19 anni e già da tempo credo di essere affetto da ansia da prestazione
Salve, sono un ragazzo di 19 anni e già da tempo credo di essere affetto da ansia da prestazione. Il problema è che non ne son sicuro. Credo sia ansia da prestazione in quanto ho letto qualcosa in internet. Tutto è iniziato quando mesi fa non sono più riuscito a fare un rapporto completo con la ragazza con cui mi stavo frequentando: le prime tre volte è andato bene, poi non so cosa sia successo non ci sono più riuscito. Forse proprio perchè la quarta volta è andata male, ci ho pensato troppo le volte successive, senza riuscire a concentrarmi e ad essere tranquillo. Il problema era proprio l'erezione. Il pene non era mai abbastanza duro da consentire la penetrazione.
E così è successo tutte le volte successive. La mia ex pensava pure fosse causa sua.
L'ultima volta che è successo è stato ieri con un'altra ragazza. Ho provato a togliere la scusa che ero scomodo in macchina perchè proprio non sono riuscito ad avere un rapporto. Il problema ripeto è proprio la penetrazione in quanto il pene non è mai abbastanza duro.
La cosa mi butta sempre più giù e ho paura di non riuscire a risolvere questo problema da solo.
Grazie in anticipo.
E così è successo tutte le volte successive. La mia ex pensava pure fosse causa sua.
L'ultima volta che è successo è stato ieri con un'altra ragazza. Ho provato a togliere la scusa che ero scomodo in macchina perchè proprio non sono riuscito ad avere un rapporto. Il problema ripeto è proprio la penetrazione in quanto il pene non è mai abbastanza duro.
La cosa mi butta sempre più giù e ho paura di non riuscire a risolvere questo problema da solo.
Grazie in anticipo.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente
Su internet ormai si trova di tutto spesso anche materiale per fare autodiagnosi senza avere la benchè minima idea di cosa significa impotenza ed ansia da prestazione.
La inviterei per tanto ad aprirsi un po' di più alla vita sessuale e viverLa più come un occasione di incontro e non di scontro.
Sarebbe importante per tanto riflettere anche su come Lei interpretta il suò disagio ma sopratutto come secondo Lei vi Vedono gli altri ed in questo caso come Vi vede la compagna/il partner.
Sarebbe opportuno che Lei faccia persino qualchè esercizio di training autogeno o rilassamento...
Ma la cosa più importante sarebbe importante che Lei non vedesse il sesso come punto di arrivo ma come inizio di un viaggio interiore.
Cordialmente
Su internet ormai si trova di tutto spesso anche materiale per fare autodiagnosi senza avere la benchè minima idea di cosa significa impotenza ed ansia da prestazione.
La inviterei per tanto ad aprirsi un po' di più alla vita sessuale e viverLa più come un occasione di incontro e non di scontro.
Sarebbe importante per tanto riflettere anche su come Lei interpretta il suò disagio ma sopratutto come secondo Lei vi Vedono gli altri ed in questo caso come Vi vede la compagna/il partner.
Sarebbe opportuno che Lei faccia persino qualchè esercizio di training autogeno o rilassamento...
Ma la cosa più importante sarebbe importante che Lei non vedesse il sesso come punto di arrivo ma come inizio di un viaggio interiore.
Cordialmente
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone
Psicologo, Sessuologo
17.4k 317 528
Gentile lettore,
i percorsi del desiderio e dell'eccitazione, non sono sempre lineari e, soprattutto seguono strade differenti, se si tratta dell'auto-erotismo o che si tratta del rapporto sessuale, coitale.
L'intimità, così come la sessualità, prevedono grandi quote di fiducia e di confidenza con il mondo dell'altro, inoltre quando si manifesta un episodio di deficit erettivo, è difficile venirne fuori da soli, in quanto si verifica, quello che noi sessuologi clinici, chiamiamo "auto-osservazione", della propria potenza erettile, che crea le condizioni affinchè la disfunzione si riproponga.
Consulti un sessuaologo che sia anche psicoterapeuta, lavorerà con lei e per lei, per risolverle il problema e per migliorare la sua potenza sessuale.
Auguri.
www.valeriarandone.it
i percorsi del desiderio e dell'eccitazione, non sono sempre lineari e, soprattutto seguono strade differenti, se si tratta dell'auto-erotismo o che si tratta del rapporto sessuale, coitale.
L'intimità, così come la sessualità, prevedono grandi quote di fiducia e di confidenza con il mondo dell'altro, inoltre quando si manifesta un episodio di deficit erettivo, è difficile venirne fuori da soli, in quanto si verifica, quello che noi sessuologi clinici, chiamiamo "auto-osservazione", della propria potenza erettile, che crea le condizioni affinchè la disfunzione si riproponga.
Consulti un sessuaologo che sia anche psicoterapeuta, lavorerà con lei e per lei, per risolverle il problema e per migliorare la sua potenza sessuale.
Auguri.
www.valeriarandone.it
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo, Psicoterapeuta
7.2k 220 123
Gentile ragazzo non c'è nessuna relazione tra la sua difficoltà e la masturbazione . La risposta in parte se l'è già data da solo dal momento in cui ha affermato:
(.. Forse proprio perchè la quarta volta è andata male, ci ho pensato troppo le volte successive, senza riuscire a concentrarmi e ad essere tranquillo. (..)
più lei ha timore che possa succedere ancora più cerca di concentrasi sul suo organo (in attesa di una buona erezione) e più perde la spontaneità e la concentrazione sul suo piacere.
Coinvolga la sua partner, non nasconda il problema glielo dica e non cercate per qualche tempo la penetrazione, vi sono tanti modi per condividere l'intimità.
saluti
(.. Forse proprio perchè la quarta volta è andata male, ci ho pensato troppo le volte successive, senza riuscire a concentrarmi e ad essere tranquillo. (..)
più lei ha timore che possa succedere ancora più cerca di concentrasi sul suo organo (in attesa di una buona erezione) e più perde la spontaneità e la concentrazione sul suo piacere.
Coinvolga la sua partner, non nasconda il problema glielo dica e non cercate per qualche tempo la penetrazione, vi sono tanti modi per condividere l'intimità.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 04/04/2010.
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