Non riesco ad ascoltare

Salve sono un ragazza di 18 anni. Da poco più di due anni sto con un ragazzo con cui andiamo molto d'accordo, l'unico problema è che non riesco ad ascoltarlo. Capita che mi da fastidio quando lui mi raccontanta nei dettagli film, cose che ha fatto, quando inizia a spiegare dettagliatamente cose che gli piacciono fare. Anche quando tenta di spiegarmi qualcosa che non so, perchè mi fa sentire "inferiore". Ma è anche vero che lui si dilunga troppo nelle spiegazioni. Certe volte questo atteggiamento lo manifesto anche con mia madre. Mi piace parlare tanto, ma non riesco ad ascoltare gli altri, non presto attenzione a quello che mi dicono, mi innervosisco. Avvolte penso che questo mio atteggiamento sia dovuto al fatto che io non tengo veramente a lui, ma allo stesso tempo penso che non è possibile. Siamo molto affiatati, siamo complici, non solo fidanzati ma anche amici con cui parlare liberamente, non abbiamo paura di mostrare i nostri difetti perchè sappiamo di poterci fidare l'uno dell'altro. Dovrei esercitarmi ad ascoltare e prestare attenzioni a quello che hanno da dirmi gli altri. Questa è l'unica cosa che danneggia il nostro rapporto e vorrei migliorare, ma prima di tutto devo capire perchè faccio così. Sottolineo un altra volta che mi rifiuto spesso di sentire quello che hanno da dire il mio ragazzo e mia madre, innervosendomi, mentre tendo ad ascoltare senza prestare attenzione gli altri.
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Dr. Giovanni Soscara Psicologo, Psicoterapeuta 28 2 15
Gentile ragazza,
forse il suo non è un problema di ascolto!!
Poniamo il caso che il suo ragazzo sia un vero chiaccherone e ogni tanto si dilunghi un tantino eccedendo in prolisse descrizioni e racconti. Poniamo il caso che come ci racconta (Certe volte questo atteggiamento lo manifesto anche con mia madre), in famiglia, lei abbia già vissuto questi atteggiamenti come "fastidiosi e irritanti. Bene, penso che lei abbia una gran voglia di dire la sua. A volte certe persone, anche care, non si rendono conto di quanto parlano e di quanto spazio non concedano. Per un pò li ascoltiamo, ma poi giustamente, in ognuno di noi, nasce la voglia e il bisogno di esprimere la propria opinione. Forse per questo motivo, prova un senso d'inferiorità e di fastidio nell'ascoltare e basta. Un dialogo è composto da due o più parti che scambiano i propri pareri e pensieri attraverso la comunicazione. Quelli che lei subisce, rischiano di diventare sempre più spesso dei veri e propri monologhi. Si eserciti ad interrompere senza tanti fronzoli sia mamma che fidanzato!! Comunichi e racconti se stessa attraverso un'azione attiva durante una conversazione. Vedrà, sarà possibile che liberandosi e facendosi ascoltare sul serio, le risulterà più facile non innervosirsi e più gradevole l'ascolto stesso.
Serenamente faccia largo e dia sfogo a ciò che più le garberebbe raccontare.
Le sue relazioni sentimentali e i rapporti in famiglia si arricchiranno di un nuovo ed interessante punto di vista:
Il suo.

Cordialmente.

Dr. Giovanni Soscara
Psicologo Clinico, Psicoterapeuta
soscaragiovanni@medicitalia.it

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
Se la sua difficoltà e impazienza nell'ascoltare non si limita al suo ragazzo, ma è relativamente generalizzata, può rivolgersi a uno psicologo per farsi insegnare a comunicare meglio. Probabilmente non è solo un problema di ascolto, ma anche di espressione. In altre parole, forse ha difficoltà ad ascoltare perché non riesce a parlare e a esprimere bene ciò che sente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente
forse il problema è legato ad alcune contraddizioni che compaiono nel tuo scritto:

"sto con un ragazzo con cui andiamo molto d'accordo, l'unico problema è che non riesco ad ascoltarlo."

Inoltre lo definisci non solo il tuo ragazzo ma soprattutto un amico.

Allora devi basarti su queste considerazioni e comportarti di conseguenza: se è anche il tuo migliore amico parlagli come tale, esponi alcune difficoltà comunicative che hai notato esistere tra voi.

E lo stesso fai con tua madre.

Se ci pensi queste difficoltà comunicative e di ascolto compaiono proprio con persone a cui tieni molto: sarà questa la chiave per risolvere il problema?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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dopo
Utente
Utente
Il mio ragazzo non è un proprio un chiacchierone, lui si limita ad ascoltare me che parlo in continuazione. Però quando lui mi vuole raccontare qualcosa che a me non interessa non riesco a prestargli attenzione come fa lui con me. Spesso abbiamo parlato di questo problema, all'inizio lui ne ha sofferto un pò ma poi ci ha fatto l'abitudine. Il problema è che a me dispiace questo, vorrei andargli incontro. Qualche volta abbiamo fatto qualche esperimento, ovvero ha iniziato a spiegarmi il suo passatempo, come al solito nei dettagli, in cui non dovevo proferir parola e limitarmi ad ascoltare, però mi guardavo attorno, perdendo l'attenzione. Ecco l'altro problema quando le persone parlano con me non riesco a guardarle in faccia, mi guardo attorno. Sino ieri gli ho fatto presente il problema ma mi ha detto che non ci fa niente. é anche vero che queste difficoltà comunicative le manifesto con persone a cui tengo, e spesso voglio contraddirle. Sarà perchè sono una persona orgogliosa.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372 182
>>> Sarà perchè sono una persona orgogliosa.
>>>

Di sicuro è una persona che ha difficoltà a comunicare. Io partirei da qui, senza fare ipotesi più astratte.

Parlare in continuazione può significare, in effetti, che si ha difficoltà ad esprimersi, dato che il modo migliore per nascondere qualcosa è metterlo in piena luce.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
io onestamente non vedo particolari sintomi patologici: sei molto giovane, stai costruendo il tuo carattere, incontri come tutti delle difficoltà, e come succede a molti di noi alcune cose non ti vanno bene.

In una parola mi sembri piuttosto normale.

Detto questo l'unico modo per risolvere le incomprensioni comunicative con le persone a cui vuoi bene e comunicando, litigando, spiegandoti, ecc.
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Dr. Giovanni Soscara Psicologo, Psicoterapeuta 28 2 15
Gentile ragazza,
come da prima impressione, concordo con i colleghi considerando la sua situazione non patologica. Mi sembra più opportuno ipotizzare il suo atteggiamento come una sorta di "specchietto per le allodole" delle relazioni. Mi spiego meglio.
Il secondo assioma della comunicazione umana dice che tra due comunicanti esiste un aspetto di "contenuto" che rappresenta ciò che uno vuole dire all'altro e uno di "relazione" che considera il legame che c'è in atto tra le parti. Può essere che, vivere e relazionarsi con persone a lei significative, sembra distrarla sia dal contenuto che le viene proposto o raccontato, che dalla relazione stessa. Viva quei momenti con rara curiosità, si chieda e chieda (sempre in quegli istanti), come gli altri la possano percepire e come lei percepisca se stessa. Parli di ciò che sta provando mentre si distrae e scambi sensazioni con chi la sta ascoltando. Questo è comunicare: uno scambio di contenuti, sensazioni e suggestioni reciproche che contraddistinguono un legame, una relazione. Oltre a tutto quello che diciamo è estremamente importante come lo diciamo e a chi lo diciamo. In ogni caso mentre parliamo con qualcuno generiamo continue piccole e grandi emozioni. In questo modo, entrando di più nelle sue relazioni, ponendo e porgendo nuove domande a se stessa e agli altri, produrrà intorno e dentro di se, nuovi e molteplici stimoli per una spontanea e più piacevole comunicazione.

Saluti.