Relazione con un uomo di 27 anni più grande di me
Buongiorno a tutti,
Sono una mamma di 28 anni, nel 2023 ho fatto il primo figlio della mia vita e attualmente sono con lui a vivere ma il papà suo risiede in Africa e per una serie di atteggiamenti immaturi su navi da crociera io ho lasciato il padre.
Il bambino non ha piu visto il suo papà se non il primo giorno della sua nascita, dopo di che non ha dimostrato più interesse a vedere il bambino forse anche un po per colpa mia.
Questa estate conobbi un uomo 27 anni più grande di me del quale mi sono persa proprio, sessualmente da dio, come mente anche, durata 6 mesi, l'ho lasciato qualche giorno fa per via di alcune cose che mi comunicò del suo passato, che era stato mezzo denunciato dalla sua ex moglie per attenzioni troppo esagerate nei confronti della figlia che ha, di 23 anni.
Inoltre mi disse che la figlia non ha mai avuto nessun rapporto fisico fino ad oggi.
Questo mi fece pensare molto e non riuscì più a vederci chiaro perché pure io ero giovane per lui e ci poteva stare anche che avesse fatto qualcosa di simile con la figlia.
Io essendo una mamma non potevo permettermi di correre dei rischi per via di mio figlio e anche se ero molto innamorata e lui pure, diceva che un altra figlia con me l avrebbe desiderata, ho lasciato la presa per questa incertezza personale.
Ci sto ancora male perché mi sono separata che ero comunque innamorata, che cosa ne pensate di questa storia?
Ci sto troppo male perché era giusto come uomo per me.
Chiedo uno spunto di riflessione da voi se potete aiutarmi.
Sono una mamma di 28 anni, nel 2023 ho fatto il primo figlio della mia vita e attualmente sono con lui a vivere ma il papà suo risiede in Africa e per una serie di atteggiamenti immaturi su navi da crociera io ho lasciato il padre.
Il bambino non ha piu visto il suo papà se non il primo giorno della sua nascita, dopo di che non ha dimostrato più interesse a vedere il bambino forse anche un po per colpa mia.
Questa estate conobbi un uomo 27 anni più grande di me del quale mi sono persa proprio, sessualmente da dio, come mente anche, durata 6 mesi, l'ho lasciato qualche giorno fa per via di alcune cose che mi comunicò del suo passato, che era stato mezzo denunciato dalla sua ex moglie per attenzioni troppo esagerate nei confronti della figlia che ha, di 23 anni.
Inoltre mi disse che la figlia non ha mai avuto nessun rapporto fisico fino ad oggi.
Questo mi fece pensare molto e non riuscì più a vederci chiaro perché pure io ero giovane per lui e ci poteva stare anche che avesse fatto qualcosa di simile con la figlia.
Io essendo una mamma non potevo permettermi di correre dei rischi per via di mio figlio e anche se ero molto innamorata e lui pure, diceva che un altra figlia con me l avrebbe desiderata, ho lasciato la presa per questa incertezza personale.
Ci sto ancora male perché mi sono separata che ero comunque innamorata, che cosa ne pensate di questa storia?
Ci sto troppo male perché era giusto come uomo per me.
Chiedo uno spunto di riflessione da voi se potete aiutarmi.
Gentile utente,
è comprensibile che lei stia molto male, considerando il carattere di ambiguità e incertezza della situazione che riferisce, nonché l'impatto di una seconda potenziale delusione sentimentale.
Per capire se le sue scelte siano giuste o meno per lei, le suggerirei di provare a focalizzarsi innanzitutto sulla sua esperienza interiore, cioè su quello che sente dentro di sé, allo scopo di interrogarsi su quali significati profondi possano stare sotto ai suoi comportamenti. Ad esempio, perché ha deciso di lasciare il suo ultimo partner nonostante sembri sia stato lui a comunicarle spontaneamente quelle stesse notizie che l'hanno indotta a lasciarlo? Forse, in fondo, non le trasmetteva un autentico senso di fiducia a prescindere da queste? Oppure, quale tipo di minaccia rappresentano per lei queste informazioni sul suo conto? E quale ruolo assegna a questa persona in relazione al padre di suo figlio, che per primo compare tra i personaggi del suo racconto?
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su questi elementi e a prendere decisioni più consapevolmente informate sia per il benessere suo proprio sia per quello di suo figlio.
Resto a disposizione.
è comprensibile che lei stia molto male, considerando il carattere di ambiguità e incertezza della situazione che riferisce, nonché l'impatto di una seconda potenziale delusione sentimentale.
Per capire se le sue scelte siano giuste o meno per lei, le suggerirei di provare a focalizzarsi innanzitutto sulla sua esperienza interiore, cioè su quello che sente dentro di sé, allo scopo di interrogarsi su quali significati profondi possano stare sotto ai suoi comportamenti. Ad esempio, perché ha deciso di lasciare il suo ultimo partner nonostante sembri sia stato lui a comunicarle spontaneamente quelle stesse notizie che l'hanno indotta a lasciarlo? Forse, in fondo, non le trasmetteva un autentico senso di fiducia a prescindere da queste? Oppure, quale tipo di minaccia rappresentano per lei queste informazioni sul suo conto? E quale ruolo assegna a questa persona in relazione al padre di suo figlio, che per primo compare tra i personaggi del suo racconto?
Un percorso di supporto psicologico potrebbe aiutarla a fare chiarezza su questi elementi e a prendere decisioni più consapevolmente informate sia per il benessere suo proprio sia per quello di suo figlio.
Resto a disposizione.
Dott. Davide Giusino, Psicologo | 3271367964 | davide.giusino@libero.it | https://www.psicologi-italia.it/psicologo/davide-giusino.html
Utente
Grazie davvero molto per questa lettera. Io non volevo avere un altra delusione, con un figlio sarei molto fragile a gestire pure le fantasie di un altro uomo, infetti spontaneamente mi ha riportato determinati fatti e di questo sono stata molto contenta. Grazie del suo parere, cercherò di rifletterci meglio.
Gentile utente,
quella che lei ci descrive è una situazione molto complessa, mi sento di concentrarmi sui concetti di "confusione" e di responsabilità.
Quello che possiamo fare in questa sede è semplicemente offrire degli spunti di riflessione, nella sua richiesta finale si evidenzia questa consapevolezza in quanto non ci sono risposte giuste o sbagliate in queste dinamiche relazionali, che solo lei può conoscere.
La prima riflessione che invito a fare è centrata sul rapporto del figlio con il padre; non si evince dal suo racconto ma come le sarà senz'altro già noto è fondamentale che prioritario è pensare al futuro di suo figlio ove la relazione con il padre biologico è molto importante per una sana crescita. Non si evince se è il padre a disconoscere questa relazione, se ha deciso di disinteressarsi completamente al figlio oppure se è stata una sua decisione a seguito dei comportamenti che ci espone ma che hanno a che vedere con la sfera della vostra relazione.
E' probabile che dopo una così forte delusione ci sia stata la ricerca di una figura più matura e rassicurante, tuttavia mi aggancio a quanto sopra esposto, in primis per invitarla a riflettere se la relazione fosse sana e sicura per lei e il figlio, ed approfondire se le preoccupazioni riguardo il passato del suo partner fossero fondate, reali, o sue supposizioni. Se una persona è l'uomo giusto, o sbagliato, non è semplice stabilirlo in così poco tempo di conoscenza e non lo è neanche in una relazione di lungo corso, ove ci si confronta quotidianamente con le evoluzioni, del tutto normali, e cambiamenti della propria personalità.
A mio avviso, ciò che le consiglio di fare è lavorare molto sulla sua autostima e consapevolezza: si fermi a riflettere su ciò che lei desidera in una relazione, nella sua vita, anche tenendo un diario che le permetta di annotare delle priorità. Tenga bene a mente che il bene suo e quello di suo figlio vengono prima di qualunque altra cosa e che deve proteggerlo, mentre cerca la sua strada e giustamente esplora i suoi spazi in quanto donna, oltre che madre.
Chiarezza e sicurezza sono le parole chiave per trovare serenità, senz'altro intraprendere una terapia può aiutarla a focalizzare meglio quanto sopra esposto ; un supporto professionale in queste dinamiche personali e relazionali sarebbe un'opzione che le consiglio vivamente di valutare, per il benessere suo e di suo figlio.
quella che lei ci descrive è una situazione molto complessa, mi sento di concentrarmi sui concetti di "confusione" e di responsabilità.
Quello che possiamo fare in questa sede è semplicemente offrire degli spunti di riflessione, nella sua richiesta finale si evidenzia questa consapevolezza in quanto non ci sono risposte giuste o sbagliate in queste dinamiche relazionali, che solo lei può conoscere.
La prima riflessione che invito a fare è centrata sul rapporto del figlio con il padre; non si evince dal suo racconto ma come le sarà senz'altro già noto è fondamentale che prioritario è pensare al futuro di suo figlio ove la relazione con il padre biologico è molto importante per una sana crescita. Non si evince se è il padre a disconoscere questa relazione, se ha deciso di disinteressarsi completamente al figlio oppure se è stata una sua decisione a seguito dei comportamenti che ci espone ma che hanno a che vedere con la sfera della vostra relazione.
E' probabile che dopo una così forte delusione ci sia stata la ricerca di una figura più matura e rassicurante, tuttavia mi aggancio a quanto sopra esposto, in primis per invitarla a riflettere se la relazione fosse sana e sicura per lei e il figlio, ed approfondire se le preoccupazioni riguardo il passato del suo partner fossero fondate, reali, o sue supposizioni. Se una persona è l'uomo giusto, o sbagliato, non è semplice stabilirlo in così poco tempo di conoscenza e non lo è neanche in una relazione di lungo corso, ove ci si confronta quotidianamente con le evoluzioni, del tutto normali, e cambiamenti della propria personalità.
A mio avviso, ciò che le consiglio di fare è lavorare molto sulla sua autostima e consapevolezza: si fermi a riflettere su ciò che lei desidera in una relazione, nella sua vita, anche tenendo un diario che le permetta di annotare delle priorità. Tenga bene a mente che il bene suo e quello di suo figlio vengono prima di qualunque altra cosa e che deve proteggerlo, mentre cerca la sua strada e giustamente esplora i suoi spazi in quanto donna, oltre che madre.
Chiarezza e sicurezza sono le parole chiave per trovare serenità, senz'altro intraprendere una terapia può aiutarla a focalizzare meglio quanto sopra esposto ; un supporto professionale in queste dinamiche personali e relazionali sarebbe un'opzione che le consiglio vivamente di valutare, per il benessere suo e di suo figlio.
Utente
Grazie delle sue gentili indicazioni, molto dettagliate, cercherò di capire cosa cerco davvero.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 752 visite dal 16/01/2025.
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