La sua situazione lavorativa

Gentili Dottori,chiedo un Vostro parere su un problema che mi sta uccidendo.Ho 30 anni e da 5 mesi sono sposata con il ragazzo con cui stavo da 5 anni.Io sono sempre stata l'elemento psicologimanete ed economicamente più forte,ma non sembrava essere un problema per nessuno dei due.A poche settimane dal matrimonio lo vedo dubbioso e gli dico che se non se la sente si può rimandare tutto, mi rispondeche ha solo un pò di normale paura per la sua situazione lavorativa.Ci sposiamo, luna di miele tutto perfetto, torniamo e mi trova davanti un estraneo,astioso,taciturno e sempre stanco.Nel frattempo attraverso un brutto momento, cambio lavoro e sono preoccupata perchè il mio stipendio è praticamente l'unica entrata ed abbiamo il mutuo.Ilsuo atteggiamento in quasto periodo peggiora, si lamenta del mio fisico e del mio modo da vestire definito "da vecchia"(non sono cambiata per niente in 5 anni e a detta di tutti sono una bella ragazza).Lo accontento,dimagrisco e vario un pò il vestiario,usciamo di più,ma lui sembra una bestia in gabbia. Mi suonano i campanelli d'allarme ed effettuo dei controlli che in capo ad un mese mi fanno scoprire che aveva intrecciato una relazione con una ragazza di 20 anni appena rientrati dal viaggio di nozze.Davanti all'evidenza confessa e dice che per lei ha provato qualcosa, anche se a detta sua e confermato poi da lei in quattro mesi c'è stato solo qualche bacio.Provo a cacciarlo di casa,ma mi prega di farlo restare,dicendo che mi ama e che la relazione con lei è stato un errore.Dopo due giorni di morale a terra,giudicando utile un periodo di allontanamento, decido di fare fagotto e tornare dai miei per riflettere.Lui mi copre di fiori e viene sotto la mia finestra di notte, alla fine ci rivediamo a cena e mi dice che la mia assenza gli ha fatto capire che vuole una vita con me e che ora desidera "sentirsi sposato".Attendo ancora qualche giorno e poi torno a casa,dopo essermi accertata che non si sia incontrato con lei in quei giorni,scopro che l'ha chiamata solo per dirle che sceglie me (confermato da lei,che non l'ha presa bene).Ora ci stiamo riprovando,ho però "tirato i remi in barca"per timore che fosse la vita comoda che gli offrivo a farlo restare,ma sembra di no,ho smesso di fare la brava mogliettina che pensa a tutto e che paga tutti i conti e gli ho fatto capire che non prenderò di nuovo tutto sulle spalle.Sembra che lui stia prendendo in mano la sua vita, è affettuoso e carino, risponde sempre al telefono e non si lamenta delle mie inevitabili "crisi di controllo",che sperino passino presto perchè sono una cosa che odio, ma il timore di accorgermi di nuovo che sono mesi che trama alle mie spalle ora è forte.Una voce dentro di me dice di buttare tutto all'aria e fuggire,che non meritavo questo e sono stata pugnalata alle spalle da chi consideravo il mio primo alleato e per il quale avrei fatto di tutto,ma so che lo amo ancora,anche se mi sembra di navigare a vista in un mare di fango.
Gazie in anticipo
Stefania
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
il matrimonio è un passaggio critico della vita e come tale richiede sempre una certa fatica e il dispiegamento delle proprie risorse per trovare un nuovo equilibrio personale e nella coppia.
Sembrerebbe che il vostro rapporto si sia costruito in modo un po' sbilanciato a suo favore e forse suo marito con i suoi comportamenti ha cercato (inconsapevolmente) di controbilanciarlo (è solo un'ipotesi).
I vostri reciproci comportamenti successivi hanno comunque sortito l'effetto di riunirvi dopo la crisi, anche se lei ha ancora l'amaro in bocca e fa fatica a fidarsi.
Ciò su cui conviene riflettere però è la nuova situazione che si è venuta a determinare. Lei dice infatti: -gli ho fatto capire che non prenderò di nuovo tutto sulle spalle--sembra che lui stia prendendo in mano la sua vita-.
Un nuovo tipo di equilibrio nel quale i pesi sembrano meglio ripartiti.
Lei però afferma di essere combattuta e di "navigare a vista in un mare di fango", anche se ha ancora forti sentimenti per suo marito.
Se riesce ne parli con suo marito, apra un dialogo nel quale entrambi abbiate la possibilità di confrontarvi sui vostri sentimenti, sulle vostre emozioni, su voi come coppia.
Se vi sentite in difficoltà sarebbe però utile che vi rivolgeste in presenza a un terapeuta di coppia.

Cordialmente


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto per la Su celere risposta Dottoressa. Andare da un terapista era una cosa che avevo già proposto anche a lui, anche perchè anni addietro, proprio a causa del dolorosissimo abbandono da parte di un mio ex fidanzato, io stessa ne avevo tratto grande giovamento. Lucidamente mi rendo conto che mio marito è ancora molto immaturo, lo vedo anche dalle reazioni che ha nei confronti di tutte le persone che sono rimaste sconvolte da questo evento oltre a me (vedi la sua famiglia che lo sta "tartassando" perchè trovi una soluzione alla sua insoddisfacente situazione lavorativa). Il mare di fango lo vedo perchè lui si trova in una situazione che lui stesso ha accusato essere la causa dello "scivolone", cioè una professione che non gli da soddisfazioni economiche e lo ha spinto ad un secondo lavoretto nel week end, dove ha conosciuto l'altra. Ovviamente ho messo come condizione al mio ritorno a casa che questo secondo lavoretto deve cessare, non per gelosia, o lameno non solo, ma ho avuto la netta impressione che questa situazione si sarebbe protratta per sempre, che lui volesse restare l'eterno ragazzo che fa un lavoro che gli piace, ma non viene pagato, e nel week enda fa un lavoro che gli porta quel minmo di argent de poche che gli permette le sue piccole spese, mentre a tutto il resto provvedo io. Ho paura di questo e gli ho chiesto di scegliere tra una vita da eterno ragazzo, ma senza di me,o mettersi seriamente a lavorare su quello che deve fare, insieme a me. Mi ha detto che la sua situazione lavorativa gli aveva dato una sorta di incertezza e che "temeva" (e questo mi ha fatto arrabbiare più di tutto) di parlarne con me, la situazione con l'altra si è presentata come una fuga,una persona che lo giudicasse con gli occhi di una 20enne e quindi una situazione senza le responsabilità e problemi di una vita adulta. Io amo mio marito,ma temo anche che se questa situzione permane, non solo riaccadrà,ma non cambierà mai.Mandar giù il boccone sarà dura, anche perchè dopo aver visto e parlato con l'altra,che è oggettivamente meno attraente,meno acculturata,meno intelligente e molto immatura,mi chiedo cosa di questa situazione lo abbia attirato.Quello che in modo molto ingarbugliato Le chiedo è: secondo lei è utile che moralmente e sentimentalmente gli stia accanto, ma materialmente lo metta davanti alle sue responsabilità? Desidero solo che lui scelga cosa vuole fare,se desidera vivere come un ragazzino o stare con me,ma che questa volta sia sicuro di quello che fa. A lui questa domanda ovviamente l'ho già rivolta e lui mi ha fatto i più altisonanti giuramenti, ma con la stessa foga mi giurava che andava tutto bene e non c'era nessuna. So che devo ricominciare a fidarmi, perchè sul sospetto non costruiremo nulla, ma ho visto il suo comportamento come quello di un ladro al quale non dispiace affatto di aver rubato, ma è dispiaciutissimo di andare in galera.Gli ho prospettato una strada in salita con me ed una in piana dove può tornare da una madre che, pur essendo una persona meravigliosa e alla quale voglio molto bene, lo ha cresciuto con l'idea che lui ha sempre ragione ed il mondo è cattivo. Lui ha scelto la strada in salita con me, ma quanto durerà?
La ringrazio in anticipo
Stefania
[#3]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51

Gentile signora,

Prima di sposarsi avrà avuto modo di vedere se suo marito svolgeva un'attività lavorativa tale da permettere a lei di fare il suo lavoro senza strafare, o no?
Perché queste cose vanno viste prina di modificare la propria vita e di intraprendere un percorso matrimoniale.
Se non l'ha fatto lo faccia adesso e metta suo marito di fronte alle sue responsabilità. Il mutuo da pagare non è uno scherzo e il lavoretto di fine settimana, come anche lei ammette, mi pare che irrigidisca la posizione di suo marito in una fase tra "l'adolescenziale e il post adolescenziale in attesa di trovare una sistemazione stabile".
Tutto questo va fatto perché se poi avrete intenzione di mettere al mondo dei figli occorre che entrambi lavoriate e riusciate ad avere delle entrate sufficienti per la vostra vita e il vostro ménage.

Parlo di soldi, ma anche di affetti e di rapporti. Non le sembra che suo marito si sia soltanto preso la briga di giudicare il suo modo di vestire e di apparire?
Sente o ha mai sentito anche prima del matrimonio attrazione per lui e ha mai potuto constatare se suo marito ha attrazione per lei e per la sua persona?

A mio avviso anche questo non è stato sufficientemente verificato prima del matrimonio.
Vuol farlo adesso?

Cordiali saluti e molti auguri.

[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentili dottori,Vi ringrazio innanzitutto per le Vostre risposte.Purtroppo le cose stanno peggiorando e io sto sempre peggio.Mi sono messa nei suoi panni e so che se avessi fatto una cosa del genere e mi fossi accorta che amo lui, adesso mi comporterei in maniera diversa da come lui sta facendo.Da quando sono tornata a casa non vedo in ogni suo gesto di tenerezza nei miei confronti (molto raro comunque)nessuna spontaneità.Temo che abbia male interpretato i suoi sentimenti e che resti con me perchè è la cosa giusta da fare (e perchè i suoi non riprenderebbero a casa). A 30 anni appena sposata credo di avere diritto a qualcosa di più. Stanotte, mentre dormiva, mi ha dato un pugno al viso, ha detto che stava sognando che ci fossero i ladri in casa, io credo che sia un inconscio desiderio di farmi del male e quel pugno voleva darlo proprio a me. Questa sera gli chiederò di andarsene, ho bisogno di riflettere, non sentirlo nè vederlo per un pò,molto di più di qualche giorno. Credo di essermi automessa ai suoi piedi, e non lo merita. Devo riuscire ad andare oltre ai primi giorni di panico perchè mi manca la sua presenza e resistere anche alle sue estemporanee manifestazioni di amore eterno subito dopo una mia sfuriata, dettate solo dalla paura di perdere una situazione sicura che gli do, economica e sentimentale.Dopo il pugno questa mattina non mi ha nemmeno chiamata per sapere come stavo. Non mi sono mai sentita così poco amata e poco importante. Basta.

Vi chiedo un consiglio...

Grazie mille
Stefania
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile signora,
solo lei può avere il polso della situazione perché la sta vivendo, solo lei può decidere il da farsi.
Dalle sue parole traspaiono tutta la sua sofferenza, la sua delusione,la sua rabbia, il suo non sentirsi amata, ma ingannata. Mi sembra di percepire, però,che il sentimento che la lega a lui non sia spento e quindi la difficoltà, nonostante le ferite e la sua lucida analisi, a lasciarlo andare.
Forse una parte di lei non è pienamente convinta di mettere in atto ciò che ci sta riferendo, forse cerca qualcosa che le possa dare anche un solo minimo spiraglio per poter valutare ancora prima di dare uno stop (è solo un'ipotesi).
Perché non chiede aiuto a un collega in presenza? Potrebbe servirle a sbrogliare la matassa. Già nella precedente mail le avevo suggerito di consultare un terapeuta di coppia, sarebbe forse la cosa più utile per voi in questo momento per capire se stare dentro a questo rapporto in modo diverso o starne davvero fuori.

Molti auguri