Nervosismo e mal di testa
Salve, sono un ragazzo di 25 anni e vorrei esporvi il mio problema.
Da quasi un anno a questa parte soffro di mal di testa.
Tutto è iniziato con la mia prima storia sentimentale, un po' tardiva forse.
E' stata un'esperienza: positiva per alcuni versi, negativa per altri.
Per quanto riguarda quest'ultimo lato mi sono ritrovato ad essere molto insicuro di me, molto probabilmente perchè non ero convinto io in primis dei sentimenti che provavo e comunque per un senso di inesperienza generale.
In quel periodo ho iniziato a soffrire di mal di testa, erano come un monito che qualcosa non andava. Lasciata la ragazza la situazione è migliorata.
Ora mi ritrovo ad avere attacchi legati a nervosismo o scarsa tranquillità. Quando c'è qualcosa che mi preoccupa automaticamente dormo male e la mattina mi alzo col mal di testa. La maggior parte delle volte riesco a rilassarmi e questo passa, ma capitano occasioni in cui persiste. Non hanno una cadenza periodica.
Ho fatto una visita neurologia con la quale è stata diagnosticata una emicrania non frequente senz'aura. Mi è stato prescritto del Maxalt da prendere all'inizio dell'attacco e consigliato di compilare questo "diario".
Ora..io sono quasi convinto che ci sia una stretta connessione fra mal di testa e tranquillità. Vanno praticamente di pari passo: più riesco a controllare le mie emozioni e a rimanere tranquillo meno soffro di mal di testa.
Ed è per questo che fino ad'ora (dalla visita sono passate 2 settimane) evito di prendere il Maxalt, anche su consiglio del mio medico di base.
Come vi muovereste voi per risolvere questo problema?
Yoga?
Una semplice vacanza?
Psicologo?
In attesa di un Vostro responso vi porgo i miei saluti.
Da quasi un anno a questa parte soffro di mal di testa.
Tutto è iniziato con la mia prima storia sentimentale, un po' tardiva forse.
E' stata un'esperienza: positiva per alcuni versi, negativa per altri.
Per quanto riguarda quest'ultimo lato mi sono ritrovato ad essere molto insicuro di me, molto probabilmente perchè non ero convinto io in primis dei sentimenti che provavo e comunque per un senso di inesperienza generale.
In quel periodo ho iniziato a soffrire di mal di testa, erano come un monito che qualcosa non andava. Lasciata la ragazza la situazione è migliorata.
Ora mi ritrovo ad avere attacchi legati a nervosismo o scarsa tranquillità. Quando c'è qualcosa che mi preoccupa automaticamente dormo male e la mattina mi alzo col mal di testa. La maggior parte delle volte riesco a rilassarmi e questo passa, ma capitano occasioni in cui persiste. Non hanno una cadenza periodica.
Ho fatto una visita neurologia con la quale è stata diagnosticata una emicrania non frequente senz'aura. Mi è stato prescritto del Maxalt da prendere all'inizio dell'attacco e consigliato di compilare questo "diario".
Ora..io sono quasi convinto che ci sia una stretta connessione fra mal di testa e tranquillità. Vanno praticamente di pari passo: più riesco a controllare le mie emozioni e a rimanere tranquillo meno soffro di mal di testa.
Ed è per questo che fino ad'ora (dalla visita sono passate 2 settimane) evito di prendere il Maxalt, anche su consiglio del mio medico di base.
Come vi muovereste voi per risolvere questo problema?
Yoga?
Una semplice vacanza?
Psicologo?
In attesa di un Vostro responso vi porgo i miei saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito
Psicologo, Psicoterapeuta
16.2k 372 182
>>> Ora..io sono quasi convinto che ci sia una stretta connessione fra mal di testa e tranquillità. Vanno praticamente di pari passo: più riesco a controllare le mie emozioni e a rimanere tranquillo meno soffro di mal di testa
>>>
Gentile utente, ha ragione, ma ha mai preso in considerazione anche l'ipotesi opposta? Ovvero, potrebbe essere che il mal di testa le viene per lo sforzo che fa per cercare di controllarsi. Quando invece riesce a mollare il controllo e a lasciarsi andare, sta bene.
Se fosse così, e se anche il neurologo non le ha riscontrato altro, potrebbe essere opportuno fare almeno un colloquio di valutazione con uno psicologo/psicoterapeuta per valutare se sia necessario un aiuto psicologico oppure no.
Cordiali saluti
>>>
Gentile utente, ha ragione, ma ha mai preso in considerazione anche l'ipotesi opposta? Ovvero, potrebbe essere che il mal di testa le viene per lo sforzo che fa per cercare di controllarsi. Quando invece riesce a mollare il controllo e a lasciarsi andare, sta bene.
Se fosse così, e se anche il neurologo non le ha riscontrato altro, potrebbe essere opportuno fare almeno un colloquio di valutazione con uno psicologo/psicoterapeuta per valutare se sia necessario un aiuto psicologico oppure no.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
(..)Ora..io sono quasi convinto che ci sia una stretta connessione fra mal di testa e tranquillità. Vanno praticamente di pari passo: più riesco a controllare le mie emozioni e a rimanere tranquillo meno soffro di mal di testa(..)
gentile utente se davvero è stato in grado di inquadrare il reale rapporto di causa effetto tra mancanza di tranquillità e dolori di testa, allora ha già fatto un passo avanti nella comprensione del problema, probabilmente di tipo psicosomatico. Ma nè è davvero sicuro? il medico ha confermato questa ipotesi?
se così, però, vi sono fattori ambientali e relazinali che non possono essere controllati e quindi vanno ad intaccare tale tranquillità. Sembra opportuno quindi gestire la sua reazione a tali fattori incontrollabili.
L'aiuto di uno psicologo è l'intervento più appropriato.
saluti
gentile utente se davvero è stato in grado di inquadrare il reale rapporto di causa effetto tra mancanza di tranquillità e dolori di testa, allora ha già fatto un passo avanti nella comprensione del problema, probabilmente di tipo psicosomatico. Ma nè è davvero sicuro? il medico ha confermato questa ipotesi?
se così, però, vi sono fattori ambientali e relazinali che non possono essere controllati e quindi vanno ad intaccare tale tranquillità. Sembra opportuno quindi gestire la sua reazione a tali fattori incontrollabili.
L'aiuto di uno psicologo è l'intervento più appropriato.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 14.2k visite dal 10/03/2010.
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