Una persona amica si è raffreddata. che faccio? chiedo chiarimenti?
Buona sera.
Spiego brevemente il mio problema.
Una persona che ritenevo amica ha di punto in bianco cambiato comportamento verso di me.
Ci siamo conosciute perché le nostre figlie andavano all’asilo insieme e lei era molto affettuosa sia con me che con mia figlia (tanto da farsi chiamare zia).
Arrivata la scuola primaria lei ha scelto di seguirci nella scelta della scuola e della sezione e fin qui tutto bene.
In ottobre dell’anno scorso ci ritroviamo ad insegnare nella stessa scuola, io come titolare e lei come supplente e da quel momento qualcosa è cambiato, la frequentazione è andata via via scemando fino ad arrivare addirittura ad evitarmi.
Anche il rapporto tra le bambine, una volta molto legate, è cambiato.
Essendo io tendenzialmente portata a pensare sempre al peggio, temo di aver detto o fatto qualcosa che possa averla offesa o turbata e non sopporto l’idea di essere stata io la causa di questo allontanamento.
Sono molto tentata di chiederle un confronto ma poi penso che non tutto ruota intorno a me e magari semplicemente lei ha i suoi problemi oppure semplicemente da parte sua non è scattato lo stesso feeling che provo io.
Insomma non so cosa fare.
Grazie per avermi ascoltata
Spiego brevemente il mio problema.
Una persona che ritenevo amica ha di punto in bianco cambiato comportamento verso di me.
Ci siamo conosciute perché le nostre figlie andavano all’asilo insieme e lei era molto affettuosa sia con me che con mia figlia (tanto da farsi chiamare zia).
Arrivata la scuola primaria lei ha scelto di seguirci nella scelta della scuola e della sezione e fin qui tutto bene.
In ottobre dell’anno scorso ci ritroviamo ad insegnare nella stessa scuola, io come titolare e lei come supplente e da quel momento qualcosa è cambiato, la frequentazione è andata via via scemando fino ad arrivare addirittura ad evitarmi.
Anche il rapporto tra le bambine, una volta molto legate, è cambiato.
Essendo io tendenzialmente portata a pensare sempre al peggio, temo di aver detto o fatto qualcosa che possa averla offesa o turbata e non sopporto l’idea di essere stata io la causa di questo allontanamento.
Sono molto tentata di chiederle un confronto ma poi penso che non tutto ruota intorno a me e magari semplicemente lei ha i suoi problemi oppure semplicemente da parte sua non è scattato lo stesso feeling che provo io.
Insomma non so cosa fare.
Grazie per avermi ascoltata
Gentile utente,
la domanda che pone è interessante. Cerco di riassumerne i punti; mi corregga dove sbaglio.
Forse è eccessivo definire "amica" la persona di cui scrive, perché se ho ben capito c'era tra voi un'affettuosa cordialità, ma non la frequentazione costante e la piena confidenza dell'amicizia.
Il punto di contatto è stato l'asilo delle vostre figlie. Qui mi sembra di vedere una tendenza dell'altra signora a manifestare unilateralmente la vicinanza, facendosi chiamare zia da sua figlia e scegliendo per la propria la stessa scuola e la stessa classe alle elementari.
Potrei immaginare che la bambina della signora, usata come strumento per cementare la familiarità tra due adulte, può aver avuto qualche motivo di contrasto con sua figlia: può essersi sentita messa da parte a favore di altre amichette, o sentirsi meno apprezzata dalle maestre, eccetera.
Immagini la madre che le fa ogni giorno la raccomandazione di sedersi vicino a Beatrice (invento questo nome per sua figlia), e Beatrice che la ignora e sceglie liberamente altre amiche. L'altra bambina torna a casa, racconta le frustrazioni subite, e la frittata è fatta.
Questa madre, se troppo entrante, non si rende conto di aver creato lei stessa delle aspettative fuorvianti in sua figlia; si lamenta in cuor suo che Beatrice ignori sua figlia e attribuisce questo fatto ad una madre -lei che ci scrive- che non le ha suggerito di stare con la sua bambina, o addirittura le ha detto di non starci.
Un atteggiamento di questo genere consegue ad un'intimità creata unilateralmente, sulla base di una stima che forse nasconde un po' di invidia o un po' di opportunismo, sentimenti che potrebbero essere confermati dal fatto che la signora è entrata nella sua stessa scuola, ma con un titolo inferiore. Una nuova disparità viene a dividervi.
Lei non ha detto se già era titolare da qualche anno nella scuola dove l'altra signora l'ha raggiunta come supplente, nel qual caso lei aveva già una serie di rapporti con le colleghe, e la nuova supplente non poteva accedere alla stessa confidenza.
Qualcosa di simile può essersi prodotto anche se siete arrivate insieme: i due ruoli sono differenti, quindi non avete potuto procedere spalla a spalla nel nuovo ambiente, come due reclute dell'ultima ora.
Oppure può aver accolto l'altra nella nuova scuola senza quella speciale cordialità che si aspetta chi si considera un'amica, e la signora può aver visto in questo una volontà di sminuirla, o un negare la vostra amicizia.
Da tutte situazioni che ipotizzo può essere scaturito l'allontanamento.
Lei scrive: "Anche il rapporto tra le bambine, una volta molto legate, è cambiato". Sua figlia come spiega questo fatto? Lei come ne è venuta a conoscenza?
Se lei ha fatto qualche errore, vero o percepito dall'altra come tale, non sarebbe stato naturale chiarire subito, se davvero esisteva un feeling? E soprattutto, lei ha avvertito come reciproco questo feeling fin dall'inizio?
I rapporti umani sono complessi, e spesso compromessi da equivoci.
Lei scrive: "la frequentazione è andata via via scemando fino ad arrivare addirittura ad evitarmi". E lei come ha reagito? Se si è adeguata subito al distacco, forse ha contribuito a creare la frattura.
Un sistema per cercare di capirci qualcosa potrebbe essere quello di offrire alla signora un atteggiamento cordiale, disponibilità, sorrisi.
Può darsi infatti - ma non è certo - che senza volerlo sia stata lei che ci scrive ad avere pensieri suoi, o una specie di riserbo, che l'hanno fatta percepire distante dall'altra signora appena arrivata nella scuola.
Di fronte ad un suo atteggiamento cordiale l'altra manifesterà stupore o sollievo, la volontà di mantenersi distaccata o quella di chiarire.
Provi. In ogni caso avrò offerto un'opportunità di amicizia, a sé e all'altra persona.
Ci tenga al corrente.
la domanda che pone è interessante. Cerco di riassumerne i punti; mi corregga dove sbaglio.
Forse è eccessivo definire "amica" la persona di cui scrive, perché se ho ben capito c'era tra voi un'affettuosa cordialità, ma non la frequentazione costante e la piena confidenza dell'amicizia.
Il punto di contatto è stato l'asilo delle vostre figlie. Qui mi sembra di vedere una tendenza dell'altra signora a manifestare unilateralmente la vicinanza, facendosi chiamare zia da sua figlia e scegliendo per la propria la stessa scuola e la stessa classe alle elementari.
Potrei immaginare che la bambina della signora, usata come strumento per cementare la familiarità tra due adulte, può aver avuto qualche motivo di contrasto con sua figlia: può essersi sentita messa da parte a favore di altre amichette, o sentirsi meno apprezzata dalle maestre, eccetera.
Immagini la madre che le fa ogni giorno la raccomandazione di sedersi vicino a Beatrice (invento questo nome per sua figlia), e Beatrice che la ignora e sceglie liberamente altre amiche. L'altra bambina torna a casa, racconta le frustrazioni subite, e la frittata è fatta.
Questa madre, se troppo entrante, non si rende conto di aver creato lei stessa delle aspettative fuorvianti in sua figlia; si lamenta in cuor suo che Beatrice ignori sua figlia e attribuisce questo fatto ad una madre -lei che ci scrive- che non le ha suggerito di stare con la sua bambina, o addirittura le ha detto di non starci.
Un atteggiamento di questo genere consegue ad un'intimità creata unilateralmente, sulla base di una stima che forse nasconde un po' di invidia o un po' di opportunismo, sentimenti che potrebbero essere confermati dal fatto che la signora è entrata nella sua stessa scuola, ma con un titolo inferiore. Una nuova disparità viene a dividervi.
Lei non ha detto se già era titolare da qualche anno nella scuola dove l'altra signora l'ha raggiunta come supplente, nel qual caso lei aveva già una serie di rapporti con le colleghe, e la nuova supplente non poteva accedere alla stessa confidenza.
Qualcosa di simile può essersi prodotto anche se siete arrivate insieme: i due ruoli sono differenti, quindi non avete potuto procedere spalla a spalla nel nuovo ambiente, come due reclute dell'ultima ora.
Oppure può aver accolto l'altra nella nuova scuola senza quella speciale cordialità che si aspetta chi si considera un'amica, e la signora può aver visto in questo una volontà di sminuirla, o un negare la vostra amicizia.
Da tutte situazioni che ipotizzo può essere scaturito l'allontanamento.
Lei scrive: "Anche il rapporto tra le bambine, una volta molto legate, è cambiato". Sua figlia come spiega questo fatto? Lei come ne è venuta a conoscenza?
Se lei ha fatto qualche errore, vero o percepito dall'altra come tale, non sarebbe stato naturale chiarire subito, se davvero esisteva un feeling? E soprattutto, lei ha avvertito come reciproco questo feeling fin dall'inizio?
I rapporti umani sono complessi, e spesso compromessi da equivoci.
Lei scrive: "la frequentazione è andata via via scemando fino ad arrivare addirittura ad evitarmi". E lei come ha reagito? Se si è adeguata subito al distacco, forse ha contribuito a creare la frattura.
Un sistema per cercare di capirci qualcosa potrebbe essere quello di offrire alla signora un atteggiamento cordiale, disponibilità, sorrisi.
Può darsi infatti - ma non è certo - che senza volerlo sia stata lei che ci scrive ad avere pensieri suoi, o una specie di riserbo, che l'hanno fatta percepire distante dall'altra signora appena arrivata nella scuola.
Di fronte ad un suo atteggiamento cordiale l'altra manifesterà stupore o sollievo, la volontà di mantenersi distaccata o quella di chiarire.
Provi. In ogni caso avrò offerto un'opportunità di amicizia, a sé e all'altra persona.
Ci tenga al corrente.
Prof.ssa Anna Potenza
Riceve in presenza e online
Primo consulto gratuito inviando documento d'identità a: gairos1971@gmail.com
Utente
Ormai buongiorno dottoressa. Bene. La mia percezione riguardo gli eventi da lei ricostruiti è molto diversa. S, forse è eccessivo parlare di amicizia forse sarebbe stato meglio dire amicizia in fasce. Un secondo luogo il rapporto tra le bimbe era davvero sincero da entrambe le parti ma ad un certo punto mia figlia ha cominciato a diventare invadente nei confronti delll’altra bimba ( forse perché percepiva un allontanamento? O forse è stata la sua invadenza ad allontanare la bimba ) non credo che da parte della signora X ci sia invidia forse una nascente disistima? (Questo mi ferirebbe molto) io sono una persona molto insicura nei rapporti sociali e questo mi rende forse un po’ impacciata. In ogni caso il suo consiglio è di chiarire. La terrò aggiornata
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 651 visite dal 12/04/2025.
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