Ansia ipocondria hiv

Salve dottore,
il mio problema è nato circa 4 mesi fà. ero in vacanza ho conosciuto una ragazza e abbiamo avuto un rapporto occasionale.
da allora ho iniziato ad aver paura di aver contratto l'hiv(ragiono molto con l'istinto e quando lei mi ha detto che non era sua consuetudine usare il preservativo credo sia scattato il tutto).
ho fatto il test ne ho parlato con svariati dottori(circa una decina) che escludono che si tratti di hiv perchè il rapporto è stato protetto e il test dopo 100 giorni risultava negativo. Ma purtoppo nonostante questo non sono ancora riuscito a convinvermene.
A appesantire ancora la situazione è stato un infortunio, una ferita al tallone che ha fatto infezione provocando l'ingrossamento di un linfonodo inguinale(nonostante sia palese io non sono ancora convinto che il linfonodo si sia gonfiato per la ferita) e l'aumento del mio peso(circa 8 kg in un mese).
Con l'aumento di peso mi si son formate delle cisti nella zona ascellare che ho scambiato per linfonodi, mandandomi ancora di più nel panico.
A tal punto il mio dottore mi ha prescritto un eco(veramente ho insistito io)per tranquillizarmi e dimostrarmi che si tratta di cisti e una visita dallo psicologo.
Stamattina ho chiamato per prenotare la vista dallo psicologo e mi è stata fissata per il 30 NOVEMBRE! Tenedo conto che ogni giorno che passa il mio panico aumenta come posso fare ad aspettare ancora 40 giorni? è meglio che senta il mio dottore?
In più volevo chiederle un altra cosa, questa è più una curiosità personale, come faccio avere così tanta paura di una malattia che forse non ho e non avere paura di morire?(pratico abitualmente sport estremi e gia 2 volte son stato ridotto male)le dirò che li son coscente del fatto che potrei morire ma son tranquillo, anzi quasi eccitato dalla cosa..non riesco proprio a sopiegarmelo.
la ringrazio anticipatamente
Saluti
[#1]
Attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Salve,
intanto la invito a leggere un recente consulto:
https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/109683-non-capisco.html
così può confrontarsi con una situazione simile alla Sua.

In merito alla curiosità posso risponderLe che non sempre i processi mentali sono cosi lineari e che non sempre seguono la logica.I processi inconsci ad esempio non funzionano "logicamente" ed alcune nostre azioni dipendono da motivazioni inconsce. Inoltre la paura è anche legata alla percezione del rischio. Gli sport estremi danno eccitazione perchè esistono una serie di controlli e di misure che permettono di vivere il rischio in "sicurezza". La percezione del rischio inoltre risente dell'età e della "maturità". In adolescenza e fino alla prima età adulta vengono messi sovente in atto comportamenti a rischio (ad es.rapporti sessuali non protetti, corse con le auto o motorini, assunzione di alcol e supefacenti) proprio perchè la percezione del rischio è fisiologicamente minore in questa fase della vita. La pratica degli sport estremi potrebbe rappresentare pertanto nel Suo caso un tentativo di controllare e dominare l'ansia in generale.

Cordiali Saluti.
[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
salve dottore,
la ringrazio per la risposta.
ho letto il consulto e ho avuto una conferma di quanto mi è stato detto finora, il problema è che prima di parlarne con uno psicologo devono passare ancora 40 giorni. Ho dovuto prenotare tramite psicologo asl come consigliato dal mio dottore perchè sinceramente, essendo la prima volta, non saprei dove sbattere la testa e sinceramente 40 giorni nello stato in cui mi trovo ora sembrano un eternità.
In aggiunta alla sua risposta è da circa 4 anni che pratico sport estremi (al monento ne svolgo 2) e fino a 4 mesi fa non soffrivo di nessun tipo di ansia, difatti speravo che col test dopo 90 giorni tutto sarebbe passato ma purtoppo è così

Saluti
[#3]
Attivo dal 2009 al 2019
Psicologo, Psicoterapeuta
Stia tranquillo. Se i medici Le hanno detto che sta bene non si preoccupi. Faccia il colloquio con lo psicologo il quale potrà aiutarla sicuramente a capire perchè questa paura ingiustificata continui ad essere presente.
Nel frattempo cerchi di non ruminare sulla vicenda.

Cordialmente.
La saluto.
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