Scatti d'ira

Buon giorno,

ho 37 anni e mia moglie 25, abbiamo una bimba bellissima e iper attiva.
Passato il primo periodo di insonnia costante che ci portava a dormire a turni si stanno verificando in mia moglie degli scatti d'ira che per anni non si erano piu' manifestati.
Per le cose piu' futili, di solito tende a insultare pensantemente anche in presenza della bimba e lanciare oggetti verso di me e verso il pavimento.
Quasi ogni volta chiedendo divorzi o separazioni.
Tutte minacce senza senso che gia' 1-2 giorni dopo quasi non se ne ricorda piu'.
Puo' essere qualche scompenso chimico che la porta a questi stadi?

E' di origine straniera e nel primo periodo di residenza qui in italia aveva avuto degli attacchi di epilessia notturna, ma a detta del medico curante erano legati alla situazione di forte stress del cambio di lingua e paese.

Io cerco di resistere ma sono ormai colmo di tristezza anche perche' affrontare una separazione con una persona del genere risultera' una lotta tra poveri.

A volte riesco ad andarmene ed aspettare che sbollisca, a volte invece per motivi vari devo stare a casa e quindi subisco molte angherie.

Non alzero' mai le mani solo che appunto sembra quasi che questo fatto le faccia credere di avere il potere su di me.
Qualche consiglio prima della decisione definitiva di separarsi?
Inoltre questi eccessi che cause avranno sulla nostra bimba ha senso richiedere l'affidamento?

Firmato
Un padre preoccupato
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, culture diverse possono far sembrare patologici comportamenti che nella cultura d'appartenenza sono ritenuti nella norma. Anche nel nostro paese sa bene che esistono regioni dove la gente è più abituata a esprimere l'emotività, e regioni dove si è più controllati. Se lei è di Padova, saprà certamente cosa intendo.

Se si tratti di scompenso chimico è difficile dirlo senza visite specialistiche, ma che l'espressione dell'emotività vari a seconda della cultura è un fatto accertato. Questo può accompagnarsi a situazioni di stress, proprio come vi ha detto il vostro medico, per via del cambio di lingua e di paese.

Però quelle di sua moglie finora, a quanto ho capito, si sono rivelate solo minacce: dice "me ne vado, me ne vado", ma siete ancora insieme.

Quindi, la domanda è: lei è preoccupato più perché sua moglie potrebbe davvero lasciarla, oppure perché non ce la fa più a sopportare i suoi assalti?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Io sono preoccupato per la bambina che non vivrebbe in un ambiente sano ed equilibrato.
Questi sbalzi d'umore potrebbero renderla insicura e instabile, da canto mio mi sto lentamente arrendendo lentamente. Perche' comunque ogni tentativo viene visto in modo negativo.
Che tipo di visite mi consigliate?
Leggevo che il magnesio e' un toccasano contro gli scatti di nervosimo, puo' essere usato come "calmante"?
Quali sono eventualmente i segnali che potrebbero aiutarmi a capire se la cosa sta facendo del male alla psiche di mia figlia?
Io amo mia moglie altrimenti non sarei qui a chiedere un aiuto per migliorare la nostra vita.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Ha ragione a mettere davanti a tutte le preoccupazioni la salute e l'equilibrio di sua figlia, perché i bambini possono risentire dell'ambiente emotivo in cui crescono. Purtroppo non è facile elencarle tutti i sintomi per sapere se ciò stia già avvenendo. Molto dipende da che età ha la bambina, dal suo temperamento e dal modo in cui rimane coinvolta negli scatti di rabbia della madre.

La cosa migliore sarebbe che sua moglie si rivolgesse a uno psicologo. Mi rendo conto che potrebbe essere difficile convincerla, ma questo è ciò che andrebbe fatto. Potrebbe anche fare una visita psichiatrica per vedere se oltre allo stress dovuto al cambio di cultura vi fossero parametri medici da riaggiustare, e in quel caso, se esistessero rimedi adatti, sarebbe il medico a prescriverglieli. Ma vi suggerisco di abbandonare l'idea di ricorrere a integratori o tisane, rimedi "naturali" e quant'altro perché non servono a niente.

Le cure di prima scelta riconosciute per i disturbi psichici sono la psicoterapia e la farmacoterapia, eventualmente in abbinamento, ma devono essere entrambe prescritte dallo specialista.

Cordiali saluti
[#4]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile signore,

mi chiedevo se avesse parlato con sua moglie, in un momento di tranquillità, delle preoccupazioni che ha a proposito della crescita della bimba, ed anche della sua sofferenza personale nel sentirsi un po' il capro espiatorio degli "sfoghi" della consorte.

Per migliorare la comunicazione tra voi, potrebbe essere opportuno recarvi assieme da uno psicologo. In questo modo, anche sua moglie potrebbe accettare più facilmente di impegnarsi in un percorso di questo tipo: mettendo in primo piano il benessere della bambina e la vostra vita di coppia, anziché le specifiche difficoltà di lei (connesse molto probabilmente, come le dicevano anche il collega e il suo medico, al "trapianto" in un altro paese, che è sempre stressante, a maggior ragione se si tratta di culture in cui si gestiscono le emozioni e si comunica in modi diversi).

Cordialmente,



Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

Gentile utente,
"un ambiente sano ed equilibrato" costituisce un ottimo presupposto per un'altrettanto sana ed equilibrata crescita dei figli.
Non si arrenda per i suoi tentativi di risolvere la situazione con sua moglie che a quanto pare seguono un circolo vizioso, ma chieda un aiuto appropriato in grado di cambiare la situazione in atto.

I disagi nella vostra coppia vanno affrontati, a mio parere, rivolgendovi ad un terapeuta familiare (sistemico-relazionale).

Cordialmente



Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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