Transfert o altro?

Buongiorno gentili dottori,
vorrei avere una vostra opinione sul rapporto un pò "singolare", almeno credo io, che ho con una donna più grande, medico. Mi sono trasferito in un'altra zona della mia città e ho dovuto cambiare medico di base. Da quando ho iniziato ad essere assistito dalla nuova dottoressa, ho subito provato qualcosa nei suoi confronti e credo proprio di esserne invaghito. Lei ha colto quasi subito i miei atteggiamenti, che sono palesemente quelli di chi corteggia una donna. Ma non riesco a cogliere cosa vuole farmi capire lei. Ai nostri primi incontri rideva alle mie battute e cercava di rendersi altrettanto simpatica, anche se ad un certo punto ha un pò preso le distanze facendomi anche capire che è già impegnata sentimentalmente. In seguito è cambiato il suo atteggiamento: fa domande che riguardano la mia sfera privata, tipo lavoro, studio che non hanno nulla a che vedere o non sono comunque collegate con il problema di salute per cui mi rivolgo a lei. Inoltre mi fa capire che lei si ricorda tutto ciò di cui le avevo parlato in precedenza, come se volesse trattarmi con riguardo. Negli ultimi tempi quando mi rivolgo a lei ogni occasione è buona per ridere e scherzare insieme o per parlare di argomenti non inerenti alla medicina. Entrambi siamo molto gentili l'uno con l'altra.
Vorrei sapere se, a vostro avviso, il comportamento di questa persona fa parte di una tecnica di contro-transfert o altro esercitata per non farmi sentire rifiutato e fare in modo che io non mi allontani da lei e che la consideri un vero e proprio confidente personale, oppure se possono essere i segni di un affetto ricambiato.

Grazie tante.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo, non è possibile rispondere alla sua domanda senza conoscere certe dinamiche nè sensa sapere cosa passa nella mente della sua dottoressa. Tuttavia è opportuno evidenziare che fin quando lei non esprime esplicitamente certe cose , al di là del sospetto che la dottoressa possa avere , questa non avrebbe alcun motivo per non essere gentile con lei e ricambiarle i suoi modi gentili. Nel momento in cui il suo corteggiamento dovesse superare certi limiti allora potrebbe anche avere qualche sorpresa deludente. Se la sente di correre questo rischio? ne vale davvero la pena? questo è il quesito che dovrà porsi, altrimenti rimarrà tutto nel campo delle ipotesi.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, transfert e contro-transfert non sono tecniche, ma fenomeni che possono aver luogo e ai quali ci si riferisce specificamente nell'ambito di un rapporto psicoterapeutico.

Nel caso del suo medico di base, che suppongo non le stia praticando una psicoterapia, ciò che è certo è che lei s'è infatuato della dottoressa, ma non possiamo dirle se e cosa questa persona senta per lei. L'ipotesi che lei stesso fa, ovvero che la dottoressa stia cercando di mantenere una certa vicinanza emotiva, ponendo dei limiti senza però farla sentire rifiutata, è certamente una possibilità.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori, vi ringrazio per le celeri risposte.
Vi spiego in breve cosa mi fa più soffrire di questa situazione.

1) Ho la sensazione che quasi certamente sia un amore impossibile considerato che lei è impegnata.
2) E' diventata una vera e propria ossessione perchè penso continuamente a lei e più che domandarmi se vale o no la pena di correre il rischio di confidarle cosa provo per lei, mi domando sempre se anch'io interesso a lei oppure no? Se lei è gentile con me per falsità oppure per lealtà?
3) Se lei fosse davvero innamorata di me, la mia paura è quella di lasciarmela sfuggire, di non far maturare un amore che poteva andare benissimo a buon fine (anche se c'è la differenza di età)
4) sono sempre più convinto che per non soffrire più sia meglio che io cambi medico e non la incontri mai più.

Saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> sono sempre più convinto che per non soffrire più sia meglio che io cambi medico e non la incontri mai più.
>>>

Questa è una delle cose che può fare.

Può farne anche un'altra, di segno opposto. Può chiedere alla sua dottoressa: "Supponiamo che un paziente le confidi d'essersi innamorato di lei. Indipendentemente dalla risposta che lei gli darebbe, secondo lei, a quel punto il paziente dovrebbe cambiare medico, oppure chiarita la cosa tutto potrebbe continuare come prima?"

In questo modo si esprimerebbe in forma ipotetica, senza esporsi, e senza dire direttamente "mi sono innamorato di lei". Allo stesso tempo, avrebbe modo di verificare la reazione della dottoressa in maniera sicura.

Cordiali saluti