farmaco che mi ha accompagnato ogni giorno da 12 anni, credo che essere preoccupati degli effetti collaterali dell'astensione sia lecito, o sbaglio?

Comunque, tra qualche giorno ho l'appuntamento con la psicoterapeuta, e se noto difficoltà con la sospensione del farmaco mi organizzo con la psichiatra per valutare altre strade.

Grazie.