Una tragedia, ho attacchi d'ansia, non mangio,

Salve,
sono una ragazza di 21 anni. da due anni frequento una facoltà scientifica molto impegnativa (biologia) e in contemporanea studio pianoforte al conservatorio.. il mio problema è che semplicemente non ce la faccio più.
ogni esame è una tragedia, ho attacchi d'ansia, non mangio, a volte ho crisi di pianto e comunque l'umore è quasi sempre giù, soprattutto se l'esame è orale.
ad ogni esame ho bisogno di sapere sempre TUTTO altrimenti non mi presento, ad esempio a settembre ho studiato per un esame, diciamo che sapevo il 90% del programma e l'ultimo giorno prima dell'esame non sono riuscita ad aprire libro, un'ansia pazzesca. alla fine non ho dato l'esame.
con gli studi di biologia sono indietro di circa un anno, perché rimando continuamente e poi ovviamente anche a causa del conservatorio.
non riesco mai a rilassarmi, a stare ferma senza fare niente e soprattutto senza non pensare.. poi agli esami ovviamente rendo di gran lunga meno di quanto sono preparata in realtà, tanto che per un periodo avevo pensato di lasciare tutto e mettermi a lavorare.. ma in realtà le cose che studio mi piacciono. non so dove andare a parare.
grazie anche solo per aver letto il mio messaggio.
[#1]
Dr.ssa Marisa Nicolini Psicologo, Psicoterapeuta 132 6
Gentile ragazza,
alcune persone, un po' rigide, tendono a vedere il mondo ed a classificare le cose secondo un modello tutto-o-nulla, stressandosi oltremodo per stare sempre in vetta altrimenti si sentono nello sprofondo, insomma o il massimo o il nulla.
Un pensiero più funzionale potrebbe essere quello di allargare lo spettro della nostra "normalità": all'Università non c'è solo il 30 cum laude, ma anche i 28 e i 26. Così come in natura (Lei studia biologia) non è normale UN punto ma un range più o meno una Deviazione Standard. Insomma, la tolleranza è prevista anche per le scienze esatte, pensi per l'umana soggettività!
Dalla rigidità di un certo "perfezionismo" provengono l'ansia e lo stress, con tutta la sequela di sintomi e di comportamenti di evitamento.
Personalmente ritengo che potrebbe giovarsi di un sostegno psicologico/psicoterapeutico per allentare la morsa di un simile pensiero dicotomico (tutto-o-nulla) e per passare a vivere dall'Ideale al possibile del Reale, lasciando fluire le emozioni senza rigidi autogiudizi che rischiano di "ingessarLa".
Auguri per il Suo prosieguo e cordiali saluti.

Dott.ssa Marisa Nicolini, psicologa-psicoterapeuta
m_nicolini@virgilio.it
riceve a Roma e a Viterbo

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, il perfezionismo, come altre caratteristiche della personalità, può essere una utile virtù oppure uno spietato tiranno che domina la nostra esistenza. Io ad esempio all'università rifiutavo per scelta tutti i voti sotto il 28. In questo modo ho impiegato un anno in più a laurearmi, perché ho dovuto ripetere diversi esami, ma a me andava bene così perché ero stato io a sceglierlo.

Nel suo caso invece è il contrario, ovvero pare che lei non abbia scelta e che sia il tentativo di controllare tutto a controllare lei e a sfinirla. Questo è un segno di ossessività, e se la situazione si sta facendo davvero pesante, non dovrebbe esitare a chiedere un aiuto psicologico, magari iniziando dalla sua stessa facoltà.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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