Relazione sentimentale

Salve.
Circa quattro anni fa ho incontrato a una festa di amici un vecchio compagno di scuola, D. E' stato subito evidente che ci piacevamo. Mi è capitato però per caso di scoprire da mia cugina che lui era fidanzato. Abbiamo continuato a sentirci, lui mi ha confessato che aveva una cotta per me già da quando ci eravamo trovati a scuola insieme alle medie, insomma amava questa ragazza – con cui per altro stava insieme da appena un paio di settimane – ma non poteva sopportare l'idea di perdermi ora che ci eravamo ritrovati.
Circa un anno e mezzo dopo ho conosciuto F. In questo caso non è stato affatto un colpo di fulmine, diciamo piuttosto che avevo bisogno di qualcuno accanto. Lui invece si è quasi subito innamorato di me. Così è cominciata la nostra storia. Lui è un bravo ragazzo e ho imparato a volergli bene e forse anche ad amarlo. E D.?beh non era certo sparito, abbiamo continuato a sentirci, e questo continua tutt'ora. In questi quattro anni il sentimento che c'era tra noi si è notevolmente rafforzato e ora lui è di nuovo single.
Con F. è sempre andata abbastanza bene. Sono profondamente affezionata a lui, ma so per certo che se ci lasciassimo non potremmo mai e poi mai rimanere amici. Da come scrivo sembra che lui per me non sia che un giocattolo, non è così! L'ho amato, gli voglio bene, ma per quanto razionalmente vorrei poter continuare ad amarlo, il sentimento che provo per D. è troppo forte per ignorarlo. Perchè io dovrei lasciare F. per lui?sembrerebbe ingiusto, eppure in quattro anni la relazione – sottolineo che non è mai successo nulla, semplicemente di tanto in tanto ci vediamo per il puro piacere di stare insieme, ma a nessuno dei due è mai saltato in mente di tradire il proprio partner – con D. si è rafforzata e a maggior ragione ora che lui è nuovamente single io sento che ciò che provo per lui sta cercando di uscire fuori, di non essere più represso. Ma ovviamente non è un film, non posso semplicemente decidere di mandare F. a quel paese e buttarmi tra le braccia di D. Soprattutto perchè sono il primo vero amore di Fabio e ora che è nel bel mezzo del terzo anno di università, rischierei di fargli mandare tutto all'aria.. non lo dico per presunzione, ma perchè lui stesso in un periodo di crisi mi disse che senza di me non avrebbe avuto nessuna ragione per impegnarsi. L'affetto che provo per lui è davvero profondo, non posso pensare di lasciarlo così di punto in bianco – soprattutto sapendo quanto sia timido e insicuro – ma non posso nemmeno sacrificare i miei sentimenti continuando a fingere di essere innamorata di lui. Gli voglio bene, niente più. E allo stesso tempo sono distrutta dal fatto che da una mia decisione debba dipendere la felicità di due o tre persone. Non è giusto, non è affatto giusto. Non so davvero cosa fare, come comportarmi. Ho davvero bisogno di un consiglio.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà.
M.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signorina,
la situazione parrebbe non avere vie d'uscita indolori.
Quando ha deciso di iniziare e portare avanti la relazione con F., che definisce "timido e insicuro", probabilmente sapeva che prima o poi si sarebbe potuta presentare una situazione come quella attuale (visto che continuava nel frattempo a frequentare D., che si diceva interessato a lei), e ora i nodi stanno venendo al pettine.

Sembra che nè lei nè D. abbiate saputo rinunciare a qualcosa: D. le ha confessato il proprio interesse, ma non ha voluto chiudere una relazione iniziata da pochissimo per stare con lei, e lei stessa si è messa con un F. mentre continuava a frequentare D provando interesse per lui, anche senza che accadesse nulla fra di voi.
La situazione che lei descrive è iniziata 4 anni fa, quando eravate molto giovani, e penso che abbia conservato caratteristiche adolescenziali fino ad oggi: purtroppo crescere vuol dire anche fare dei sacrifici, delle scelte e delle rinunce per prendere la propria strada, e le scelte che non avete fatto anni fa si ripropongono in questo momento.
D. in qualche modo non ha scelto, o meglio ha scelto di aspettare che la storia con quella ragazza arrivasse ad esaurirsi, ed ora è chiamata proprio lei a prendere una decisione.

Mi domando se l'interesse di D. nei suoi confronti sia reale, dal momento che non ha voluto lasciare la precedente ragazza per mettersi con lei, e se quindi lei sta interpretando correttamente il suo atteggiamento.
Solo lei può saperlo: vi siete parlati apertamente in questo senso? Pensa che ora i vostri reciproci sentimenti siano sulla stessa lunghezza d'onda?

In ogni caso non credo potrà proseguire ancora per molto la storia con F.: per quanto siate affezionati il suo ruolo di "ripiego" è rimasto tale e quale all'inizio, lei gli vuole bene ma non è innamorata di lui e mi sembrerebbe giusto che fosse onesta con lui, anche a rischio di perderli entrambi.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
La ringrazio, la verità è che effettivamente non si può riassumere una situazione in un semplice breve testo scritto..però avere un consiglio forse mi aiuterà a decidermi alla fine.
grazie.
[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sicuramente le circostanze sono più complesse di quello che ha potuto scrivere, ma penso che comunque non sia una situazione dalla quale poter uscire senza un minimo di sofferenza e senza qualche rinuncia.

I punti fissi sono che lei è innamorata di D., che F. è innamorato di lei - ma lei non corrisponde, per quanto gli voglia bene - e che ritiene che D. contraccambi oggi pienamente i suoi sentimenti e sia disponibile a iniziare una relazione con lei (a meno che parlandogli chiaramente la situazione non si riveli differente).

Con F. prima o poi finirebbe comunque, perchè al di là del suo essere più o meno onesta nei confronti del ragazzo si tratta di una relazione che non soddisfa lei per prima.
Con D. potrebbe o iniziare una storia o proseguire un'amicizia "affettuosa", però in questo caso le consiglierei di valutare molto bene la situazione per evitare che divenga elemento di disturbo di altre sue relazioni future.

Ho riassunto bene?
Ci sono altri elementi rilevanti dei quali non ha ancora parlato?
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
il riassunto è quasi completo..ma aggiungo una cosa: per quanto possa sembrare assurdo, ho la netta sensazione che se avessi incontrato F. in un'altra circostanza, da più adulta o più semplicemente se non provassi ciò che provo per D., potrei vivere la relazione con lui in modo molto più tranquillo e forse potrebbe anche essere una stira più seria, magari destinata e durare negli anni e portare, chissà, a un matrimonio. ecco perchè tutti questi dubbi e questa confusione. è come se fosse tutto sbagliato, ma mi rendo conto di essere io, quasi in toto, la causa di questo caos mentale..vorrei solo non aver creato le condizioni per far soffrire altre persone.
per come mi sento adesso, se solo F. mi amasse un po' meno potrei lasciarlo con più tranquillità..non è per paura di perderli che non mi decido, ma più per la consapevolezza che qualunque scelta farò provocherò sofferenza a qualcuno.
ma allo stesso tempo (non riuscirei a riassumerle la difficoltà degli ultimi dieci anni della mia vita senza diventare prolissa) comincio a sentire il bisogno di avere accanto una persona che mi sostenga, comincio a non resistere più nel ruolo di colonna portante...per il mio ragazzo, per le amiche, per mia sorella e mio fratello, per i miei genitori separati..è difficile, tutto estremamente difficile...a volte vado semplicemente avanti per inerzia...perchè non scegliere è tanto più facile...
vorrei avere più forza e più motivazioni, ma non ne ho poi così tante..
[#5]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
"comincio a non resistere più nel ruolo di colonna portante..per il mio ragazzo, per le amiche, per mia sorella, per i miei genitori separati"
Davvero un bel carico per lei.
Sarebbe utile che lei comprendesse come è arrivata a ricoprire questo ruolo che a quanto pare pervade ogni suo rapporto affettivo e di cui ora fatica a reggere il peso, ruolo che ha a che fare con la sua storia di vita personale e familiare.
Attraverso questa comprensione potrebbe trovare un modo di porsi in relazione con gli altri più consono alle sue reali necessità.
"Non scegliere è tanto più facile..." ma la lascia sospesa e insoddisfatta.
"Vorrei avere più forza e motivazioni, ma non ne ho poi così tante".
Forse è arrivato il momento per lei di ascoltarsi meglio per sbloccare una situazione che "va avanti per inerzia".

Rivolgersi in presenza ad un collega le sarebbe di aiuto.

Molti auguri per la sua vita

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#6]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Quindi F. ha le caratteristiche che lei ritiene dovrebbe avere un uomo con il quale ci si può costruire un futuro: affidabilità, serietà, dedizione...
E' così?
Mi viene un dubbio: se lei restasse con F. potrebbe effettivamente arrivare a formare una famiglia con lui? (intendo se non ci fosse D.)
Sto pensando se in qualche modo ora non pensa di mollare F. e mettersi con D. perchè F. nella sua mente ha un ruolo di partner più "adulto" di quanto non abbia D., che immagino sia più estroverso, imprevedibile, inaffidabile.
Mi chiedo cioè se l'impulso a reinvestire emotivamente su D. non parta dalla voglia di leggerezza che sente accanto al desiderio di potersi appoggiare a qualcuno, e anche di non essere più il punto di riferimento di tutti.
Se così fosse in lei emergerebbero il desiderio di leggerezza e disimpegno, ma anche di essere sostenuta dall'altro, e forse D. non le può garantire tutte queste cose.

Più in generale lei mi sembra combattuta fra l'idea di crescere e la possibilità di recuperare una leggerezza adolescenziale che forse non ha mai avuto, e può essere per questo che si sta tormentando tanto.

Tornando ai 2 ragazzi: mi pare che si completino, e che i suoi dubbi possano nascere sia dal pensiero di provocare delle sofferenze, sia dal fatto che effettivamente da entrambi loro 2 lei trae qualcosa che le serve dal punto di vista psicologico.
L'ideale sarebbe chiudere con entrambi ed aspettare di conoscere una persona che riunisca tutte le caratteristiche che lei cerca.

A volte il dubbio e l'inerzia nascono dall'assenza di speranza e dalle aspettative negative, oltre che dalla paura di sbagliare o dal rifiuto a rinunciare a qualcosa.
Se non riuscisse ad immaginare un miglioramento per il suo futuro, nè ad uscire da questa situazione, credo anch'io che le sarebbe davvero utile l'aiuto di uno psicologo.
[#7]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Ringrazio entrambe per il tempestivo e consistente aiuto. So che avrei bisogno di un aiuto professionale frontale, ma ci sono diversi motivi per cui ancora non sono ricorsa a questa soluzione. Per ora non posso che dire grazie per i consigli. E sperare di riuscire a capirmi meglio e a risolvere questa situazione senza ferire troppo nessuno.
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza, non può non ferire nessuno. Nessuno di noi può.

Ogni scelta che facciamo (o che non facciamo) apre delle opzioni e ne chiude altre.

Il problema è che a volte vorremmo "fare una frittata senza rompere le uova"; ma questo, semplicemente, non è possibile.

La maggior parte delle difficoltà che enuncia sembrano derivare dal modo in cui lei "si racconta" la sua situazione. L'idea che "far soffrire gli altri è ingiusto", o che "bisogna comportarsi sempre in modo da non scontentare nessuno" è un esempio di quei decaloghi di precetti che ci portiamo dentro, e che, più cresciamo, più si scontrano con la complessità della vita e delle relazioni umane. E si mostrano inadeguati.

Mi associo all'invito delle colleghe: una consulenza psicologica può servirle non tanto a ricevere consigli (questo lo può fare chiunque, ed in modo abbastanza inutile!), ma a chiarire a sè stessa in che modo lei si rapporti con gli altri, con i suoi ed i loro bisogni, come affronti le scelte importanti della sua vita.

Cordialmente