Si può definire shopping compulsivo?

Salve,
Ho una domanda che mi gira nella testa da un po' di tempo.
Non riesco a capire se il mio è shopping compulsivo o no.

Faccio tanti acquisti?
No.
Ci ragiono prima di farli?
Tantissimo.
Sono cosciente che sarebbero superflui e con poco (o quasi nullo) vantaggio?
Sì.

La questione è particolare: Alcune volte mi sento come spinto, come se necessitassi di effettuare quell'acquisto che non mi tolgo dalla testa.

Ad esempio, questo mi accade con lo smartphone: so benissimo che quello che ho è ancora ottimo (anche se ha 4 anni) e so anche che quello che comprerei non mi darebbe un reale vantaggio.
Però c'è sempre un qualcosa che mi dice di farlo, di prenderlo, di fare il passo... e sono come spinto ad arrendermi a questo istinto.
Sono una persona che prima di fare un acquisto ci pensa molto, valuta molto, calcola molto... e continuo a calcolare, valutare, scegliere e confrontare.
Di conseguenza mi trovo a togliere molto tempo ad altre cose solo per guardare recensioni, controllare offerte, etc...
Stessa cosa per l'automobile.
Potrei fare copia e incolla di quello che ho scritto poc'anzi, perché il processo è lo stesso, identico (solo con tanti zeri di differenza!).

La cosa mi crea frustrazione, perché non vorrei essere così attratto da alcune cose che già, in partenza, so che non sono importanti, fondamentali, utili e che, soprattutto, non migliorano la mia esperienza quotidiana.
Sono pienamente cosciente che il rapporto investimento/beneficio è completamente sfavorevole.

Però, nella mia testa, ancora sono sempre spinto a fare il passo...

Dopo tutta questa descrizione arrivo al quesito vero e proprio: È questo shopping compulsivo?
Se non è accostabile, come potrei definirlo?
Ho cercato online ma non ho trovato nulla se non alcuni "test" per capire se si tratta di shopping compulsivo o no.


Grazie
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Dr.ssa Ilenia Lo Presti Psicologo 19 2
Gentile utente,
comprendo molto bene quanto da lei sperimentato.
Riferisce di essere "spinto" ad acquistare un determinato oggetto, riflette tantissimo nell'acquistarlo controllando offerte , recensioni ecc., ma ne è comunque attratto.
Riferisce anche che quel probabile acquisto non è poi così fondamentale, utile e non migliora la sua vita.
La domanda vera da porsi è: cosa rappresenta o rappresenterebbe per me quell'oggetto? è solo una questione di attrazione, di compensazione a ciò che può mancare di altro nella vita o semplicemente un'utilità?
Cosa apporta quell'oggetto alla mia vita? Mi riempie o mi nutre, mi fa gioire o se lo acquisto poi ne rimango deluso?
La riflessione profonda è fondamentale per le risposte che cerca e le suggerisco di parlarne anche con un* psicolog*
Cordiali saluti.
Dott.ssa Ilenia Lo Presti

Dott.ssa Ilenia Lo Presti,
Psicologa clinica, percorsi presenziali e online
ilenialopresti15@virgilio.it