Buongiorno,scrivo chiedendo un aiuto a chi si intende di psicologia infantile
Buongiorno,
scrivo chiedendo un aiuto a chi si intende di psicologia.
Ho due figlie, di 12 e 9 anni.
La figlia grande è sempre stata quella più empatica e attenta, la piccola quella più giocherellona e con la testa sulle nuvole.
Fino a poco tempo fa non c’erano grossi problemi, ma ora anche la piccola sta crescendo e considerata giustamente grande e in grado di fare ragionamenti suoi e diciamo, camminare con le sue gambe.
Il problema è che tutti, a partire dal babbo, dai nonni e dagli zii non fanno altro che sottolineare quelli che considerano i suoi difetti e le cose che non fa (esempio che non presta attenzione, che è menefreghista sui rapporti, che dice le bugie, che trova difetti a tutti e si lamenta di tutti).
Non nego che fa queste cose ma ritengo che farle sempre notare le cose negative che fa non aiuti a nessuno, tanto meno a lei, ed io mi ritrovo spesso a difenderla perché non riesco a schierarmi anch’io contro di lei.
Ma poi mio marito sostiene che faccio il suo male e che l’assecondo sempre.
Lui urla e si arrabbia e lei piange perché secondo me non capisce nemmeno dove sbaglia e cosa vuole fargli capire lui urlando.
Non so come devo comportarmi e ho paura che queste situazioni stiano compromettendo anche il rapporto con mio marito.
scrivo chiedendo un aiuto a chi si intende di psicologia.
Ho due figlie, di 12 e 9 anni.
La figlia grande è sempre stata quella più empatica e attenta, la piccola quella più giocherellona e con la testa sulle nuvole.
Fino a poco tempo fa non c’erano grossi problemi, ma ora anche la piccola sta crescendo e considerata giustamente grande e in grado di fare ragionamenti suoi e diciamo, camminare con le sue gambe.
Il problema è che tutti, a partire dal babbo, dai nonni e dagli zii non fanno altro che sottolineare quelli che considerano i suoi difetti e le cose che non fa (esempio che non presta attenzione, che è menefreghista sui rapporti, che dice le bugie, che trova difetti a tutti e si lamenta di tutti).
Non nego che fa queste cose ma ritengo che farle sempre notare le cose negative che fa non aiuti a nessuno, tanto meno a lei, ed io mi ritrovo spesso a difenderla perché non riesco a schierarmi anch’io contro di lei.
Ma poi mio marito sostiene che faccio il suo male e che l’assecondo sempre.
Lui urla e si arrabbia e lei piange perché secondo me non capisce nemmeno dove sbaglia e cosa vuole fargli capire lui urlando.
Non so come devo comportarmi e ho paura che queste situazioni stiano compromettendo anche il rapporto con mio marito.
Gentilissima,
a 12 e 9 anni non sono ancora "grandi" e nemmeno "in grado di camminare con le loro gambe". I cuccioli d'uomo hanno bisogno di almeno 18 anni per crescere e diventare adulti, probabilmente di più. Quindi concediamo il tempo che serve alla sua secondogenita (non alla piccola, perché non è nemmeno tale). Il continuare a sottolineare le sue ipotetiche mancanze non l'aiuterà ma potrebbe anzi avere l'effetto di minare la sua autostima e i rapporti con babbo, nonni, zii. Se costoro trovano in lei difetti non stanno forse insegnando a sua figlia a trovare i difetti negli altri? Le consiglio un intervento di parent training che possa insegnare a suo marito e a lei come interagire con le vostre figlie e come evitare le intromissioni da parte di persone esterne.
Contemporaneamente potete rivolgervi ad un professionista che si occupi di età evolutiva per un supporto a vostra figlia.
Cordialmente.
a 12 e 9 anni non sono ancora "grandi" e nemmeno "in grado di camminare con le loro gambe". I cuccioli d'uomo hanno bisogno di almeno 18 anni per crescere e diventare adulti, probabilmente di più. Quindi concediamo il tempo che serve alla sua secondogenita (non alla piccola, perché non è nemmeno tale). Il continuare a sottolineare le sue ipotetiche mancanze non l'aiuterà ma potrebbe anzi avere l'effetto di minare la sua autostima e i rapporti con babbo, nonni, zii. Se costoro trovano in lei difetti non stanno forse insegnando a sua figlia a trovare i difetti negli altri? Le consiglio un intervento di parent training che possa insegnare a suo marito e a lei come interagire con le vostre figlie e come evitare le intromissioni da parte di persone esterne.
Contemporaneamente potete rivolgervi ad un professionista che si occupi di età evolutiva per un supporto a vostra figlia.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo Psicoterapeuta a orientamento Psicoanalitico Interpersonale Umanistico individuale e di gruppo - Ipnologo
Trento - online
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 505 visite dal 23/04/2024.
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