Problema sentimentale ... sono un papà molto confuso

Buon giorno,
Vivo con la mi acompagna da circa 7,5 anni e abbiamo una splendida bambina di 6 anni.
Con mia moglie non abbiamo mai e poi mai avuto dialogo, se non per decidere se compare le carote bio o quelle "tradizionali", non ci siamo mai confrontati il nostro rapporto dire che è molto sterile e forse banale.
Io non so nulla di lei, neanche qual'è il suo colore preferito (lo potrei dedurre dai suoi viestitti ma ne milioni) non so cosa abbia fatto nell'infazia nell'adolescenza ecc ecc.
In passato provai ad allacciare con discorsi un pò meno superficiali ma ho non ricevevo risposta o risposte che cambiavano l'argomento.
Viviamo da 2 anni circa in letti separati perchè io avevo iniziato a russare, e facciamo l'amore (se così si può chiamare) tre volte l'anno.

Mi sono sempre detto fin chè la barca va ...... ora mi pare stia affondando, lei pare e dico pare e ripeto pare sia semifelice, pare tutto vada bene .... dico pare perchè non ho mai saputo cosa pensa.
Tuti dicono ci vuole dialogo ma ora dopo quasi 8 anni di sileznio anzi di mutismo, nessuno dei due un pò per ingenuità un pò per infantilismo riesce a iniziare a dire qualcosa.
Io sto crollando tanto è vero che da circa un mese e mezzo ho ricontattato una mia amica che non vedevo da 10 anni con cui esco e mi sento coccolato, io le ho detto che non ci sarei mai finito a letto perchè il tradimento in quel modo mi pare da vigliacchi, certo la sto frequentando e mi ci trovo molto bene, poi lei è per me una situazione incompiuta che nel passato ho abbandonato per varie ragioni, ma che è sempre stata nel mio cuore.

Sono molto confuso non so più che fare, ho molta paura, paura sopratutto di perdere mia figlia e sopratutto e che lei soffra.... già speso ci chiede se ci vogliamo bene e lo chiede sempre più insistentemente, nonostante non litighiamo mai e siamo smepre sorridenti.
In un modo o nell'altro devo risolvere questa situazione prima di soccombere in una depressione o peggio creare una danno alla famiglia (parvenza di famiglia)

Chiedo un consiglio a voi, ogni punto di vista è ben accetto

grazie e scusate il testo eccessivamente prolisso........
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, la sua è una situazione piuttosto comune: il matrimonio non va e s'inizia a guardarsi d'attorno. E da qui, senza conoscerla, si rischierebbe di darle suggerimenti scontati e banali.

In passato le abbiamo già suggerito di contattare uno psicologo, ha poi deciso di farlo? A questo punto potrebbe essere la cosa migliore.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
buon giorno Dott.

Si ho deciso di farlo, non avend odisponibilità economiche, per ora proverò ad andare da solo al consultorio dell'asl, poi vedrò cosa ne esce, ho scritto qui semplicemente per avere un punto di vista in più.

Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile signore, più di un mese fa lei ha scritto che il risultato della sua precedente relazione

"fu di scappare ed evitarla e di reclinare su un'altra ragazza di cui non ero assolutamente invaghito che a tutt'oggi e' la mia compagna e con cui ho una figlia."

Non ci meravigliamo quindi che lei oggi ci dica che la situazione è difficile e che la bambina si sta accorgendo che qualcosa non va fra voi due.

Al consultorio si informi sulla possibilità di accedere a consulenza di coppia, ma cerchi anche di parlare con la sua compagna di questa possibilità, reperendo eventualmente anche il recapito di uno psicologo privato (se il consultorio non erogasse questa prestazione): penso valga comunque la pena di investire in un percorso di coppia per risolvere una situazione in cui è coinvolta anche una bambina così piccola.

Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Grazie anche a Lei dottoressa,

Si effettivamente la mia motivazione di cercare aiuto sta tutta nell'evitare danni a mia figlia.

Anch'io non sono meravigliato, ma come Lei ben saprà spesso ci adagiamo nelle nostre infelicità, perchè è più facile rimanere in quella infelicità tutto sommato sotto controllo che mettere sforzo nella ricerca di una soluzione a tale sofferenza.

Mi sono fin troppo abituato a dire finchè la barca va lasciala andare, ora la barca sta affondando, qualcuno in passato mi disse che i pronblemi se in quel momento sono troppo grossi per noi li si possono parcheggiare in alcuni cassetti per poi nel momento giusti ripresi ed affrontati, ma si è dimenticato di dirmi che a volte i cassetti si aprono da soli.

L'unica cosa che mi lascia perplesso è che anche la mia compagna reagisce nello stesso "identico" modo, pare che anche a lei vada tutto a gonfie vele e che così sia normalità, effettivamente non avendo dialogo mi rendo conto che non so cosa lei stia provando.


Grazie e buona giornata
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bravo, è molto importante che lei abbia come scopo la felicità della bambina: purtroppo molte coppie si fanno la guerra e usano i figli come armi, invece di preoccuparsi della loro serenità, ed è un'ottima cosa che non sia il suo caso.

Penso che se proponesse alla sua compagna una consulenza di coppia potrebbe iniziare ad aprirsi uno spiraglio per il dialogo, indipendentemente da come finirà questa storia.
E' molto difficile per lei prendere delle decisioni e capire come è meglio muoversi se non ha la minima idea di cosa pensi l'altra persona coinvolta, quindi cerchi di parlarle della situazione quando troverà il momento adatto, senza essere recriminatorio o eccessivamente negativo, ma scegliendo un momento in cui si sente sufficientemente tranquillo per parlarne serenamente.
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dopo
Utente
Utente
Dott MAssaro,

Grazie davvero, sò che sarà molto difficle ma prima o poi dovremo pur affrontare il dialogo.

Grazie ancora
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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente
io credo che l'origine del suo problema stia proprio nelle strategie che ha adottato per affrontarlo, mi spiego meglio:
lei sostiene di aver sempre vissuto la sua relazione seguendo la regola "finchè la barca va...." ma, a giudicare dalla situazione attuale, questa non si è rivelata una modalità vincente dal momento che implica una posizione volta alla non assunzione di posizione e di responsabilità.

Presa cocienza di questo lei dice:
<<In un modo o nell'altro devo risolvere questa situazione prima di....>>
e questa affermazione presuppone che si trovi in una posizione MOLTO diversa rispetto al passato, cioè una posizione tesa all'azione risolutiva e non all'attesa passiva.
A questo punto credo che rimanga solo da capire il COME e, dal mio punto di vista, di prima scelta dovrebbe essere proprio la faticosa rottura del silenzio all'interno del quale stà naufragando la vostra relazione e la vostra famiglia; tutto il resto arriverà da se.

Le faccio un grosso in bocca al lupo

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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dopo
Utente
Utente
Buon giorno Dott. Sussarellu,

RIngrazio di cuore anche Lei per avermi dedicato un pò del Suo tempo.

In efetti è quello che mi dicono tutti, devo rompere il silenzio su cui si è basata la nostra relazione, ma mi creda non è facile, so che la percezione della realtà è soggettiva per ui per altri sarebbe facile o comunque indispensabile, ma per me è un muro difficile da abbattere, oltre alla mia ingenuità e al fatto di non essere ancora cresciuto interiormente e spiritualmente, mi ritrovo ad avere grosse difficoltà ad affrontare questa situazione, tra l'altro in passato io ho provato in qualche modo a intraprendere dei discorsi meno superficiali ma di carattere più profondo più introspettivo con lei, il risultato è sempre stto quello o di non ricevere risposta o che lei avesse cambiato argomento, e sinceramente quello che io provo nei suo confronti ora mentre Le scrivo è un sentimento di paura,... paura di come possa prenderla paura di un fraintendimento paura di non saper gestire diplomaticamente un dialogo impegnativo,... io ho paura di lei, PAURA sopratutto per mia figlia una bambina estremamente equilibrata dolce e affettuosa, che ogni tanto nel dubbio chiede se ci vogliamo bene, continuo a dire che devo e devo interrompere questo silenzio, ma fino ad ora l'ho solo detto.
é evidente che dato che la barca affonda qualcosa devo salvare, ma non sono pronto ancora.....nonostante i 40 anni tra due mesi, e nonostante abbia studiato anni di filosofie di tutte le salse e di psicologia e avendo vissuto per anni con monaci sia tibetani che di altre religioni.

Grazie ancora e buona giornata
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
...paura di cambiare. "ma non sono pronto ancora"
Cambiare le regole di relazione, soprattutto quando sono così rigide e apparentemente immodificabili mette paura, la comprendo. Nel suo rapporto di coppia, nel quale essere estranei uno all'altro è la regola, svelarsi mette paura.
Cosa mai potrà succedere dopo? E' questa l'incognita.
Ma lei si rende benissimo conto che in questo equilibrio "disfunzionale" basato sul "finché la barca va", la barca rischia di affondare con quelli che ci sono sopra.
Rimettere la barca in grado di raggiungere la riva mettendo al sicuro coloro che ci sono sopra, è quello che potrebbe succedere rivolgendosi ad un terapeuta di coppia.
Potrebbe così trovare riparo sulla terraferma, una territorio nuovo nel quale non è più necessario mettere barriere. Per il benessere suo e di sua moglie, uniti o separati, ed in particolare per quello della sua bimba a cui tiene tanto come si può ben comprendere dalle sue parole cariche di affetto.
Sorridere per negare il malessere, può anche creare più danni che litigare.

Molti auguri per la sua vita

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#10]
dopo
Utente
Utente
Buon giorno Dott.ssa Rinella,

più ricevo risposte e più comprendo come si avvicinino sottilemente al problema, ognuno di voi a toccato un tasto, un lato del mio problema, dando spunto per ulteriori riflessioni, a volte basta anche solo una parola o una frase per far emergere nuove riflessioni.

Non mi rimane che andare dalla dott.ssa presso cui ho preso appuntamento e sentire un ulteriore punto di vista, anche se so che sarà tutto di poca utilità finche io e la "mamma di nostra figlia" non avremmo deciso di terminare il nostro silenzio.

Grazie anche a lei per il Suo prezioso tempo dedicatomi

Tanti auguri anche a Lei