Mi odio perché somiglio a mia madre

Salve, vorrei sottoporvi il mio problema.
A volte, o spesso, quando mi guardo allo specchio, mi odio, mi disgusta il mio viso, anche se sono comunque graziosa, perché più passa il tempo più somiglio a mia madre.
Cerco di cambiare pettinatura, mia madre porta una frangia sul davanti ed è bionda, io sono bruna, porto i capelli lunghi anche davanti.
Questa cosa mi fa provare schifo e vergogna di me.
Quando mi guardo e quando mi guardano gli altri.
Ho provato con la razionalità in tutti questi anni a superare questo disagio riuscendoci solo temporaneamente.
In realtà serpeggia sempre.
Spesso preferisco non uscire e delegare a mio marito.
Mi sento bloccata anche sessualmente, cerco sempre di evitarlo.
Il fatto è che mia madre è sempre stata molto particolare, ha avuto storie, anche essendo sposata, e mi raccontava particolari intimi, confidandosi come se fossi una amica.
Ma io non lo ero.
Ero una figlia.
Una bambina, o adolescente.
Queste confidenze mi mettevano in imbarazzo, e mi vergognavo di lei.
Avrei voluto fosse stata più riservata sulle sue cose, senza combinare pasticci.
Quando sono in intimità con mio marito, siamo sposati da poco, dopo, guardandomi mi faccio schifo, rivedo la faccia di mia madre quando mi raccontava, e vorrei lasciarmi andare ma non ci riesco, soffro tantissimo tanto da evitare lo specchio.
A volte le persone mi dicono: che carina somigli a tua madre.
Proprio quando faticosamente stavo cercando di distaccarmene.
Poi aggiungono: beh è una bella donna, con espressione da maiali.
E io, lì muoio.
Vorrei urlare: non voglio essere come lei! Torno a casa e piango come una bambina.
E' un anno e mezzo che non ho rapporti sessuali con mio marito, lui è molto paziente e dolce, dice che mi aspetterà.
Vorrei anche un figlio... Grazie per la vostra attenzione.
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Dr.ssa Maria Graziano Psicologo 39 1
Gentile utente,
la relazione con il suo aspetto fisico è risultato della qualità del rapporto con sua madre. Il suo disagio si è trasformato in un vero e proprio disturbo tanto compromettere una vita normale, non voler uscire di casa per non essere vista dagli altri con lo stesso sguardo con cui lei guarda sua madre, ma soprattutto compromette la vita di coppia in quanto da più di un anno non ha rapporti con suo marito.
Come lei stessa afferma con la sua razionalità ha ottenuto risultati temporanei , io le consiglio di non indugiare ulteriormente nel chiedere aiuto ad uno specialista per rielaborare la sua infanzia e la relazione con sua madre. È necessario rappacificarsi con la parte della figura materna interiorizzata per potersi rappacificare con sé stessi, il proprio corpo e la propria sessualità. Essere in conflitto con il proprio corpo vuol dire rifiutare ogni forma di piacere che da esso deriva, ogni diritto alla felicità e alla vita. Desidera un figlio? In tal caso diventa necessario prima di iniziare ogni progetto genitoriale affrontare e risolvere le problematiche individuali e di coppia. In questo contesto virtuale il nostro aiuto è limitato, posso incoraggiarla a rivolgersi con fiducia ad uno psicoterapeuta corporeo, ad esempio di specializzazione psicosomatica o Bioenergetica che unisca la psicoanalisi e l’analisi delle emozioni attraverso il corpo. Le auguro buon lavoro su sé stessa e tanti auguri per il futuro.

Dott.ssa Maria Graziano

Dott.ssa Maria Graziano mari.graziano1971@gmail.com
www.analisiemozionalemariagraziano.it

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Utente
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Grazie di cuore per la sua risposta dottoressa. Cercherò al più presto uno psicologo di questo tipo nella mia zona.