Mio marito non mi apprezza

Salve, sono sposata da 11 anni.
Ho sempre avuto mancanze da parte di mio marito, niente attenzioni niente aiuto.

Parecchie volte ho manifestato il mio malcontento senza risolvere nulla.
Mi umilia sempre, non apprezza quello che faccio per lui e per i miei bambini.

Non vede nulla di positivo in me cerca di abbattermi sempre, ieri sera sono scoppiata perché dopo che rimprovero mio figlio per sedersi e mangiare lui interviene dicendo ai bambini è pazza.

La mattina mi alzo alle 5 per lasciare tutto pronto da mangiare persino la tavola apparecchiata (perché sono dovuta mancare per impegni universitari) e mi dice che non faccio nulla, che sono persa, che in un anno ho dato solo 4 materie non vedendo i sacrifici che faccio.

Mamma di due figli con una media quasi del 30 e mi distrugge sempre il problema mio è che lo amo ma mi convinco sempre più che lui verso di me non ha amore...

Altra cosa non si accorge mai quando sbaglia anzi trova sempre il modo per denigrare e farmi sentire in colpa.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 186
Cara signora,
"il problema mio è che lo amo".
A me sembra che si sia sposata troppo giovane. Può aver idealizzato un uomo che era diverso da come appariva alla sua immatura percezione; oppure può aver condotto il matrimonio facendo da mamma anche a suo marito e sacrificando le sue attrattive femminili; oppure lui è cambiato, o non accetta il cambiamento di lei, signora, che da ragazzina inesperta si è trasformata in una madre, una padrona di casa, una studentessa universitaria.
Molto altro può essere successo in questi anni che rappresentano un terzo della sua giovane vita. Quello che è evidente è che al momento qualcosa va cambiato.
Io le suggerirei, nell'ordine:
1) di considerare tutte le cose positive che ha al suo attivo, esempio due bambini, lo studio in vista della laurea, l'esperienza globale di vita che ha maturato, anche il fatto che ha sposato un uomo che ama e che è capace di amare ancora, e di far perno su questi successi per non lasciarsi abbattere da comportamenti svalutanti e vessatori;
2) di cercare l* psicolog* che ogni università mette a disposizione degli studenti per farsi aiutare a ristrutturare la sua conduzione rinunciataria del ménage familiare;
3) di fare il percorso di cui sopra, se per lei è meglio, in un consultorio o con un professionista privato;
4) di parlare con suo marito chiarendo le sue aspettative e ascoltando quelle di lui, meglio se dopo aver parlato con l* psicolog*.
Non lasci comunque le cose con l'andamento attuale, perché un andazzo negativo non può che degenerare.
Buone cose. In bocca al lupo anche per gli esami, e ci tenga al corrente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com