Vuoto interiore

Salve, sono un ragazzo di 24 anni e da alcuni anni vivo un senso di forte malessere interiore. Premetto che è poco più di un anno che mi sono lasciato con la mia ex con cui ho avuto una storia durata 4 anni. Negli ultimi anni di questa lunga relazione ho avuto crollo emotivo pesantissimo, causato dalla mia ansia nei confronti del futuro, della possibilità di trovare un lavoro e di realizzare quindi i miei sogni. Diventavo molto cupo e silenzioso per ogni esame dato all'università (forse perché scettico sulla reale possibilità che lo studio potesse assicurarmi un futuro) e passavo intere giornate a letto a deprimermi. Questo mio atteggiamento e le mie continue crisi nervose hanno portato sicuramente la mia ragazza ad abbandonarmi. In questo anno che ci siamo lasciati ho avuto una breve relazione con una ragazza che mi piaceva tanto e con cui sono andato subito d'accordo. Purtroppo nel momento in cui siamo stati vicini a fare l'amore ho avuto un attacco d'ansia inaspettato, con forti palpitazioni, perdita dell'erezione e sudorazione incontrollata. Insomma, questo episodio si è ripetuto anche una seconda volta e la relazione con lei è finita presto. Non nascondo di essere anche affetto da un'ansia da prestazione in quanto so di avere una dimensione del pene ridotta... Insomma, come se non bastasse stanotte ho anche sognato di nuovo la mia ex (quella con cui sono stato insieme 4 anni)... In questo anno in cui ci siamo lasciati l'ho sognata altre volte ma era da molti mesi che non mi compariva nel sonno. In parole povere ho sognato di baciarla e di abbracciarla ma mentre le parlavo mi sono svegliato nel cuore della notte con le braccia avvinghiate al cuscino. Oltre a questo, faccio sempre sogni strani, soffro anche di sonnambulismo e spesso i miei genitori mi ritrovano a fare lunghi discorsi da solo nel pieno del sonno! Penso di avere una natura bipolare, che mi porta continuamente dall'euforia alla tristezza più nera. Intanto dovrei laurearmi e non riesco a concentrarmi come dovrei negli studi. Tutto attorno a me è strano, arido e deprimente e se chiudo gli occhi sento crescere in me quella sensazione di vuoto interiore che mi tormenta... Passo sempre più giornate davanti al PC o nel calore del letto... che cosa mi sta succedendo??? Cosa mi consigliate di fare??? Grazie.
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentilissimo ragazzo dalla descrizione del suo problema, l'unica cosa certa è un intenso stato di malessere(attacchi d'ansia, sfiducia, tristezza,dubbi,) che cercano di imbrigliarlo all'interno di un circolo vizioso da cui sta incontrando notevoli difficoltà ad uscirne.
Per evitare che questo succeda o che il malessere diventi cronico è importante prendere la decisione di reagire, trovando quello che io definisco "il coraggio di chiedere aiuto".

Il mio suggerimento è di rivolgersi ad uno psicologo psicoterpaueta che lavorando al suo fianco, le faciliti il compito di uscire fuori da questo circolo vizioso.

Con la speranza di esserle stato utile rimango a sua disposizione e cordialmente la saluto.

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

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dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Un anno fa, non appena lasciato con la mia ex, ho provato a consultarmi con uno psicologo. Purtroppo non mi è servito a molto, infatti dopo un po ho interrotto le sedute e ho cercato di uscirne da solo. Il problema sembrava fosse finito non appena incontrata l'altra ragazza ma è ricomparso quando ho capito di averla persa... Ora vivo una forma di apatia... In pratica non sento più nulla, mi è indifferente tutto ma se ripenso alle brutte esperienze che ho vissuto mi viene una forte rabbia dentro. E' come se volessi riscattarmi ma non riuscissi a farlo, come se non trovassi il modo di essere felice... In pratica non so quello che voglio da me stesso e dal mondo che mi circonda. E' un casino...
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentile ragazzo, come lei ben mi conferma in questo momento tutto le appare come dice lei un "casino".

La prima riflessione che le pongo è: secondo lei in che modo una persona incasinata vede la realtà che lo circonda? In maniera lucida o alterata?

Se inoltre questa persona, ripensando alle sue precedenti delusioni si convincesse anche che per lui non c'è speranza, come se la immagina questa persona, pimpante, piena di risorse positive, oppure sfiduciata, apatica e disinteressata?

Dalle risposte che si darà e su cui sono certo riflettera, lei in questo momento deve prendere le distanze come persona dallo stato emotivo negativo che lo blocca dentro questo circolo vizioso.Prenda consapevolezza che al momento la sua visione della realtà è fortemente è alterata da questo stato emotivo negativo da cui è necessario prendere le distanze per poterlo affrontare in maniera efficace. In altre parole vorrei comunicarle il messagio che lei e lo stato emotivo negativo siete due cose differenti.

Per tale motivo, il mio suggerimento è quello di affidarsi ad uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarla a riprendere in maniera positiva la gestione della sua vita.

Rimanendo a sua disposizione porgo Cordiali saluti
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