Ha senso andare in terapia saturando la propria disponibilita' economica e aumentando lo stress?

Buonasera a tutti,
tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 ho fatto circa dodici sedute settimanali con una terapeuta della mia zona con cui mi trovavo bene e che sono state interrotte da me per problemi economici, non riuscendo a sostenere piu' il costo delle sedute.
La dottoressa ricordo che durante l'ultima seduta provo' a venirmi incotro proponendomi soluzioni quali bonus psicologico o uno sconto sul costo delle sedute ma per me in quel momento non erano comunque soluzioni praticabili.
E forse alla fin fine non stavo cosi male o cmq ero in equilibrio.

Ora, e mi riferisco anche ai fatti esposti nel consulto chiesto in questa sezione un paio di mesi fa, sento di aver perso quell'equilibrio che mi ha permesso di andare avanti in questo periodo e vorrei tornare in terapia.
La mia situazione economica pero' non e' cambiata molto da quando decisi di interrompere le sedute, c'e' forse un po' piu' di margine ma resta in ogni caso una decisione difficile: andare in terapia ora vorrebbe dire poi avere per un periodo di mesi (anni?) un budget di spesa mensile davvero limitato e non riuscire a fare fronte ad eventuali imprevisti.

La mia domanda e': ha senso andare in terapia saturando la propria disponibilita' economica e quindi aumentando lo stress generale?

A questa domanda evidentemente risposi di no quando decisi di interrompere, ora me la sto ponendo di nuovo e non sono piu' tanto sicura della risposta.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
ricordo che risposi proprio io al precedente consulto.
Le suggerirei di tornare senz'altro in terapia, fruendo di tutti gli aiuti possibili: il bonus psicologico, lo sconto a suo tempo proposto dalla curante, il diradare le sedute a due sole nel mese e altre soluzioni che solo in presenza la psicologa potrà offrirle.
Le dico questo perché le parole: "andare in terapia ora vorrebbe dire poi avere per un periodo di mesi (anni?) un budget di spesa mensile davvero limitato e non riuscire a fare fronte ad eventuali imprevisti" mi fanno pensare ad una valutazione tanto pessimistica, da richiamare una diagnosi di disagio mentale.
Le spiego perché. La spesa di una terapia privata, deducibile dalle tasse se pagata per intero senza bonus e senza le facilitazioni del Servizio Sanitario Nazionale, è accettabile per uno stipendio medio, e non si dovrebbe protrarre oltre l'anno, forse anche un tempo minore.
In pratica, chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno spende poco di meno.
In caso di eventuali gravi imprevisti può sospendere la terapia, ma perché prevederli prima che avvengano, e perché fare solo previsioni negative? Non potrebbe invece avere un aumento di stipendio o vincere la lotteria?
Infine, la terapia le porterà un benessere ampiamente compensatorio dello stress che teme, se non nell'immediato, nel volgere di poco tempo.
Rifletta su questo.
Infiniti auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie Dottoressa, ci sto riflettendo e penso che dopo le feste contattero' la terapeuta.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Prego, cara utente. Auguri per un 2024 con tante soluzioni.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com