Relazione extraconiugale

Gent.mi dott.ri.
dopo due anni di matrimonio, contro ogni mia aspettativa, ho tradito mio marito.Con lui siamo stati fidanzati 6 anni.Due caratteri molto diversi, lui taciturno e posato, io vivace e vitale.Non nascondo di averlo sempre trascinato, anche all'altare, ma di averlo fatto con la convinzione e la certezza di amarlo, di esserne innamorata e ricambiata. Il matrimonio sotto molti profili mi ha delusa.mi sono spesso sentita messa da parte, io che vivrei di coccole e di mille piccoli dettagli.Lui lavora fino a tardi, mi lascia tanta libertà e ahimè per lungo tempo mi ha desiderata sempre meno.ovviamente gli ho posto ed in più di una occasione il problema.Ma lui ha addotto argomentazioni quali lavoro, stress, stanchezza.Poi l'altro, un collega ed amico da sempre.Fidanzato con una persona che conosco e frequento.un fulmine a ciel sereno.Un amplesso di corpi e di menti.e ciò che mi ha stupito più di tutto è stata la mia capacità di lasciarmi andare, io che ho avuto spesso difficoltà a rapportarmi al mio corpo ed a mostrarlo.Non ho figli.mio marito non ne vuole e ho smesso di insistere.ho 35 anni.ed una domanda.come posso fare chiarezza sui miei sentimenti?come posso capire ciò e chi realmente voglio?Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, credo che con ciò che ha scritto ha già risposto alle domande che pone qui.
Forse la Sua domanda è "che cosa faccio adesso?"

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Giacomo Luigi Del Monte Psicologo, Psicoterapeuta 214 11
Gentile utente,
il sentirsi trascurata/o è una delle cause di molti tradimenti. La ricerca d'affetto e sesso può essere qualcosa a cui si rinuncia difficilmente. Il bivio è questo : rimanere con qualcuno che già si conosce e che sembra non disposto a cambiare o avventurarsi in situazioni che ci danno ciò che ci manca?
Inoltre: suo marito ha rinunciato hai figli. e lei?
Una possibilità potrebbe essere quella di rivolgersi ad un professionista per un incontro di coppia per vedere se è possibile uscirne e per vedere se la sessualità è soltanto una questione di stanchezza.
Buone cose

Dott. Giacomo Del Monte
www.sessuologo-psicologo-roma.com
www.psicosalute.it
www.sessuologoesessualita.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara lettrice,come le ha già detto la collega,il suo corpo parla per lei, la sua ritrovata o trovata capacità di lasciarsi andare, le da la misura di quanto sia già distante emozionalmente dal suo matrimonio, tra l'altro trascinato e voluto, forse anche al posto di suo marito.
Il quotidiano, però è molto differente dal batticuore dettato dai rapporti paralleli, è fatto di regole, orari, tempi dell'altro, lavoro....abitudini, che spesso sopiscono il desiderio ed il talamo.
Si prenda tempo per riflettere, se ha voluto a tutti i costi suo marito,ci sarà pure stato un motivo valido.
Chieda un momento di ascolto ad un sessuologo clinico, specialista in dinamiche di coppia, potrà darle un amno a leggersi dentro, oltre il momento che sta vivendo.
Auguri



www.valeriarandone.it

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
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Gent.mi dott.ri
Grazie.Anzitutto.Sono riuscita ad inviarVi una risposta sul sito e dunque mi scuso per quelle private che ho spedito ad ognuno di Voi.Nel leggere i Vostri illustri ed illuminati pareri mi accorgo di come ciascuno di essi racchiuda un fondo di verità ed uno di risposta.Mi prenderò tempo anche per vivere quella che è una neo storia extraconiugale, per vedere se le regole del quotidiano diano un freno al desiderio ed all'ipotalamo.Pensare ora di chiudere con l'altro mi risulta difficile.mi arreca dolore e sofferenza e si riflette inevitabilmente sul mio umore e quindi sul rapporto con mio mairto.
Non escludo di avere un figlio.ma con mio marito non voglio più insistere anche se lui ha detto che al momento è presto e che ci penserà.
Certo resta la domanda "ed adesso che faccio?", domanda che, magari non nel modo prospettato dalla dottoressa (non ho ancora tanta conscia sicurezza),si agita comunque già nella mia testa.
A volte ho paura, a volte avverto un forte senso di colpe, altre il desiderio di essere altrove è così forte che lo distraggo a fatica.E' tutto un gran caos per me che ho semrpe pensato che certe storie appartenessero alla vita degli altri e che, cresciuta con il Piccolo principe, consideravo l'abitudine come il peggior male di ogni rapporto umano.
Grazie ancora