Bullismo

Gentili dottori,sono rimasta profondamente colpita da una trasmissione televisiva che trattava di bullismo.Tralascio il caso più angosciante tra quelli proposti,perché,oltretutto,consta in un vero e proprio atto delinquenziale (...no comment!),per soffermarmi su quello,senz'altro più "leggero" e consueto, di una ragazza un po' cicciottella e non troppo carina,che,a causa dei comportamenti dei suoi coetanei(maschi e femmine)per superare il disagio legato alle umiliazioni che subiva giornalmente,ha lasciato la scuola.La ragazza si è,poi,fatta aiutare dai genitori e dalla nonna,intraprendendo un percorso psicoterapeutico che l'ha condotta a recuperare un po' d'autostima.Le domande che mi pongo io come adulta,ma anche come persona in generale,sono le seguenti: perché la ragazza ha dovuto abbandonare la scuola per superare il problema?Poteva risolverlo anche senza abbandonare il proprio ambiente,oppure era necessario cambiare aria,per risolvere il problema?I bulli di questo genere,e parlo generalmente di quegli adolescenti che si divertono a sbeffeggiare qualcuno dopo averlo preso di mira,non possono cambiare atteggiamento verso la persona che hanno bersagliato?Se sì,cosa avrebbe dovuto fare la ragazza per dare la svolta voluta alla situazione?Scusatemi per tutti questi quesiti e vi ringrazio anticipatamente per la cortesia che userete nel darmi le risposte.
Cordiali saluti e buon lavoro a tutti.
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Dr.ssa Roberta Cacioppo Psicologo, Psicoterapeuta 338 11 2
Gentile utente,
il fenomeno del bullismo è piuttosto complesso da affrontare, in quanto vi sono diverse e importanti sfaccettature che riguardano sia la vittima, sia i bulli, sia l'ambiente circostante.

Come ogni situazione, ogni caso va studiato a sè. Cioè: non sempre è necessario allontanare la vittima di bullismo dalla scuola, ma in alcuni casi può essere utile per diminuirela pressione a cui è sottoposta e permetterle di affrontare in maniera più libera le problematiche profonde legate all'avvenimento. E poi: i buli ppossono sì cambiare atteggiamento, ma sono necessari interventi molto mirati, che spesso devono coinvolgere sia gli adulti di riferimento (insegnanti soprattutto), sia gli altri compagni, attivando le risorse positive del gruppo dei pari.

E' quindi difficile dare una risposta univoca alle sue domande, ma può trovare qualche ulteriore approfondimento leggendo questo link: ://www.medicitalia.it/02it/notizia.asp?idpost=124879

Cordialmente,

Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite, dott.ssa Cacioppo,per la risposta che mi ha dato.
Prendo atto della complsessità del problema che,purtroppo,attualmente ha dimensioni enormi.
Leggendo il link che lei mi ha segnalato,mi sono resa conto di quale possa essere la dinamica che regola la nascita del rapporto bullo-vittima e di quanto questa possa essere subdola.
Grazie tante sia per la risposta, che per il lavoro svolto su questo sito.
Cordiali saluti.
Bullismo

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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