La diagnosi è stata "episodio depressivo

Gentile staff medicitalia
Al mese di marzo del 2009 sono stata ricoverata per accertamenti perchè stavo molto male e avevo una lista interminabile dei sintomi vari.secondo tutte le analisi risultavo sana, mi è stata la visita psichiatrica a quale ero pienamente d'accordo visto che mi sentivo di aver visitato l'inferno.La diagnosi è stata "episodio depressivo in soggetto con disturbo affettivo bipolare tipo II" Le cure prescritte: LAMICTAL 25 mg 1 mattina e 1 la sera
CIPRALEX gocce orali 5g.dopo la colazione e 5g. dopo pranzo
EN gocce 13 gocce prima di dormire, e 5g (al bisogno)
Al mese di luglio ho smesso di prendere CIPRALEX che mi abbatteva pomeriggio (concordato con medico)il resto delle prescrizioni sono rimaste intatte.ultimi 4 mesi in circa mi trovo in un stato a dir poco stancante,mi sento molto confusa,non mi sento ne troppo su' ne troppo giù.durante settimana mi capita di avere 2 o 3 giorni abbastanza buoni dove posso svolgere le faccende domestiche e lavorare un po'(creo dei oggetti ,dipingo etc,etc)il resto di giorni non riesco fare nulla oppure mi trascino per farlo,figli permettendo mi rifugio al letto.E cosi continuamente non so mai come mi sentirò giorno dopo.Credo che sia un stato misto?Ho comunicato tutto ciò alla mia psicoterapeuta con quale mi vedo abbastanza regolarmente e ho chiesto di rivedere la cura farmacologica.Non voglio assolutamente mancare di rispetto a nessuno ma la mia sensazione che ci sono un po' distratti e io sto proseguendo una cura non adeguata?Ultima domanda "la fuga delle idee"compare anche in un altro disturbo?
chiedo scusa per il mio italiano
Vi ringrazio per la vostra attenzione
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Può cortesemente specificare dettagliatamente il suo trattamento attuale e da chi le e' stato prescritto?

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Utente
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Gentile dottor Ruggiero la ringrazio tantissimo per interessamento a me dedicato.
Trattamento é seguente:
LAMICTAL 25mg 1 compr al mattino 1 compr alla sera
EN 1mg/ml gocce orali 13 gocce prima di dormire
sto facendo psicoterapia circa 2/3 volte al mese
Queste medicine prendo interrottamente dal marzo 2009.
sempre con lo stesso dosaggio.
durante ricovero di quale ho scritto in precedente messaggio c'e' stato richiesto un consulto psichiatrico.La dottoressa ha dato diagnosi e prescritto la cura che ho cominciato stesso al ospedale.Solo LAMICTAL stato introdotto dopo una settimana.Circa dopo due settimane mi é stato fissato il colloquio con un altro psichiatra (sempre nella stessa sede)che ha confermato e detto di procedere come prescritto.Mi ha presentato la psicoterapeuta e ho cominciato fare la psicoterapia.
Non credo di poter fare i nomi e nemmeno lo voglio fare.Non é un consultorio piccolo,é una struttura pubblica dove avvengono le visite,diversi tipi di psicoterapie,anche ricoveri.
Vorrei aggiungere una cosa,final d'ora vengo curata per DB II.Anche se devo ammettere che sfortunatamente mi ritrovo in pieno con tutti i sintomi ,non mie è stato mai spiegato che cose',come reagire,una guida insomma come andare avanti.Tutto che so' ho dovuto cercare di capire attraverso la rete .questa cosa mi rattrista molto.Io sono una paziente molto "paziente"ma visto che qui non si parla del raffreddore,e la mia vita diventata insopportabile credo che merito almeno qualche risposta .La ringrazio infinitamente per tempo mi dedicato,spero di essere stata abbastanza chiara.La prego di aiutarmi .
Cordiali saluti.
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Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161 83
Gentile utente,
le informazioni sul suo disturbo le dovrebbero essere date dai professionisti che la seguono (che se ho ben capito sono almeno due). Non è consigliabile che lei vada alla ricerca di informazioni su una diagnosi senza che sia in grado di interpretare queste informazioni e di inserirle nel suo contesto specifico. La terapia che lei sta facendo è solo uno stabilizzante dell'umore; se attualmente lei ritiene di aver subito un peggiormaneto o un cambiamento rispetto alla sua condizione precedente questo va comunicato al più presto ai medici che la seguono, che prenderanno i dovuti provvedimenti.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

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Utente
Gentile dr.Martiadis, la ringrazio molto per essere voluto intervenire.
Sono una persona che ha sempre portato e porto autoora rispetto alle persone come lei, che dedicano la propria vita per salvare e guarire a chi ne ha bisogno. Porto tut’ora rispetto per gli anni di studio e alla vostra intelligenza. Non sono ipocondriaca e quel che leggo prendo molto con le “pinze”. Non posso scrivere di certo la mia storia, ma vorrei sottolineare solamente alcuni episodi. Sarò breve e spero che riuscirò rendere idea.
Sono 5 anni che la mia vita diventata una giostra insopportabile, c’erano tante cose che non riuscivo a spiegarmele. Non parlo adesso di attacchi d’ansia, panico, sociofobbia e tante altre cose che mi sono capitate, e che vivo tut’ora.Solo a distanza di tempo ho evidenziato i miei comportamenti completamente contrari tra loro. La mia vita è stata divisa nei “periodi”. Vivevo in uno stato di depressione (che attribuivo ai miei problemi famigliari).Poi come d’incanto tutto passato. Sono entrata in un periodo meraviglioso, dove riuscivo a fare delle cose impensabili per me. Andavo a mille, ero un genio, ho cominciato lavorare, ero in distruggibile con delle idee e pensieri che si perdevano senza aver compiuto un percorso completo. Ho festeggiato il mio grande ritorno alla vita.
Peccato che tutto è finito dopo 2 mesi, e arrivo il buio di nuovo ma questa volta è stato l’inferno. Ho conosciuto angoscia cosi forte che mi ha portato a terribili pensieri di suicidio. E cosi continuavo andare avanti, senza capire il perché, final marzo 2009.
Anche io mi aspettavo delle spiegazioni, consigli, soprattutto dopo aver confessato che mi faccio paura da sola, ho terrore che nel momento di crisi posso fare una cosa che non mi è permesso di fare ho due figlie, che sono la mia forza, ma purtroppo a volte non basta. Ora che ci ripenso, rimango sbalordita che la psicoterapeuta ha preso solo nota di quel che li riferivo senza approfondire, praticamente non mi ha detto niente.
Ora vivo in uno stato assurdo, e come dice Lei certo che ho comunicato come sto. Quel che so che la psicoterapeuta fa da “ponte”con dottore con quali visite sono state 1 di numero circa il 10 aprile(la prima)e dopo 2 mesi mi sono state concesse 10 minuti. E basta. Cosa posso fare io da paziente mi comporto bene, sono educata, ma forse dovrei cominciare a urlare, non so, perché mi sà che i miei modi gentili non funzionano.
Chiedo scusa di essermi allungata.
Cordiali saluti e grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

ritengo di doverle far notare che il suo trattamento non e' adeguato alla diagnosi di cui soffre.
50 mg di Lamictal non sono un dosaggio terapeutico.

Andrebbe comunque riconsiderato ed eventualmente variato soprattutto se ritiene di non avere un compenso efficace.

Spesso, pero' c'e' da considerare che i pazienti affetti da disturbo bipolare ritengono la condizione di normalita' senza fasi maniacali come fasi depressive perche' non fanno piu' le tante cose che facevano prima.

Deve chiedere di poter essere rivalutata periodicamente dallo psichiatra.
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Utente
Utente
Dr. Ruggiero Lei è veramente gentilissimo. Ci penso molto prima di scrivere perché non voglio sprecare quel piccolo spazio a me concesso, non é di sicuro la sede per chattare quindi rifletto molto e cerco di fare domande che in questo momento ritengo più importanti per me. Non e facile perchè c'e ne stanno decine e decine. Vengo a dunque "essere rivalutata periodicamente" Vorrei chiederle in questo tipo di disturbo quale dovrebbe essere la frequenza dei colloqui con medico?Per poter monitorare andamento della malattia? Ovviamente me ne rendo conto che cambierà dal caso al caso. Intendo dire quale la media. Se lei fossi cosi gentile di rispondermi mi sarebbe molto di aiuto. Cosi saprei come regolarmi e chiedere dei colloqui invece di aspettare nel angolino zitta e muta per paura di essere invadente. Per quanto alla "normalità"spero per me che non sia quello stato in cui vivo adesso (di normale non ha niente)Dovrò imparare tante cose per poter convivere e combattere questa "brutta bestia" Vorrei ringraziare di cuore a tutti medici che aderiscono a questo sito e dedicano il proprio tempo per poterci aiutare. Grazie,veramente grazie mille. Dr. Ruggieri ho paura di tirare troppo la corda,ma nel primo messaggio ho fatto la domanda a quale non ho avuto la risposta. é vero che si tratta di una mia curiosità ma La prego di rispondermi. La cosi detta "fuga delle idee"esiste anche nei altri disturbi? (che per amor di dio non voglio attribuirmi quello che ho mi basta e avanza) Scusate il mio modo scherzoso ma vorrei concludere con un sorriso sulle labbra. Cordiali saluti
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente

di solito i controlli devono essere mensili nel primo periodo e più lontani successivamente a seconda dell'andamento, con possibilità di contatto tra una visita e l'altra.
La fuga delle idee e' uno dei sintomi del suo disturbo, ma e' un sintomo che può manifestarsi in altre condizioni.
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Utente
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Perchè nessuno me la detto e mi hanno dimenticato nel angolino....che amarezza che dispiacere che rabbia....

Dr.Ruggieri Lei è stato molto gentile e La ringrazio infinitamente che almeno qui qualcuno se ne accorto di me
Le porgo i miei migliori saluti

Non ho parole
Cordiali saluti Grazie
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