Sintonia emotiva - elettiva - passionale

salve!

mi sono innamorata del mio psichiatra/psicoterapeuta... ho 20 anni lui forse 40... sono matura, molto più della mia età, intelligente, scherziamo molto, sono molto carina e lui apprezza anche se rimane professionale. sono in cura per disturbo bipolare, precedenti tentati suicidi, depressione. con lui mi trovo molto bene. so tutta la "storiella" del transfert.... ma posso dire che non è così.... non voglio cambiare medico....

in fondo, jung ha sposato una sua ex paziente................

per piacere rispondetemi è importante...... grazie grazie grazie

con affetto
una vostra futura collega
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza, comprendo il suo vissuto, tuttavia al di là delle sue scelte dovrebbe parlarne con il suo terapeuta se non lo ha giò fatto. Il rischio di non elaborare certe emozioni sarebbe quello di inficiare l'intero processo terapeutico. Il collega saprà certamente affrontare la situazione.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
grazie mille per la velocità della risposta innanzitutto!

dovrei parlare con lui, lo so.... ma.... posso fare una domanda...? non succede mai che i terapeuti si innamorino dei pazienti? e magari, entrambi, decidino di interrompere la terapia per iniziare una storia?

grazie ancora e auguri!
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, premettendo che anche uno psicoterapeuta sia un essere umano, credo, tuttavia, che andare in terapia con questa aspettativa sia davvero pericoloso!
il rischio di una delusione di tale aspettativa è ALTISSIMO, pena la perdita di fiducia e la perdita di tutti i risultati terapeutici ottenuti.
Bisogna necessariamente riportare tali idee al proprio cuante il quale dovrà tematizzare tale vissuto ed elaborarlo nell'ambito del setting terapeutico. Se tale vissuto non rappresenta una condizione legata al transfert il terapeuta corretto dovrà interrompere la terapia e rimandarla ad altro. Se il timore di cambiar medico la spinge a non esplicitare i suoi sentimenti, ogni risultato ed ogni argomentazione sarà falsata ed ogni cambiamento positivo rischierebbe di essere solo un tentativo di compiacere il curante, senza una vera guarigione, e questo durerebbe fino al momento della probabile delusione con relativo peggioramento.
Gentile signorina le ho prospettano uno scenario probabile del quale dovrà esserne consapevole.
saluti
[#4]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, se la "storiella" del transfert non avesse un fondo di verità, come mai le sarebbe capitato d'innamorarsi proprio del suo terapeuta?

È chiaro che siamo tutti esseri umani, ed è vero che Jung ha sposato una ex-paziente. Ma ai tempi di Jung ancora non esisteva il codice deontologico degli psicologi.

Solo perché una cosa è bella e ci dà piacere, non significa che sia lecita, purtroppo.

Comunque, se davvero vuole scoprire se il suo è amore vero e non transfert, faccia così: aspetti la fine del suo percorso terapeutico, lasciando che sia il terapeuta a decidere quando dovrà terminare. Poi, un anno dopo la fine, veda se ne è ancora innamorata.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#5]
dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Dr. De Vincentiis sembra mi abbia letto nel pensiero...

a volte, nei suoi sguardi, mi sembra di vedere la scintilla dell'uomo interessato... questo non mi aiuta, perchè tra noi c'è feeling, è una persona molto giovanile, lui scherza molto... non è una terapia basata sulla rigidità...


Dr. Santonocito

mi sono innamorata di lui, semplicemente perchè è un uomo affascinante, e il fatto che è il mio terapeuta è stato un modo come un altro di averlo conosciuto.

ipotizzando, e dico ipotizzando, che il mio terapeuta non conoscesse il codice deontologico, anch'egli potrebbe innamorarsi di me, così come jung della sua ex-paziente

...................
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ipotizzando, e dico ipotizzando, che il mio terapeuta non conoscesse il codice deontologico, anch'egli potrebbe innamorarsi di me, così come jung della sua ex-paziente
>>>

Il punto non è questo. Il punto è che anche se il suo terapeuta fosse davvero innamorato di lei, e anche se il suo amore per lui fosse genuino e non un transfert, lui non potrebbe comunque lasciarsi andare perché è il regolamento a impedirglielo. Ogni terapeuta deve superare un esame di Stato per dimostrare, fra le altre cose, di conoscere il codice, quindi la sua ipotesi è fuori questione.

Ma a mio parere c'è un altro punto che è ancora più importante.

Lei è andata evidentemente in terapia perché aveva un problema da risolvere. Ebbene, come le spiegava il collega De Vincentiis, quando scocca la scintilla fatale fra paziente e terapeuta si è giunti a un punto di svolta cruciale: da lì in poi, a seconda di come il terapeuta saprà gestire la situazione, la terapia progredirà rapidamente e avrà successo oppure rischierà facilmente di naufragare.

È questo il motivo per il quale il codice vieta di mischiare amore e terapia: perché farlo significherebbe rendere un pessimo servizio al paziente.

Il paziente otterrebbe una "storia" ma rimarrebbe con il suo problema, cadendo nell'illusione che l'amore gli guarirà poi ogni ferita. Purtroppo non è così.

Le chiedo scusa se sono stato troppo diretto nel dirle come stanno le cose.

Cordiali saluti
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