Stress?

alve
Sono un ragazzo di 19 anni.Racconterò in breve la mia storia.
Tutto ha avuto inizio nel Novembre del 2009 quando cominciai a snetire forti palpitazioni cardiache a riposo.Allora feci una visita dal cardiologo,il quale mi liquidò con un "non hai nulla,sei solo un po ansioso".
A Gennaio 2010 cominciai a sentire dolore nel flettere il collo all'indietro.
Nel giro di qualche mese mi ritrovai senza più palpitazioni ma con forti dolori sparsi per il corpo,in particolare a braccia e gambe.
Per questo problema mi rivolsi ad un neurologo,ad Aprile di quest'anno,il quale,dopo una visita mi prescrisse una RNM alla testa e alla cervicale prescrivendomi una terapia a base di Normast(che non mi fece passare nulla).Per fortuna l'esame non evidenziò nulla se non una "RIDUZIONE DELLA LORDOSI CERVICALE".Ora a distanza di 5 mesi dal referto mi ritrovo con,oltre ai sintomi sopracitati,un perenne indolenzimento della zona muscolare della cervicale;
Ho come l'impressione di non riuscire mai a distendere i muscoli e quindi,specialmente al risveglio mi sento debolissimo.
Volevo domandare,visto che ho passato un anno (il 2009) difficilissimo a livello emotivo in particolare nell'ambito famigliare,dovuto a tutti i problemi che un divorzio puo causare,se tutto ciò fosse una somatizzazione dell'ansia?
Grazie in anticipo,chiedo scusa se mi sono dilungato.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazzo, le diagnosi debbono essere poste dallo specialista che visita la persona. Per ovvie ragioni quindi via mail non è possibile dire se si tratta di una somatizzazione.
Quindi potresti rivolgerti prima al tuo medico di base per la prescrizione di eventuali esami per escludere patologie.
Provando ad avanzare delle ipotesi, potremmo parlare di ansia ma probabilmente anche di un po' di depressione (normalissima quando dobbiamo rimetterci in sesto dopo un cambiamento così importante), che avverti con la stanchezza al mattino (la tristezza si esprime sul corpo come "stanchezza"). Ribadisco però che queste sono solo ipotesi.
Lo stress relativo al divorzio in famiglia è comprensibile; d'altra parte dipende anche da come una persona si racconta l'evento stressante: attraverso la nostra narrativa infatti possiamo avere una visione positiva (es. Meglio un divorzio che vedere sempre litigare i miei, ora siamo più tranquilli), oppure negativa (io che ho i genitori divorziati sarò destinato a una vita infelice).
Se senti la necessità di rielaborare questo cambiamento nella tua vita puoi rivolgerti ai servizi di psicologia degli ospedali pubblici (a Milano ce ne sono di eccellenti, quali il San Carlo, Niguarda).

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Willy Murgolo Psicologo, Psicoterapeuta 173 13

Caro ragazzo in difficoltà,

verosimilmente potresti avere ragione. Quello che ti é successo potrebbe essere sufficiente a scatenare queste forme di tensione muscolare dovute a somatizzazione dell'ansia. Attenzione però. Molte altre patologie potrebbero essere la causa di questa situazione. Ragione per cui diventa altamente consigliabile che tu ti rivolga ad uno specialista, ad esempio un internista, che possa insieme a te stabilire un programma di accertamenti diagnostici per fare il punto della situazione. Troppo spesso si perde tempo nel ritenere che un conflitto psichico, ad esempio, sia responsabile di un certo disturbo fisico, mentre invece poi si scopre che non era così. In pratica é altamente sconsigliabile il fai da te.
Bussa a diverse porte fino a quando troverai la persona giusta per te.

Tanti auguri e...datti da fare.

Dr. Willy Murgolo
Psicologo-Psicoterapeuta
Ipnosi Clinica-Sessuologia

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta
Oltre le ipotesi citate dalla collega aggiungerei che anche alcuni stati emotivi prolungati e troppo controllati come per esempio la rabbia possono provocare una involontaria tensione muscolare anche se il corpo non sta compiendo nessuno sforzo fisico che può dare luogo a indolenzimento dolore e "risposte cardiogene" simili a quelle messe in atto normalmente durante uno sforzo fisico.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
le inoltro il link con le informazioni per prendere contatti con il Consultorio familiare della sua ASL, dove può fare un colloquio con lo psicologo.
Inoltre potrà facilmente avere informazioni su come prenotare eventuali ulteriori accertamenti.

http://www.asl.milano.it/user/Default.aspx?MOD=VARUFF&PAG=85&SEZ=9&SER=33

Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it