Controllo emozionale difficoltoso

Salve gentili dottori,
grazie per questo innovativo servizio,
sono Valerio, un uomo di 37, e da ormai qualche hanno accuso un disturbo che inizia a darmi veramente fastidio,
premetto che ho moglie 2 figli ed una vita deltutto normale e felice, stressato si ma credo non più della maggior
parte delle persone della mia età con molte responsabilità.
Come dicevo da qualche hanno noto una seria diminuzione della mia capacità di controllare anche le più piccole
emozioni, mi spiego meglio, a volte basta un semplice sforzo fisico o un imprevisto, deltutto normale nella vita
quotidiana, ed io vengo assalito da un'ansia apparentemente ingiustificata, deltutto sproporzionata rispetto
all'evento scatenante.
battito accellerato, groppo in gola, sensazione di perdita di controllo nervoso, affanno precoce.
premetto che sono uno sportivo di professione ed il mio stato fisico è impeccabile.
questo disturbo, che fin'ora ho controllato con molta fatica e concentrazione, ora inizia a pregiudicare seriamente
lo svolgimento delle mie normali attività.
ovviamente non sono quì a chiedere una improbabile diagnosi online, mi recherò da uno psicologo quanto prima, volevo
solo sapere se esiste una patologia psichica che corrispende a questa sintomatologia.
La sensazione è come se la mia capacità nervosa di gestire le emozioni o/e le situazioni che le generano, sia
drasticamente diminuita, una sorta di "NERVO A FIOR DI PELLE" di indebolimento nervoso.
spero di aver reso l'idea e vi ringrazio cordialmente in anticipo!

Valerio
RIMINI
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
il disagio che lei descrive probabilmente deriva dalla sua tolleranza alla frustrazione che si è progressivamente ridotta a causa di situazioni/relazioni che hanno generato in lei un'insoddisfazione, che non riesce ancora pienamente a "mettere a fuoco".
Un colloquio con uno psicologo-psicoterapeuta le consentirà di approfondire il suo vissuto e valutare la possibilità di iniziare un percorso di crescita personale, che le consenta di individuare gli aspetti disfunzionali delle sue reazioni.
Dagli elementi che ci fornisce non è possibile avanzare ipotesi diagnostiche che sarebbero comunque da evitare dato che si tratta di una consulenza on line.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Dottoressa, grazie infinite, gentilissima.
Affronterò il problema con energia, come è mia abitudine fare per ogni cosa.
speravo in una risposta come quella datami, fare i conti con me stesso non mi spaventa, anzi, se non dovessi fare altre cose nel frattempo forse sarebbe anche interessante ed un'ottimo passatempo.
ancora grazie seguirò alla lettera i consigli.
Valerio
[#3]
Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signore,
la invito a riflettere su alcune questioni: al di là della manifestazione fisica di quest'ansia, quali sono i suoi pensieri in quei momenti, le manifestazioni comportamentali e le altre emozioni che fanno da corollario a ciò che ha ben descritto?
Lei ha già fatto delle ipotesi sulla sua origine?
Cosa significa per lei non avere il controllo delle emozioni?
Come si riflette tutto ciò nei suoi rapporti familiari, sociali e lavorativi?

Prendersi cura della nostra sfera emotiva non dovrebbe essere solo un passatempo, soprattutto quando è fonte di disagio per noi e/o per chi ci sta accanto.
Auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottoressa,
Se io avessi una benchè minima turba a livello psichico da me stesso riscontrabile le cose sarebbero molto più semplici, il problema è proprio che i miei disturbi sono esclusivamente fisici, la mia vita sociale e famigliare è assolutamente normale e tranquilla, nessuno risente del mio disagio se non io.
non ho pensieri negativi allo scatenarsi dei sintomi, ne tantomeno altri disturbi a livello mentale che si presentano come consci, accuso semplicemente dei sintomi fisici che in apparenza non hanno ragione di esistere, ma evidentemente, come ho detto, è qualcosa che non riguarda la parte conscia del mio io.
per passatempo intendevo dire che se potessi passare le giornate ad introspezionarmi lo farei con molto interesse, il problema è che devo fare tante cose ed il tempo è poco, certò è che se il fine primario non fosse guarire non esisterebbe neppure il "passatempo" questo è chiaro, e certo non mi troverei quì a scrivere per passatempo.

Valerio
Rimini