Aiutatemi a capire

Salve,
vi chiedo un consiglio/parere sulla situazione che vivo con il mio compagno.

Lui quasi 40 anni, è una persona brillante affermata lavorativamente... ha avuto sempre un carattere molto difficile: impulsivo, aggressivo nei modi, irrascibile tanto da cadere in mancanze di rispetto, dominante e rigido.


E' stato sempre problematico pur avendo altre tante qualità ma io mi sono sentita sempre poco apprezzata da lui perchè nonostante io mi facessi in 4 in casa lui commentava negativamente il mio essere poco precisa e attenta, quando uscivamo con amici vivevo col terrore di scatenare rabbia da parte sua e rovinarci serate per le solite banalità (visto che lui mi accusa di guardare troppo le persone ed essere troppo estroversa e senza filtri e di mangiare in modo " distratto "), in generale non è mai rilassato ma ha sempre un atteggiamento ipervigile e ipercontrollante verso me. . . NON sereno.


Ad ogni mio errore, mancanza, umana distrazione (lasciare un carrello nella corsia del supermercato, andare nel bagno di un locale e dimenticare di avvisarlo, alzare un po di più il tono della voce in una normale conversazione con sua madre ecc... ecc... ) innesca in lui delle reazioni di ira da cui partono rimproveri pesanti e paternali a non finire anche davanti ai suoi genitori.


Ha da ridire su tutto quello che faccio e dico e come sono sia in casa che fuori!


Ho notato che lui vuole sottomettermi e trasformarmi in una sorta di schiava/geisha a sua disposizione... se torna a casa e su 99 cose buone fatte lui inizia a sgridarmi ed attaccarmi su 1 cosa non fatta o non perfetta iniziando a far leva sui sensi di colpa e dicendo che io sono strafottente e a fatti miei e che non mi interessa di niente (perchè torna e non trova il pranzo un giorno oppure la tavola pronta oppure la valigia non completa ecc ecc).



Io sono arrivata ad esplodere pesantemente verso lui perchè mi sentivo aggredita, sgridata improvvisamente e vedevo tanta prepotenza e arroganza e poco rispetto in questi suoi atteggiamenti.


Mi ha portato davvero all'esasperazione pur amandolo tantissimo ma sto molto male e lui continua a sostenere che io arrivo ad essere aggressiva perchè sono io il problema (non mette in discussione che è lui che mi esaspera e mi porta allo sfinimento)
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Gentile utente,
ci ha posto lo stesso quesito esattamente un mese fa ed ha avuto ampie risposte.
Ora ci chiede di nuovo "aiutatemi a capire".
Cosa? La personalità del suo compagno, a lei nota? La sottomissione malata di lei che ci scrive, diagnosticata dalla sua psicologa come dipendenza affettiva?
Lei ha già una sua curante; anche da noi le è stato ampiamente spiegato che l'effetto gaslighting ha su di lei una grande presa, e che un unico metodo può permettere a lei di sottrarsi alla manipolazione e al suo partner di ricevere forse il segnale che sta sbagliando: parlargli chiarissimo, se crede facendogli leggere le lettere scritte a noi, annunciandogli che lo sta lasciando.
Se sarà per sempre o finché lui si ravveda, facendosi curare, non possiamo sapere.
Altro non possiamo dirle da qui. Non è nemmeno lecito su queste pagine -guardi le linee guida- il ripetersi dello sfogo compiaciuto che è tipico delle vittime dei narcisisti, delle amanti che durante le feste si sentono sole, di tutti coloro che si pongono nel ruolo di vittima perché in fondo ne godono.
Anno nuovo, vita nuova... se lei lo vorrà. Sennò si tenga il suo aguzzino, ma non si serva del nostro blog per cullare la sua voluttà di piangere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
Utente
Grazie mille Dott.ssa
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.9k 187
Prego, gentile utente. Ci tenga informati.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com