Troverò mai la felicità?

Buonasera dottori, volevo chiedervi, troverò mai la felicità?

È un periodo abbastanza brutto, questo periodo dura da 2 anni ormai è non c'è la faccio più.

Ho fatto sempre scelte sbagliate, dalla scelta delle superiori fino all'università.

Frequento un corso che pensavo potesse piacermi dopo il fallimento della mia precedente scelta e invece mi ritrovo allo stesso punto, mi sento un fallimento, non capisco nulla.

Ogni volta che si avvicina un esame penso a voler scomparire o perfino pensieri peggiori...
Vorrei intraprendere un percorso psicologico perché sono consapevole del fatto di non stare bene.

Ho sempre vissuto la vita dicendomi "me la caverò, sono *nome* c'è la posso fare" e difficilmente chiedo aiuto.

Ma in quest'ultimo periodo faccio veramente fatica a crederci.

Mento a tutti, a me stessa, ai miei parenti e ai miei amici, dico che voglio fare quel lavoro ma dentro di me so che non è vero, penso che magari poi inizio a crederci sul serio.

Come ho già detto, vorrei iniziare una terapia, il problema, i soldi... e chiederli ai miei genitori è uno strazio.
(So che esistono centri con psicologi gratis ma non ho avuto una bella esperienza)
Non faccio altro che spendere soldi... o in cibo o in necessità, vorrei lavorare ma ormai non posso, tra poco ho un operazione che mi renderà difficile camminare/lavorare per un po' di mesi.

Sennò me le pagherei da sola.

Mi sento un fallimento, sto facendo pagare un università ai miei sapendo che non mi piace e faccio fatica a studiare cose che non mi interessano.
(Per la secondo volta)
Vorrei lavorare per fare soldi e essere indipendente.

Ma non voglio fare un lavoro che odio, okey che la maggior parte delle persone fanno un lavoro che odiano, sono sciocca per voler un lavoro che un minimo mi piace?
non voglio vivere sta vita male piuttosto non la vivo
Non ho sogni ne "talenti" non posso offrire nulla.

Sono disperata non so cosa fare mi sento persa.

L'unica passione che ho non posso praticarla per mesi ora, l'unica mia distrazione non c'è più.

Cosa ne sarà di me?

Troverò mai la felicità?

Ho paura

Ringrazio in anticipo chi ha sprecato del tempo per me.
Dr.ssa Nadin Della Bella Psicologo, Psicoterapeuta 2
Buongiorno sig.ra,
quello che sta vivendo è una sofferenza vera e profonda. Ogni parola che ha scritto trasmette una sensazione di solitudine e di confusione.
A volte, nei periodi di crisi, può sembrare che nulla abbia senso, ma la felicità è una meta e non è sempre immediata o lineare. È fatta di alti e bassi, e, in momenti come questi, può sembrare molto lontana.
Molte persone, nel corso della loro vita provano delle difficoltà, nutrono dubbi sulle scelte fatte, lavorative e non, sui percorsi di studi. Ogni persona che sente di non riuscire a trovare la propria strada può sentirsi smarrita e in balia di se stessa. Non è sola in questo. Le sue esperienze e sentimenti sono legittimi e meritevoli di attenzione.
Il fatto che lei voglia qualcosa di più, qualcosa che le piaccia, è una ricerca naturale di significato nella vita. Purtroppo, viviamo in una società che spesso impone dei percorsi predefiniti, e può essere difficile sfidare questi modelli senza sentirsi inadeguati, ma non deve adattarsi a una vita che le sta stretta, se non la fa stare bene.
Rispetto alla terapia, comprendo la difficoltà di chiedere, specialmente se teme di "pesare" sulle persone a lei care. La psicoterapia non è un percorso facile e richiede tempo, ma può davvero aiutarla a gestire meglio le difficoltà e a sentirsi più in contatto con te stessa. In questi frangenti non è facile trovare spazio per la speranza.
L’operazione potrà darle l'opportunità di fermarsi, di riflettere e magari esplorare altre risorse dentro di se che non aveva considerato prima. Il tempo di pausa potrebbe anche essere utile per darsi spazio per capire quali sono i suoi veri desideri.
Infine, voglio dirle che la felicità non è una meta fissa, ma un percorso. Oggi può sembrarle lontana, ma non è una destinazione irraggiungibile. A volte il primo passo è proprio quello di non arrendersi e di riconoscere che va bene non avere tutte le risposte subito. È normale sentirsi persi, ma il fatto che lei stia cercando di capire cosa sta succedendo dentro di se è già un segnale positivo, così come il fatto che lei abbia trovato il coraggio di scrivere tutto questo.
Un passo alla volta.

Un caro saluto

Dr.ssa NADIN DELLA BELLA

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