Lei soffre di cistite interstiziale e vulvodinia... non riusciamo ad avere rapporti sessuali

Buongiorno,
Come da titolo la mia compagnia soffre di queste patologie, e da circa un mese non riesce ad avere rapporti sessuali con penetrazione e anche orali dopo un po' purtroppo inizia ad avere dolore...
Mi dispiace per lei, la amo e so che ci soffre in merito anche se non lo dà a vedere, abbiamo provato a parlarne e mi ha confessato che al momento, associa al rapporto il dolore e pertanto preferisce non averlo.
D'altro canto io provo molta attrazione fisica nei suoi confronti e "muoio" di voglia ogni giorno...
Chiedo aiuto perché voglio trovare una soluzione in merito... come faccio a gestire questa mia voglia nei suoi confronti?

Questa astinenza mi pesa, e voglio trovare una soluzione per gestirla perché io la amo e so che questa astinenza non è voluta da lei ma forzata dalla malattia...
Aiutatemi perché mi sento anche una merda a ragionare così, ho 30 anni...una relazione di coppia "adulta"d ovrebbe basarsi su molto altro e il sesso dovrebbe far da contorno, ci sono altre cose che dovrebbero prevalere come obiettivi di vita comuni... Ma questa mia voglia di lei mi sta uccidendo... ho come un fuoco che devo sfogare con il rapporto sessuale sennò mi brucia.

Al momento tamponiamo questo mio desiderio con il rapporto orale (solo lei a me) ma questo non mi basta...
Questo desiderio c'è l ho solo con lei perché la amo e proprio perché la amo cerco una soluzione...
Grazie...
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Gentile utente,

Le rispondo in qualità di psico-sessuologa clinica.
Lei ci parla della difficoltà della Sua compagna nei confronti del rapporto sessuale penetrativo vaginale.
Sembrerebbe di capire che le due patologie - cistite interstiziale e vulvodinia - siano presenti da tempo, ma che da un mese la ragazza abbia avuto una riacutizzazione.
E' così? Se sì, quali terapie sta facendo in genere e in particolare attualmente?

Quando vorrà aggiungere questo dato, potremo fornire delle indicazioni per quanto riguarda Lei che ci scrive.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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È affetta da quasi 2 anni..
Al momento beve integratori (utival) e creme...
So che ha provato a fare una specie di infiltrazioni con il catetere ma ciò le provocava infezioni e quindi non le ha fatte più.
Da quanto dice lei, va a periodi ci sono periodi più dolorosi e periodi meno dolorosi. Questa estate, quando ci siamo conosciuti, la situazione era decisamente migliore e quasi non c'erano problemi in merito...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
E' così, ci sono periodi di riacutizzazione, altrui migliori.

Il compagno di una ragazza che soffre di tali patologie non può "morire di voglia ogni giorno".
Deve essere - o diventare - consapevole che si tratta di una problematica femminile complessa, di non facile risoluzione definitiva, come potrà leggere su questo articolo di area medica. Glielo raccomando in quanto completo e di facile lettura non tecnica: https://www.medicitalia.it/minforma/ginecologia-e-ostetricia/908-bruciore-dolore-vaginale-e-rapporti-dolorosi-i-sintomi-della-vulvodinia.html

E dunque "come gestire questa mia voglia?"
Divenendo consapevole che alcune Sue idee che non La facilitano affatto e vanno modificate:
".. questa mia voglia di lei mi sta uccidendo..."
".. ho come un fuoco che devo sfogare con il rapporto sessuale sennò mi brucia"
".. tamponiamo con il rapporto orale.."

Come modificarle?
-Il "fuoco" si chiama semplicemente "frustrazione", provocata da quello che non si può avere; la frustrazione sessuale non brucia nessuno, semplicemente scotta. E in quanto tale è disturbante, ma non mortale; anzi, in molti casi la frustrazione stimola a crescere. Pensi quanti periodi della vita di coppia rendono impossibile il rapporto sessuale penetrativo vaginale per qualche tempo: il post-parto in primis.
-Il rapporto orale è una delle forme di sessualità di tutto rispetto, perchè considerarlo un "tamponare"? Forse solo perchè si vuole dell'altro, cioè quel che non si può avere?
-Nel corpo della persona che si ama non ci sono unicamente i genitali; tutto il corpo è erotico e erogeno. Frequentemente ce se lo dimentica.
In questi casi occorre che l'uomo lavori su di sè. O che riconosca la propria incapacità di farlo.
Ha presente Damiano dei Maneskin, che aveva una ragazza proprio con tale problema? Le dedicò un brano. Ora sta con un'altra.

Alla Sua ragazza consiglio vivamente un percorso psico-sessuale in presenza (nominativi di Specialisti in FISSonline.it).
Da mia abbondante esperienza clinica specificamente in questo ambito il percorso psico-sessuale risulta di grande efficacia, dato che la dimensione psicologica e relazionale è in grado di accentuare i sintomi e il dolore femminile.
Ciò accade anche con una patologia in parte simile, il vaginismo (impossibilità alla penetrazione a causa del dolore), di cui troverà sicuramente interessante leggere: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html.

Ci piacerebbe ricevere qualche Suo riscontro.

P.S. Consigli alla Sua ragazza di scrivere qui, ma da un proprio account (è essenziale) e linkando questo consulto. Sarò più esplicita, trattandosi della diretta interessata.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Credo che spingerla ad affrontare un percorso psicologico può farla solo soffrire, oltre anche ai problemi economici... credo che lei non senta la necessità, almeno per ora, di risolvere il problema sessuale di coppia, è più concentrata a curarsi...
Lo vede come un "purtroppo è così"... per carità quando ci siamo conosciuti lei mi aveva detto che soffriva di queste patologie, non ci ho dato molto peso perché pensavo di essere all'altezza e di riuscire a starle vicino e a gestire l'astinenza.. ma mi rendo conto che è più difficile del previsto, la amo e ha bisogno che io sia più forte in merito.
Per quanto riguarda il rapporto orale, è gratificante, per carità, ma il fatto che è unilaterale (solo lei a me) per scelta sua, mi fa sentire in colpa oltre che sembra forzato, avviene sempre su mia richiesta...
Manca la passione nel rapporto e il desiderio da parte sua..
A volte sembriamo più amici che amanti...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Non è che Lei deva "spingerla" ad un percorso psico-sessuale, bensì unicamente informarla che esiste tale opportunità. Talvolta per il timore di ferire l'altra persona, si evita di fare dei passi in realtà piccoli, ma che risulterebbero importanti per l'altr*.
Il percorso psico-sessuale risulta parte essenziale della cura, considerato l'importante impatto della psiche della patologia stessa.

Riguardo al fatto che "Manca la passione nel rapporto e il desiderio da parte sua..",
di fronte al possibile dolore vulvare la donna (non Sua ragazza, che non conosciamo) mette in atto manovre di evitamento della passione stessa.
Per noi Specialist* che ce ne occupiamo da anni, tali meccanismi psichici risultano essere prevedibili e curabili; ma per chi sta nella difficoltà - Lei - è tutto diverso, me ne rendo conto.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Grazie mille dottoressa per la sua disponibilità.
Prenderò in considerazione il suo consiglio e la ringrazio, nel frattempo io posso fare qualcosa per gestire gli "impulsi" sopracitati? Che ne so...meditazione, sport?
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19.1k 609
Attraverso un consulto online è impossibile comprendere
- se gli "impulsi" sono veramente forti e quasi inarrestabili,
- o se sono le idee che li accompagnano a legittimare l'esistenza di tali "brucianti" impulsi, come se fossero incontrollabili. E così di fatto lo diventano.
Mi riferisco al discorso "voglia-frustrazione" della risposta precedente.

Di conseguenza
- o si lavora sulle proprie idee,
- o si lavora sul proprio corpo.

Cosa sia meglio per Lei, è impossibile dire senza conoscerLa.
Ci rifletta, legga i linkati, sperimenti su di sè SE Le risulta più efficace la riflessione, oppure al contrario l'azione. Riuscirà a capire.
Un sincero augurio alla Sua ragazza, e a Lei che cerca di "esserci" nonostante la inevitabile difficoltà.

Saluti cari.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Cistite

La cistite è un'infiammazione della vescica che si avverte con frequente bisogno di urinare, con bruciore o dolore. Si può curare con farmaci o rimedi naturali.

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