Solitudine

Salve sono una ragazza di 19 anni, vivo un periodo di alti e bassi(questo periodo è attivo da 3 anni ) i momenti alti sono caratterizzati dalla presenza di amici uscita in compagnia ecc.. quelli bassi che dominano maggiormente sono periodi vuoti di solitudine(come adesso).
Purtroppo ho amici tutti fidanzati, e di conseguenza io passo in 2 piano anzi non mi considerano proprio, gli servo solo da "tappabuchi" quando si lasciano poi appena si fidanzano spariscono. Io accetto di fare da "tappabuchi" per uscire e stare in compagnia consapevole che appena trovano un compagno mi abbandonano, e così succede, io ritorn nel mio periodo nero, nn esco mi sento sola ed è bruttissimo vedere che durante il week-end le mie coetanee escono ed io se esco sono costretta ad andare con i miei genitori. ultimamente mi sono iscritta al corso per la patente, credendo che magari così acquisto maggiore autonomia ma se continuo a restare sola non credo che la situazione si sbloccherà.
Ho provato a contattare vecchi amici, anche con l'aiuto dei social network, ho provato a fare nuove amicizie ma la risposta è sempre la stessa sono perseguitata,sono tutti fidanzati. Mi sento un extraterreste l'unica che non è fidanzata, per non considerare i dispetti e le mortificazioni che subisco da parenti o conoscenti fidanzati.Vi chiedo un piccolo aiuto un consiglio sono bloccata in questa trappola e non so più come uscirne.
Un grandissimo grazie in anticipo e Buon Natale.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza, qual è esattamente la richiesta? Puoi porvare a spiegarla un po' meglio?
Qual è il tuo bisogno?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
dice che le sue esperienze la conducono a pensare di essere un tappabuchi. Ma fino a quando lei penserà di esserlo e si aspetterà solo questo dagli altri, la concezione che ha di sé farà in modo che il suo comportamento sia determinato involontariamente da questa convinzione.

Avrebbe bisogno di vedere se stessa e il mondo da una prospettiva diversa,di acquisire maggiori certezze che lei non ha forse potuto costruire appieno (non per sue carenze ma per fattori diversi riferibili alla sua storia di vita personale e familiare).

La scelta di prendere la patente è certamente un buon passo per la sua autonomia e magari conoscere persone nuove.

Se però è difficile per lei sbloccare la situazione, "uscire dalla trappola" riuscire a sentirsi e porsi in modo diverso, consideri l'opportunità di rivolgersi a un collega in presenza anche per il fatto che lei parla di un "periodo attivo da tre anni" di alti e bassi.

Molti auguri anche a lei

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
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