Una foto, mi guardo allo specchio

Salve dottori, fino a 13 avevo un leggero strabismo all'occhio sinistro che condizionava la mia vita sociale, nel senso che mi imbarazzavo un'po mentre parlavo con gli altri, quando sono arrivato a 16 anni mi sono operato e fortunatamente è andato tutto bene e gli occhi ora sono perfettamente dritti, però qui scatta il mio disagio psicologico che consiste nel momento in cui mi faccio una foto, mi guardo allo specchio con un mio amico vicino(o meglio quando sono dal parrucchiere) e delle volte quando parlo con la gente il mio occhio sinistro inspiegabilmente si storce del tutto ed è un problema abbastanza stressante,ho anche provato a stare il piu concentrato possibile ma quando mi scatto una foto l'occhio si storce sempre
Grazie delle risposte
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Dr. Stefano Scatena Psicologo, Psicoterapeuta 18
Gentile Utente,

Credo che le possa essere utile qualche colloquio con uno Psicologo per lavorare insieme su quello che lei giustamente considera un "disagio psicologico". Immagino che questo piccolo difetto all'occhio l'abbia fatta soffrire fino a 13 anni, per fortuna ora tutto si è risolto per il meglio. Tuttavia, l'insicurezza residua si fa ancora sentire: capita che quando ci "concentriamo" perchè una cosa non avvenga si instauri un circolo vizioso che fa sì che poi capiti. (Penso ai disturbi dell'erezione che possono instaurarsi a seguito di una defaillance, più ci si concentra per raggiungere il risultato voluto, più l'atto diventa innaturale e più probabile è l'insuccesso). Sono sicuro che più imparerà a rilassarsi e ad acquisire fiducia del suo nuovo aspetto, più questo problema andrà sullo sfondo fino a scomparire. In bocca al lupo.

Dr. Stefano Scatena - Psicologo
Riceve a Viterbo, in Via San Lorenzo,37
Tel. 328/8135777 www.stefanoscatena.it

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Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile ragazzo,
ha già domandato al Suo oculista informazioni su questo residuo strabismo in condizioni di stress?
Quando lo specialista l'avrà rassicurato circa gli aspetti organici di questa "asimmetria", Lei potrà iniziare a lavorare sugli aspetti psicologici per superare le memorie delle passate ansie legate ai Suo occhi. Un simile lavoro, con il supporto di uno/una psicoterapeuta, dovrà insegnarLe a rilassarsi, e non a concentrarsi, pensando o guardando i Suoi occhi, in modo da integrare in un rinnovato schema corporeo la Sua nuova immagine di Sé.
Gli occhi sono cambiati ed ora sono in asse, ma non l'immagine profonda che Lei ha di essi: insomma, si tratta di aggiornare il file!
Ci faccia sapere, se desidera, il prosieguo di un simile "aggiornamento".
Cordiali saluti,

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo