Accettazione di un possibile dramma

Buongiorno, scrivo perchè penso di essere arrivato ad un punto estremamente difficile da superare.
In questi ultimi mesi ho tradito la mia ragazza con due rapporti seriamente a rischio HIV e/o altro. Già pensando a questo, sto da cani, mi sento uno straccio.
Da quel momento ho avuto due tipi di reazione completamente differenti.
1a reazione: dopo aver parlato proprio su questo sito con lo specialista, la paura di aver contratto l'HIV ha preso il sopravvento. Per alcuni giorni ho convissuto con crisi d'ansia, pianti ripetuti e non avevo più voglia di vivere.
L'idea di aver contratto l'infezione e doverlo dire ai miei cari mi ha portato sulla strada della distruzione, non pensavo ad altro se non a come togliermi la vita in caso di risultato positivo ai test. La morte come risoluzione di tutti i problemi, in questo caso. Forse anche per la mia coscienza sporca, colpevole di tradimento. In sogno ho visto la mia impiccagione più volte. Una sola volta ho visto me stesso fare harakiri.
Questa fase è durata circa una settimana.
Poi il punto di rottura e l'inizio della 2 fase: mi sono deciso a parlare con la mia ragazza di questa cosa. Solo con lei. Un discorso durato più di due ore, continuamente interrotto da pianti e singhiozzi; ma lei ha deciso di non lasciarmi. Mi ama così tanto o non mi ha lasciato per compassione, per non abbandonarmi nel momento di sconforto? Penso entrambe le cose.
Fatto sta che da quel momento, pur non avendo ancora i risultati dei test, mi sento già sieropositivo. L'ansia è quasi sparita - ovvio un pò c'è perchè non ho ancora le risposte - affronto la vita in questi giorni con uno spirito diverso. Sento che sono pronto a combattere per riconquistare in tutto la mia donna e per contrastare la malattia. Il fatto è che non so ancora se sono malato, ma continuo a documentarmi su ciò che mi aspetta e a pensare ai miei progetti di vita come se lo fossi.

La mia domanda ora è: è sbagliato il mio atteggiamento? E come farò a non ripiombare nel buio quandrò avrò la notizia certa? Come farò a dirlo alla mia famiglia?
Loro non sono pronti per una cosa del genere.

Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, il suo atteggiamento potrebbe non essere del tutto sbagliato. È come se, accettando l'ipotesi di essere positivo, si sia messo l'anima in pace. Il passo successivo dovrebbe ora consistere nello smettere di cercare informazioni continuamente, e attendere semplicemente i risultati degli esami. Così avrà completato l'opera.

Rimandi la decisione di parlare o meno con la sua famiglia a dopo i risultati degli esami. E dopo se crede, torni a riferirci. Ma solo dopo averli avuti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Dottore, La ringrazio per avermi risposto subito.
Vede, è difficile smettere di cercare informazioni a riguardo. Forse è perchè mi sento in dovere nei confronti di chi ho tradito, che continuo a 'torturarmi'.
I progetti che avevamo fatto erano di lunga durata, sa?
Lei mi ha rinnovato la sua fiducia a patto che io le dimostri quanto vale ancora per me.
Cerco info su questo male per sapere di tutto e di più, per poter avere una vita più o meno normale.
Ora è questo il focus. Garantirle la normalità.
Dal mio canto, anche se è possibile che non lo sia - e chissà magari per quale dono/fortuna non lo sarò - mi sento già di essere sieropositivo.

Posso scriverLe, Dottore, anche prima del ritiro degli esami se il mio stato d'animo cambia di nuovo??

La ringrazio per la Sua attenzione.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Vede, è difficile smettere di cercare informazioni a riguardo.
>>>

Certo, lo so bene. Fa parte dell'ansia, cercare ossessivamente risposte ai propri dubbi. Ma "difficile" non vuol dire "impossibile".

Il fatto è che più informazioni cerca - oppure più rassicurazioni cerca qui - e più rischia di cadere nel vortice dell'ansia insopportabile. Le domande vogliono risposte, ma più risposte ottiene, più si aprono nuove domande. Quindi rifletta sul fatto che più informazioni e rassicurazioni cerca, più l'ansia cresce.

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie Dottore, ne terrò conto.

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