Il feticismo dei capezzoli può diventare un rituale rigido?
Da anni ormai con le mie partner ho un solo modo per raggiungere l'eccitazione sessuale: attraverso la partica della suzione dei miei capezzoli da parte loro, durante i preliminari.
Se non pongo tale esplicita richiesta alla donna che è con me, non ottengo una erezione sufficiente a portare a termine il coito, quindi si tratta di uno schema comportamentale rigido, quasi di un rituale da cui non posso prescindere.
Mentre vengo stimolato sui capezzoli, mi masturbo manualmente, e quando mi sento pronto posso penetrare.
Solo facendo cosi supero l'insicurezza di fronte al rapporto.
Non mi sembra una pratica molto normale, o quantomeno non è comune, ma solo il contatto delle labbra altrui sui miei capezzoli mi permette una certa funzionalità sessuale, altrimenti sarei impotente.
Anche perché, avendo partner occasionali, a causa della assenza di un legame stabile, devo ogni volta precisare alla nuova partner questa mia particolare esigenza, col rischio che la stessa la trovi bizzarra o perversa e che la relazione inizi sotto un auspicio sfavorevole.
Volevo chiedere se devo considerare un feticismo tale mia inclinazione, che per essere cosi vincolante, nel senso che non posso farne a meno per consumare, potrebbe rientrare nella sfera delle parafilie.
Grazie
Se non pongo tale esplicita richiesta alla donna che è con me, non ottengo una erezione sufficiente a portare a termine il coito, quindi si tratta di uno schema comportamentale rigido, quasi di un rituale da cui non posso prescindere.
Mentre vengo stimolato sui capezzoli, mi masturbo manualmente, e quando mi sento pronto posso penetrare.
Solo facendo cosi supero l'insicurezza di fronte al rapporto.
Non mi sembra una pratica molto normale, o quantomeno non è comune, ma solo il contatto delle labbra altrui sui miei capezzoli mi permette una certa funzionalità sessuale, altrimenti sarei impotente.
Anche perché, avendo partner occasionali, a causa della assenza di un legame stabile, devo ogni volta precisare alla nuova partner questa mia particolare esigenza, col rischio che la stessa la trovi bizzarra o perversa e che la relazione inizi sotto un auspicio sfavorevole.
Volevo chiedere se devo considerare un feticismo tale mia inclinazione, che per essere cosi vincolante, nel senso che non posso farne a meno per consumare, potrebbe rientrare nella sfera delle parafilie.
Grazie
Gentile utente,
Al'inizio delle vita sessuale - di coppia o individuale - la persona è aperta e sperimenta modi molteplici di essitarsi e di raggiungere l'orgasmo.
Nel trascorrere del tempo molte persone selezionano una sola modalità per arrivare al piacere.
Inutile dire che questa seconda via presenta gli svantaggi che Lei individua.
Nelle relazioni occasionali non c'è molto modo di sperimentare altre modalità, dato che il rischio di fallimento (erettivo) è dietro l'angolo e che - data l'occasionalità - non c'è modo di .. recuperare.
Se e quando le accadrà di essere in coppia 'continuativa' e se nascerà una buona fiducia reciproca, allora potrà provare a modificare la rigidezza della successione degli eventi.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Al'inizio delle vita sessuale - di coppia o individuale - la persona è aperta e sperimenta modi molteplici di essitarsi e di raggiungere l'orgasmo.
Nel trascorrere del tempo molte persone selezionano una sola modalità per arrivare al piacere.
Inutile dire che questa seconda via presenta gli svantaggi che Lei individua.
Nelle relazioni occasionali non c'è molto modo di sperimentare altre modalità, dato che il rischio di fallimento (erettivo) è dietro l'angolo e che - data l'occasionalità - non c'è modo di .. recuperare.
Se e quando le accadrà di essere in coppia 'continuativa' e se nascerà una buona fiducia reciproca, allora potrà provare a modificare la rigidezza della successione degli eventi.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Utente
Per la verità io ho una partner che non varia da diversi mesi, però con lei ho un altro tipo di problema: non riesco a reggere il suo appetito sessuale, che potrei definire spasmodico, malsano, a tratti bestiale. Da chiarire che tra me e questa ragazza c'è uno scarto di età notevole: è una universitaria, molto piu giovane di me, e inoltre vive coi genitori, quindi gli incontri devo organizzarli in qualche b and b discreto e riservato; ma a parte la spesa economica che mi costa portare avanti la relazione, mi pare di dover ammettere che il divario di anni e di energie fisiche si faccia sentire, al punto da rendere insostenibile lo stare insieme, perché troppo dispendioso per me. Consumato il primo rapporto, io ormai ho bisogno di molte ore per recuperare, e anche per ritrovare la libido, oltre al vigore fisico, mentre lei cerca di forzarmi a un nuovo coito,.visto che il tempo a nostra disposizione è poco. Cerco di sfruttare la sua ninfomania come stimolante per le mie fantasie, ma mi accorgo che il mio corpo non reagisce come vorrei, per cui passo le ore restanti dei nostri incontri tentando disperatamente di ottenere nuove erezioni, anche aiutandomi manualmente, per portare a termine quello che ormai è diventato un dovere. Non nascondo che sono quasi sollevato quando arriva l'orgasmo, dopo molta fatica e sudore, grazie all'impegno con cui mi concentro su immagini che rinfocolino la mia eccitazione, e che questo ritmo sessuale cosi asfissiante, che in passato mi sarebbe sembrato desiderabile, sta diventando causa di stress per me, che si trascina anche nei giorni successivi. Purtroppo conviene stare solo con persone della propria età, altrimenti diventa un calvario sessuale...
Riflessioni molto realistiche sul divario di età .. e di appetito.
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Saluti cordiali.
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 497 visite dal 21/09/2025.
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